Colesterolo e integratori: quali sono e come funzionano

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 05 Febbraio, 2024

signora prende una pastiglia

Gli integratori per il colesterolo servono davvero per abbassare la quantità di quello considerato "cattivo" per l'organismo? Qual è il meccanismo sul quale si basano e quali sono le loro modalità di utilizzo? Scopriamolo insieme.

Colesterolo e integratori: è vero che funzionano?

Il colesterolo è una sostanza naturalmente presente all'interno dell'organismo e, in condizioni di buona salute, essa rimane entro certi limiti che sono funzionali al sostentamento delle funzioni vitali dell'essere umano. 

Il colesterolo, infatti, è fondamentale nel processo di sintesi degli ormoni steroidei, della bile e della vitamina D, inoltre è un componente della barriera plasmatica. 

Ciò che può rappresentare un fattore di rischio è l'accumulo di colesterolo cattivo, ovvero il cosiddetto colesterolo LDL, il quale si concentra nei vasi sanguigni andando a formare delle pericolose placche che possono condurre a gravi problemi cardiovascolari.

Per abbassare i valori del colesterolo "cattivo" il primo consiglio è quello di agire sul fronte dell'alimentazione, andando a modificare la propria dieta e aumentando la quota di attività fisica giornaliera. 

Nei casi più gravi il medico può anche prescrivere degli appositi farmaci anticolesterolo, i quali hanno l'obiettivo di tenere sotto controllo l'ipercolesterolemia. Esiste, poi, un'altra categoria di prodotti per abbassare il colesterolo, ovvero gli integratori, che negli ultimi anni hanno cominciato a diffondersi con grande successo.

Sebbene essi non siano propriamente dei farmaci, vanno comunque assunti solo su indicazione medica (soprattutto in presenza di determinate condizioni di salute, come ad esempio la gravidanza o l'allattamento) e abbinati a un corretto stile di vita, caratterizzato da una riduzione di cibi ad alto contenuto di grassi saturi e dall'attività fisica. 

Per quanto riguarda la reale efficacia degli integratori per abbassare il colesterolo, alcuni studi recenti hanno effettivamente messo in luce la loro capacità nel tenere sotto controllo il livello di LDL nell'organismo.

Quali sono gli integratori per ridurre il colesterolo

Sul mercato esiste una vasta gamma di integratori per il colesterolo alto tuttavia più che di integratori sarebbe più corretto parlare di nutraceutici, ovvero di sostanze naturalmente presenti negli alimenti (o che derivano da essi) che svolgono un effettivo ruolo positivo nei confronti di alcune patologie o condizioni di rischio, com'è, ad esempio, l'ipercolesterolemia. 

Quando si parla di integratori contro il colesterolo si fa quindi riferimento a questa categoria di prodotti, i quali possono essere anche affiancati da alimenti cosiddetti "funzionali", ovvero utili per il benessere dell'organismo.

I nutraceutici anticolesterolo sono numerosi, tuttavia i più famosi e utilizzati sono:

  • la berberina;
  • i policosanoli;
  • le fibre solubili, come ad esempio i betaglucani;
  • i fitosteroli;
  • il riso rosso fermentato;

Gli integratori anticolesterolo non dovrebbero essere utilizzati in autonomia, ma sempre all'interno di una terapia specifica e sotto controllo medico. Sarà solo lo specialista, infatti, che potrà stabilire se è utile o meno assumerli, in che modalità e se eventualmente abbinarli a un trattamento farmacologico.

In genere, se l'ipercolesterolemia non è molto elevata, il medico prescrive un integratore per abbassare il colesterolo abbinato alla dieta e all'attività fisica, a cui può in caso seguire una cura a base di medicinali.

Diverso è il caso, invece, di un paziente che presenta un elevato rischio cardiovascolare, visto che anche i prodotti anticolesterolo più efficaci, come ad esempio quelli a base di riso rosso fermentato, non sono comunque in grado di proteggere dal rischio di infarto o ictus come farebbe un farmaco;

Integratori per colesterolo alto: come funzionano?

