Le erbe aromatiche sono piante note per le loro caratteristiche che le rendono tali da essere utilizzate nella cucina, come rimedi naturali e come ingredienti nella cosmesi e profumeria.
Queste piante, tra cui il basilico, la menta, il rosmarino, il timo, la lavanda, contengono oli essenziali responsabili dei loro aromi, profumi e proprietà benefiche.
Il bello delle erbe aromatiche è che possono essere anche coltivate in casa, in spazi ridotti, come terrazzi o davanzali. Basta conoscere alcuni piccoli accorgimenti.
In questa guida, vediamo quali sono le erbe aromatiche più usate in cucina, le loro proprietà e benefici, e quali sono gli accorgimenti da seguire per la loro coltivazione.
Erbe aromatiche, usi e consumi
Tante persone amano coltivare piante aromatiche in vasi da interni o all'esterno, nel loro giardino, per avere erbe fresche da utilizzare in cucina. Questi ingredienti naturali migliorano i piatti, aggiungendo un aroma particolare e un sapore diverso dal solito, rappresentando ottime alternative ad altri condimenti meno salutari, come il sale, salse e intingoli vari.
Si possono usare erbe aromatiche fresche ed essiccate. La scelta dipende in parte dalle preferenze personali e dalle caratteristiche del piatto. Le erbe fresche liberano un gusto più intenso, mentre quelle essiccate sono più pratiche e si conservano più a lungo.
Alcune erbe, tuttavia, come il prezzemolo, devono essere consumate fresche perché cotte sprigionano sostanze ritenute nocive.
Gli usi di queste piante si estendono oltre, entrano nel repertorio delle erbe officinali che si usano in erboristeria e in fitoterapia. Sono note, infatti, le proprietà salutari delle erbe aromatiche, tra cui quelle digestive, antinfiammatorie e antiossidanti.
Gli aromi di alcuni di queste piante possono anche esercitare un effetto rilassante, calmante, oppure agire sull'umore, migliorandolo semplicemente con il loro profumo.
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E c'è di più: queste piante hanno anche la capacità di attirare api e altri impollinatori nel giardino quando coltivate all'esterno e di respingere gli insetti parassiti nocivi.
Piante aromatiche annuali, biennali e perenni
Le piante aromatiche si distinguono in tre categorie principali in base alla loro durata di vita:
- annuali, che completano il loro ciclo vitale in un anno e poi muoiono, lasciando dietro di sé i semi, come nel caso del basilico;
- biennali, che vivono per due anni, come il prezzemolo;
- perenni, che sono solitamente arbusti con parti in legno e vivono per molti anni, come l’alloro o il mirto.
Le varietà annuali e biennali sono adatte alla coltivazione in vaso grazie al loro sviluppo ridotto, che non pregiudica la loro crescita e permette di avere sempre disponibili le foglie aromatiche.
È importante osservare alcune accortezze:
- non sovraccaricare un singolo contenitore con troppe varietà perché possono creare problemi di crescita a causa della limitata disponibilità di spazio e delle diverse necessità di acqua e luce;
- è preferibile utilizzare un vaso più piccolo per una sola varietà o cassette con al massimo due tipi di piante aromatiche con caratteristiche simili.
Per esempio, la menta andrebbe coltivata da sola perché tende a espandersi rapidamente. E così il basilico, che ha bisogno di temperature ed esposizione al sole diverse da altre piante. Mentre, per quanto riguarda, ad esempio, origano e salvia, queste due piante possono condividere lo stesso spazio, avendo esigenze simili.
Erbe aromatiche da cucina e con proprietà benefiche
Le erbe aromatiche più utilizzate nella cucina mediterranea sono l'alloro, il prezzemolo, la menta, l'origano, il timo, il rosmarino, il coriandolo, l'aneto, il basilico, il dragoncello, l'erba cipollina, la salvia, la maggiorana, il finocchio e il cerfoglio, la maggior parte delle quali appartengono alle famiglie delle Lamiaceae e delle Apiaceae.