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo a punto numerosi prodotti dedicati al controllo dell'ipercolesterolemia, a cominciare da quelli a base di fibra o ai betaglucani. Ecco i principali integratori naturali per il colesterolo che è possibile trovare sul mercato:

  • prodotti a base di chitosano. Il chitosano è un polisaccaride che si ricava dal guscio dei crostacei che ha la capacità di limitare l'assorbimento del colesterolo da parte dell'organismo. Utile anche nel trattamento del sovrappeso, il chitosano è in grado di creare un gel all'interno dello stomaco che riesce a trattenere i grassi; questi ultimi, quindi, non vengono assimilati dall'organismo e vengono poi eliminati con le feci. Il chitosano puó interferire con l’assunzione di warfarin, contattare sempre il medico curante.
  • prodotti derivati dalla soia. Un integratore contro il colesterolo molto efficace è la soia, e in particolare la lecitina di soia, la quale è in grado di favorire il passaggio dei grassi verso il fegato. Tra gli effetti collaterali più comuni della lecitina di soia ci sono dolori addominali, crampi, diarrea e nausea.
  • i betaglucani. I betaglucani sono dei polisaccaridi contenuti nella crusca di alcuni tipi di cereali, come ad esempio il lievito di birra, l'avena (in cui è presente maggiormente) e l'orzo. Favoriscono l‘eliminazione di bile tramite le feci
  • prodotti a base di fibra. Un altro integratore anticolesterolo molto efficace è quello a base di fibra solubile. Questa sostanza infatti (che è contenuta principalmente nella frutta, nella verdura e nei cereali integrali) ha la capacità di abbassare i trigliceridi e il colesterolo "cattivo". In genere i prodotti che appartengono a questa categoria includono sostanze come la gomma di guar, la pectina, i semi di psillio, il glucomannano e la gomma di karaya. Il suo effetto viene esplicato tramite la diminuzione del riassorbimento intestinale del colesterolo.
  • niacina;
  • omega 3;
  • il riso rosso fermentato. Questo integratore per il colesterolo alto, grazie all'alto contenuto di monacolina K, riesce ad abbassare notevolmente il colesterolo. Il suo principio attivo svolge un ruolo simile a quello delle statine, ovvero va a diminuire la sintesi dell'LDL da parte del fegato. Gli integratori di risso rosso fermentato possono essere dichiarati come utili nella riduzione del colesterolo solo se contengono almeno 10 mg di Monacolina K. Il riso rosso fermentato potrebbe avere effetti collaterali a livello del fegato e per la salute muscolare.

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Come assumere gli integratori per colesterolo alto

Gli integratori contro il colesterolo alto vanno sempre assunti su indicazione medica, visto che non sono tutti uguali e che potrebbero interferire con altri farmaci. 

Potrebbero comparire, inoltre, degli effetti collaterali, come ad esempio nausea, diarrea, disturbi gastrointestinali e perdita di appetito, che vanno prontamente riferiti al proprio medico. A seconda del tipo di prodotto, le modalità di assunzione possono essere:

  • chitosano: il dosaggio quotidiano è compreso tra 1 e 1,2 grammi al giorno, da prendere in prossimità dei pasti principali per almeno due mesi consecutivi;
  • betaglucani: da 50 a 200 mg di prodotto al giorno;
  • integratori a base di fibra: 10-30 grammi al giorno in prossimità dei pasti, da assumere insieme a un bicchiere d'acqua;
  • lecitina di soia: questa sostanza si può trovare sotto forma di compresse, di polvere o in granuli. La dose è solitamente di 5-15 grammi al giorno ma molto dipende dalla forma con la quale viene assunta;

Integratori per abbassare il colesterolo cattivo: cosa sapere prima di assumerli

Prima di assumere un integratore per colesterolo alto o ipercolesterolemia, è necessario chiedere consiglio al proprio medico, in quanto questi prodotti vanno dosati con attenzione e non sono indicati per tutti i soggetti. 

Ad esempio, in alcune persone particolarmente sensibili, gli integratori a base di riso rosso fermentato possono causare degli effetti collaterali simili a quelli delle statine, mentre l'ampia offerta disponibile in farmacia può disorientare chi non dispone di una prescrizione medica compilata tenendo conto delle sue caratteristiche personali.

In alcuni casi i farmaci anticolesterolo possono essere abbinati agli integratori, tuttavia ciò non è sempre possibile e va sempre stabilito dal medico, anche per evitare possibili interazioni o un sovradosaggio. 

Generalmente per i pazienti che presentano una forma di ipercolesterolemia (ovvero compresa tra 200 e 249) e non sono a rischio cardiovascolare elevato, lo specialista può consigliare l'assunzione di integratori naturali abbinati a un cambiamento dello stile di vita, mentre per coloro chi presentano una condizione più severa, è assolutamente necessario intervenire con una terapia farmacologica.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Luca Berton
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