Diverse erbe aromatiche trovano applicazione non solo nella cucina tradizionale ma anche nella preparazione di tisane (infusi e decotti), grazie ai benefici per la digestione, la depurazione, per le loro proprietà antiossidanti e antibatteriche. Alcune erbe, come la melissa, per esempio, conosciuta anche come limoncella, vengono usate per il loro effetto tonificante e come coadiuvanti nel trattamento di emicranie e nevralgie.
Ecco quali sono le principali erbe aromatiche.
Alloro (Laurus nobilis)
L'Alloro è una pianta aromatica sempreverde originaria del Mediterraneo, coltivata come albero o arbusto sempreverde sia in giardino che in vaso. Richiede poche cure e cresce bene sia al chiuso che all'aperto in contenitori che ne limitano la loro crescita, mantenendola gestibile. Predilige un'esposizione soleggiata e ha bisogno di poca acqua.
Quando coltivata al chiuso, la pianta deve essere potato regolarmente per evitare che cresca troppo, e va tenuta in un punto ben illuminato in modo tale da ricevere un minimo di 6-8 ore di luce solare diretta ogni giorno.
Le foglie di alloro, un ingrediente molto versatile in cucina, sprigionano un profumo intenso e caratteristico. Possono essere usate fresche, essiccate o in polvere per aromatizzare zuppe, secondi di carne e pesce, legumi e conserve sott'olio, per condire piatti a cottura lenta come casseruole e stufati.
L'alloro è anche un'erba aromatica molto utilizzata nella medicina popolare. Alle foglie e alle bacche sono attribuite proprietà antinfiammatorie, astringenti, diuretiche e stimolanti dell'appetito. Non a caso, si preparano tisane con alloro per alleviare sintomi tra cui disturbi respiratori, digestivi, ulcera gastrica, coliche e flatulenza.
Anice (Pimpinella anisum)
L'anice è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Apiaceae, conosciuta per i suoi piccoli frutti aromatici, i semi di anice.
Questi semi, dal sapore dolce e leggermente pungente, con note di liquirizia, sono utilizzati in cucina per aromatizzare diverse preparazioni (prodotti da forno, liquori e distillati, spezie e condimenti, dolci e dessert, conserve e sottaceti).
Con l'anice si preparano anche tisane digestive e rilassanti. L'infuso di anice è noto per le sue proprietà carminative e può aiutare a trattare disturbi respiratori, come asma, tosse e bronchite, e disturbi digestivi tra cui indigestione, gonfiori, flatulenza, coliche, nausea.
Agli oli essenziali dell'anice vengono attribuite alcune proprietà benefiche, tra cui quelle antisettiche, antispasmodiche, carminative, espettoranti, digestive, stomachiche, stimolanti e toniche.
Da non confondere l'anice con l'anice stellato (Illicium vero), una specie nativa della Cina e del Vietnam i cui semi vengono utilizzati come spezie.
Aneto (Anethum graveolens)
L'Aneto (Anethum graveolens) è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Apiaceae, originaria delle regioni mediterranee e del Medio Oriente.
È conosciuto per il suo sapore fresco, con un retrogusto lievemente piccante, che lo rendono un ingrediente molto apprezzato in cucina per dar gusto a piatti di pesce, frutti di mare, insalate e salse. Dell'aneto si utilizzano sia foglie che semi.
Le foglie fresche dell'aneto possono essere tritate finemente e aggiunte a insalate, salse o utilizzate come guarnizione. I piccoli semi ovali, invece, possono essere tostati leggermente. Il loro sapore è più intenso e leggermente più amaro rispetto alle foglie. Vengono spesso utilizzati interi o macinati per aromatizzare pane, biscotti, formaggi e conserve.
Oltre all'utilizzo culinario, all'aneto vengono attribuite proprietà medicinali, digestive e carminative. L'aneto può aiutare ad alleviare il gonfiore addominale e favorire la digestione.
Basilico (Ocimum basilicum)
È una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, originaria dell'India e molto popolare nella cucina mediterranea, utilizzata spesso per insaporire piatti di pasta e pizza. Le sue foglie verdi hanno un sapore fresco e leggermente speziato. È utilizzato a crudo per dar gusto a piatti come insalate, pasta, carne e pesce, ma anche come ingrediente di salse e condimenti, come il pesto.
Il basilico è ricco di vitamine e minerali, composti fitochimici come i flavonoidi e oli essenziali che contribuiscono alle sue proprietà salutari. Le proprietà del basilico sono antiossidanti, antinfiammatorie, digestive (stimola la produzione di succhi gastrici, allevia il gonfiore addominale e favorisce l'eliminazione dei gas intestinali), antimicrobiche (per la presenza di eugenolo e linalolo).
La coltivazione delle piante di basilico segue regole semplici: la pianta ama il caldo e il sole pieno. Dunque, la pianta va collocata su un davanzale soleggiato o in un punto del giardino dove riceve dalle 6 alle 8 ore di sole diretto al giorno. In autunno, quando le giornate si accorciano, la crescita diminuisce, può essere utile utilizzare una lampada sulla pianta.
Il basilico è molto sensibile alle basse temperature, quindi è essenziale tenere le piante lontano da finestre con correnti d'aria in inverno o da bocchette dell'aria condizionata in estate.
Ne esistono diverse varietà:
- basilico Genovese, con foglie piccole e lisce, verde intenso; il classico basilico da pesto.
- basilico Riccio o a Foglia Larga, tipico del sud Italia, con foglie grandi e arricciate ai bordi e di un verde tenue, ha un sapore più dolce rispetto al genovese;
- basilico Rosso, con foglie completamente rosso-porpora o screziate di verde, ha un sapore più marcato, leggermente piccante;
- basilico Greco, dalle foglioline piccole e compatte, ha un aroma più dolce e meno pungente delle altre varietà.
Erba Cipollina (Allium schoenoprasum)
L'erba cipollina (Allium schoenoprasum) è considerata un'erba aromatica, appartenente alla stessa famiglia delle cipolle e dell'aglio (Amaryllidaceae). Le sue foglie sono sottili e presenta fiori piccoli, a forma di stella e di colore rosa-violaceo, che appaiono in estate.
È facile da coltivare, sia in giardino che in vaso, prediligendo un terreno ben drenato e una posizione soleggiata, e si moltiplica rapidamente formando folti cespugli.
Le foglie di erba cipollina possono essere utilizzate fresche, oppure essiccate. Il loro sapore è delicato, simile a quello della cipolla, leggermente piccante, utilizzate per insaporire insalate, zuppe, salse, formaggi freschi, uova e piatti a base di pesce.
Come altre erbe aromatiche, l'erba cipollina è una buona fonte di vitamine e minerali. Le vengono riconosciute alcune proprietà, tra cui quelle antinfiammatorie, digestive, diuretiche, antiossidanti, antimicrobiche.
Lavanda (Lavandula species)
La lavanda è una delle erbe aromatiche più apprezzate e conosciute per il suo inconfondibile profumo. Viene coltivata come un piccolo arbusto perenne che predilige condizioni climatiche calde e soleggiate.
Esistono diverse specie di lavanda, tra cui le più comuni sono la Lavandula angustifolia (lavanda inglese), la Lavandula stoechas (lavanda francese), la Lavandula latifolia (lavanda spagnola), la Lavandula dentata (lavanda portoghese) e il Lavandin, un ibrido ottenuto dall'incrocio tra la Lavandula angustifolia e la Lavandula latifolia.
- la lavanda inglese (Lavandula angustifolia) è la specie più conosciuta e coltivata. Ha fiori piccoli e profumati, di colore viola o blu, che sbocciano in estate. Le sue foglie sono strette e lanceolate, di colore grigio-verde. Questa varietà è molto apprezzata per la produzione di oli essenziali e per l'uso in cosmetica e aromaterapia;
- la lavanda francese (Lavandula stoechas) ha fiori più grandi e vistosi rispetto alla lavanda inglese, con brattee colorate all'apice. È una pianta più compatta e resistente alla siccità, adatta a climi caldi e secchi;
- la lavanda spagnola (Lavandula latifolia) ha foglie più larghe e fiori di colore blu-viola. È apprezzata per il suo olio essenziale, utilizzato in profumeria e aromaterapia;
- la lavanda portoghese (Lavandula dentata) ha foglie dentate e fiori di colore viola o blu. È una pianta molto aromatica e viene spesso utilizzata come pianta ornamentale nei giardini.
Il Lavandin è un ibrido ottenuto dall'incrocio tra la Lavandula angustifolia e la Lavandula latifolia. Ha fiori più grandi e un aroma più intenso rispetto alle specie parentali. È ampiamente coltivata per la produzione di oli essenziali, grazie alla sua elevata resa.
La lavanda è una pianta molto versatile e può essere utilizzata in diversi modi. In cucina, i fiori e le foglie possono essere usati per aromatizzare dolci, bevande e piatti salati. In cosmesi, l'olio essenziale di lavanda è impiegato per la produzione di saponi, creme e lozioni per le sue proprietà lenitive e antinfiammatorie. In aromaterapia, l'olio essenziale di lavanda è noto per le sue proprietà calmanti e rilassanti, utile per alleviare stress, ansia e insonnia.
Maggiorana (Origanum majorana)
Originaria del Mediterraneo, la maggiorana è una pianta aromatica facile da coltivare in vaso o in giardino per utilizzarla tutto l'anno nella sua versione essiccata.
È adatta alla coltivazione al chiuso, in contenitori, amando i climi caldi, soleggiati e aridi. E infatti questa pianta è molto resistente alla siccità, quindi è bene lasciare che il terriccio si asciughi prima di dare acqua alla pianta. Troppa acqua potrebbe causare il marciume radicale e attirare parassiti.
Le foglie di maggiorana hanno un aroma intenso che rievoca quello del timo e dell'origano. Non a caso, anch'essa viene molto utilizzata in cucina, in genere nella versione essiccata, per aromatizzare piatti di carne, pesce e verdure, ma anche per preparare condimenti e salse.
Alla maggiorana vengono attribuite proprietà benefiche grazie alle sue proprietà antiossidanti, antibatteriche e antinfiammatorie.
Melissa (Melissa officinalis)
La melissa, nota anche come erba limoncina o cedronella, è una pianta aromatica con un caratteristico sapore di limone, usata in cucina per insaporire insalate, zuppe, pesce, pollame e dolci. Le foglie fresche possono essere aggiunte alle bevande, come tè o cocktail, per conferire un aroma di limone, e utilizzate per aromatizzare salse e aceti.
La melissa è conosciuta per le sue proprietà calmanti e rilassanti. Può essere utilizzata per alleviare l'ansia, lo stress e l'insonnia. Inoltre, può aiutare a migliorare la digestione e ad alleviare i sintomi del disturbo dell'intestino irritabile.In particolare, il loro profumo sembra agire come un naturale tonificante dell'umore.
L'olio essenziale di melissa è utilizzato in aromaterapia e nella produzione di cosmetici per le sue proprietà lenitive e antinfiammatorie.
La melissa è una pianta perenne che può essere coltivata sia in giardino che in vaso. Predilige un terreno ben drenato e ricco di sostanze organiche. Va annaffiata regolarmente, evitando ristagni d'acqua, e le foglie possono essere raccolte durante tutta la stagione di crescita.
Se si vuol coltivare in casa, è bene sapere che la melissa deve stare in un punto soleggiato, dove può ricevere almeno 6 ore di luce solare diretta ogni giorno. Durante i mesi estivi, può essere spostata all'esterno.
Menta (Mentha spp.)
La menta è una delle erbe più comuni e coltivate, con molte varietà diverse nel loro sapore e caratteristiche. Esistono circa due dozzine di specie e oltre settemila varietà, ma i due principali tipi coltivati sono la menta piperita e la menta verde. Tutte le varietà hanno foglie larghe in tonalità di verde che sprigionano un profumo a base di mentolo quando vengono schiacciate o contuse.
La menta può essere una pianta invasiva in giardino, occupando qualsiasi spazio libero disponibile. Per questo motivo, è un'ottima erba da coltivare al chiuso come pianta in contenitore, che la costringe a restare nella sua area delimitata tenendone sotto controllo la crescita.
Mentuccia (Mentha pulegium)
La mentuccia, anche nota come menta nepiltella e poleggio, è una varietà di menta con un aroma più delicato e dolce rispetto alla menta piperita, le cui foglie sono più piccole e tondeggianti, con un colore verde chiaro.
La mentuccia è spesso utilizzata nella cucina mediterranea, in particolare per aromatizzare carni, pesce, zuppe e salse. È anche un ingrediente comune per preparare tisane, grazie alle sue proprietà digestive e calmanti.
A differenza della menta piperita, la mentuccia ha un contenuto di mentolo inferiore, che la rende meno pungente e più adatta per preparare piatti delicati.
Menta piperita (Mentha ×piperita)
La menta piperita è una varietà fresca, profumata e intensa, utilizzata principalmente nelle bevande estive o per la preparazione di gustosi e freschi aperitivi.
Le piccole foglioline di menta piperita si possono utilizzare per dare un tocco di gusto alle insalate miste. Le foglie sono anche impiegate in macerazione nella grappa neutra per ottenere un'aromatizzazione particolare.
Origano (Origanum vulgare)
L'origano è particolarmente diffuso nella cucina mediterranea per il suo aroma intenso molto apprezzato per insaporire piatti di carne, pesce, insalate, pizze.
Anche la coltivazione di questa erba aromatica è piuttosto diffusa. Quando piantato all'esterno, l'origano si comporta come una pianta perenne, torna anno dopo anno, in primavera. Al chiuso, si deve coltivare su un terreno ben drenato e con poco o nessun fertilizzante. L'annaffiatura va ripetuta solo dopo che il terreno si è asciugato.
I fiori della pianta di origano, dal colore che va dal viola al bianco, dovrebbero essere recisi dalla pianta non appena spuntano, e consumati eventualmente come condimento per insalate.
Per quanto riguarda le sue proprietà, l'origano è ricco di antiossidanti e, secondo la medicina popolare, aiuta la digestione e il sistema immunitario.
Prezzemolo (Petroselinum crispum)
Il prezzemolo è un'erba aromatica molto comune, utilizzata in cucina per insaporire diversi piatti tra cui zuppe, salse, insalate, carni, pesce e contorni. Esistono due varietà principali di prezzemolo: il prezzemolo riccio (Petroselinum crispum var. crispum) e il prezzemolo liscio o comune (Petroselinum crispum var. neapolitanum).
Le foglie del prezzemolo sono verdi, frastagliate e molto profumate, ma mentre quelle del prezzemolo riccio sono increspate e decorative, spesso utilizzate come guarnizione, quelle del prezzemolo liscio sono piatte e usate in cucina per il loro sapore più intenso.
Oltre al suo uso culinario, il prezzemolo è noto per le sue proprietà nutrizionali e salutari: è una fonte eccellente di vitamina K, vitamina C, vitamina A e folati. Contiene anche importanti minerali come ferro, calcio e potassio. Il prezzemolo ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, ed è stato utilizzato nella medicina tradizionale per migliorare la digestione, ridurre la ritenzione idrica e stimolare il sistema immunitario.
Il modo migliore per utilizzare il prezzemolo è consumarlo fresco, tritandolo finemente per sprigionare tutto il suo sapore e aroma. Nei piatti caldi può essere aggiunto a fine cottura o utilizzato come guarnizione per completare i piatti.
Rosmarino (Salvia rosmarinus)
Il rosmarino è un arbusto sempreverde molto aromatico, originario del Mediterraneo. Può essere coltivato all'aperto, ma anche come pianta in contenitore al chiuso, purché riceva abbastanza luce (almeno dalle 6 alle 8 ore di sole diretto al giorno). È importante prestare attenzione all'irrigazione del rosmarino, evitando ristagni d'acqua che potrebbero causare il marciume radicale.
Per coltivare il rosmarino in contenitore, è consigliabile utilizzare un terriccio ben drenante e un vaso con fori di drenaggio. La pianta va potata regolarmente per mantenerla compatta e favorire la crescita di nuovi germogli. In inverno, se coltivato all'aperto in zone con climi rigidi, va protetta dal gelo.
Il rosmarino è anche una pianta ornamentale apprezzata per il suo aspetto e il suo profumo. Può essere utilizzato per creare siepi, bordure o come pianta singola in giardini rocciosi o mediterranei.
Il rosmarino è noto per le sue molteplici proprietà. In cucina, il forte aroma dei ramoscelli si abbina bene ai piatti di carne come agnello, maiale e vitello, ma è anche utilizzato per aromatizzare pesce, verdure, minestre e pane. Le foglie si essiccano facilmente, consentendo una lunga conservazione.
Oltre all'uso culinario, il rosmarino ha diverse applicazioni medicinali. È un tonico digestivo, stimola la circolazione e ha proprietà antiossidanti. L'olio essenziale di rosmarino è utilizzato in aromaterapia per migliorare la concentrazione, la memoria e l'umore.
Salvia (Salvia officinalis)
La salvia (Salvia officinalis) è un'erba aromatica e officinale appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. È un piccolo arbusto sempreverde che può raggiungere i 60 cm di altezza, con foglie grigio-verdi, lunghe e strette, dal forte aroma.
In cucina, le foglie di salvia possono essere utilizzate fresche o essiccate per aromatizzare carni, pollame, ripieni, sughi e zuppe, grazie al loro sapore forte, leggermente amaro e piccante, che si abbina bene a piatti grassi e saporiti. La salvia è anche impiegata per preparare tisane e infusi.
Nella medicina tradizionale, la salvia ha una lunga storia di utilizzo per le sue molteplici proprietà, tra cui quelle antisettiche, antinfiammatorie, digestive e calmanti. È stata impiegata per trattare disturbi digestivi, infiammazioni della bocca e della gola, sudorazione eccessiva e problemi mestruali.
La salvia contiene oli essenziali responsabili del suo aroma caratteristico e delle sue proprietà medicinali, e che trovano impiego anche in aromaterapia e nella produzione di cosmetici e prodotti per l'igiene orale.
La coltivazione della salvia è relativamente semplice, trattandosi di una pianta resistente, capace di adattarsi a diverse condizioni climatiche. Predilige un terreno ben drenato e una posizione soleggiata, e può essere coltivata sia in giardino che in vaso, oltre a essere apprezzata come pianta ornamentale per il suo aspetto decorativo.
Timo (Thymus vulgaris)
Una delle erbe culinarie più popolari, il timo è una pianta sempreverde che si presta bene alla coltivazione in vaso, con una particolare preferenza per quelli in terracotta che permettono una migliore traspirazione del terreno. Il timo, infatti, non ama l'eccesso di acqua e predilige un substrato piuttosto asciutto, ben drenato e ricco di sostanze nutritive.
Le foglie del timo sono piccole e ovali, di colore verde scuro, e crescono su fusti legnosi. Nonostante le dimensioni ridotte, emanano un aroma intenso e caratteristico che conferisce ai piatti un sapore inconfondibile. Il timo viene utilizzato in cucina per insaporire carni, pesce, zuppe, stufati e verdure bollite. Il suo gusto leggermente piccante e il profumo pungente si sposano alla perfezione con molti ingredienti.
Oltre alle sue qualità gastronomiche, il timo è conosciuto per le sue proprietà medicinali. Fin dall'antichità, questa pianta è stata impiegata per le sue virtù terapeutiche, in particolare per il suo effetto antinfiammatorio e antisettico.
L'olio essenziale di timo contiene composti come il timolo e il carvacrolo, che si sono dimostrati efficaci contro i battere e l'infiammazione. Grazie a queste proprietà, il timo trova impiego nella medicina tradizionale per alleviare disturbi respiratori, favorire la digestione e rafforzare il sistema immunitario.
La coltivazione del timo è relativamente semplice e non richiede cure eccessive. La pianta si adatta bene a climi caldi e soleggiati, tipici delle regioni mediterranee, ma può essere coltivata anche in zone più fredde, purché si provveda a proteggerla durante i mesi invernali. Il timo può essere propagato per seme o per talea, e una volta attecchito richiede poca manutenzione, a parte una potatura regolare per favorire la crescita di nuovi germogli e mantenerne la forma compatta.
Come indicato dalle Linee Guida di Sana Alimentazione, l’uso delle erbe aromatiche è importantissimo per aiutare a tenere bassi i livelli di sale, portando quindi grandi benefici nel controllo della pressione.
Come quest’ultimo, però, anche le erbe aromatiche non devono essere utilizzate in eccesso, poiché contenendo dei principi attivi (se assunti in grandi quantità) possono portare ad effetti indesiderati.