La semaglutide è una molecola impiegata nella formulazione di farmaci antidiabetici, la quale trova applicazione anche nel trattamento dell'obesità. Quali sono i suoi utilizzi nello specifico? È vero che comporta dei rischi e degli effetti collaterali? Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla semaglutide.
Cos'è la semaglutide e per cosa si utilizza
La semaglutide è una molecola che appartiene al gruppo degli analoghi del peptide-1 simil-glucagone (GLP-1) e che viene sfruttata per formulare farmaci utili nel trattamento del diabete di tipo 2.
Disponibile anche in Italia sotto il nome commerciale di Ozempic® e Rybelsus®, viene somministrata solo con prescrizione medica, tuttavia, secondo le ultime ricerche, sembra che essa possa svolgere un'azione dimagrante.
Trova infatti applicazione anche nella lotta all'obesità e al sovrappeso e, proprio quest'ultima sua ultima funzione è al centro dell'attenzione a livello internazionale, visto che si è diffusa la notizia che diversi personaggi del mondo dello spettacolo americano avrebbero assunto la semaglutide per perdere peso, pur in assenza di evidenti problemi di salute.
La semaglutide è l'analogo sintetico del GLP-1, ovvero un ormone secreto dall’intestino che stimola la produzione di insulina e che inibisce quella di glucagone da parte del pancreas quando la glicemia è elevata.
Il farmaco a base di semaglutide che viene utilizzato contro il diabete II, agisce come agonista recettoriale del GLP-1, andando a determinare una conseguente riduzione della glicemia e un ritardo dello svuotamento gastrico nella fase immediatamente successiva al pasto.
In Italia i farmaci a base di semaglutide sono proposti solo per il trattamento medico del diabete, tuttavia nell'ultimo anno si è comunque verificata una loro carenza, a causa di un boom di vendite legate all'utilizzo off label della molecola, ovvero quello funzionale alla perdita di peso anche per soggetti non diabetici, con la conseguenza che si è venuta a creare una carenza di prodotto disponibile nelle farmacie.
Le modalità di utilizzo della semaglutide
La semaglutide si può assumere sia sotto forma di soluzione iniettabile, sia come compressa. La prima modalità prevede l'utilizzo di una penna preriempita che va iniettata sulla pelle dell'addome, della coscia o della parte superiore del braccio, mentre le compresse di semagluide vanno assunte a stomaco vuoto e solamente intere (ovvero mai spezzate o frantumate).
Una volta ingerito il farmaco, occorrerà aspettare almeno trenta minuti prima di consumare un pasto. Sarà il medico a decidere se prescrivere la forma in compresse o in penne preriempite, oltre che il dosaggio del farmaco e le modalità di somministrazione della terapia, visto che il fai da te è, in questo caso, pericoloso e sconsigliato.
È importante tenere presente che, sebbene la semaglutide possa effettivamente costituire un aiuto contro l'obesità, attualmente presenta delle criticità legate alla sua scarsa reperibilità sul mercato, al costo proibitivo e al fatto che, una volta terminato di assumerla, l'individuo tende a riacquistare i kg persi.
La carenza di semaglutide è dovuta a un aumento della richiesta da parte degli utenti a cui la casa farmaceutica che la produce fatica a sopperire, mentre il prezzo viene rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale solamente per la terapia antidiabete.
La somministrazione di semaglutide prevede circa un'iniezione a settimana, tuttavia, una volta interrotto il ciclo, la persona torna a percepire l'appetito e il senso di sazietà in modo normale, con la conseguenza che tenderà a riprendere tutto il peso perso in precedenza.
Semaglutide per dimagrire: cosa sapere
I farmaci a base di semaglutide che vengono utilizzati per il controllo del peso agiscono su più livelli: essi, infatti, oltre a rallentare lo svuotamento del tratto gastrointestinale (con la conseguenza che la persona avvertirà subito un senso di sazietà dopo il pasto e questa sensazione sarà più prolungata nel tempo), hanno anche la capacità di modulare la secrezione dell'insulina da parte del pancreas.
La semaglutide, tuttavia, svolge anche un'azione nei confronti del sistema nervoso centrale, agendo sui circuiti che regolano l'appetito e il desiderio di mangiare determinati alimenti che sono localizzati all'interno dell'ipotalamo e della corteccia cerebrale. Ciò significa che chi la assume si sentirà gratificato dal pasto che consuma, anche se esso è particolarmente ridotto in termini di calorie.
I farmaci agiscono quindi su più aspetti, fra cui:
- il livello gastrointestinale perché causano un rallentamento del processo digestivo, con la conseguenza che il senso di sazietà sopraggiungerà anche dopo aver mangiato porzioni ridotte;
- a livello del sistema nervoso centrale, influenzando il modo in cui percepiamo il senso di sazietà e diminuendo l'appetito.
La semaglutide è stata testata con successo nei pazienti affetti da obesità, ottenendo risultati incoraggianti: sembra infatti che le persone trattate con questa molecola abbiano riscontrato una perdita di peso pari al 15%, con un dimagrimento ancora più marcato se al trattamento farmacologico veniva abbinata dell'attività fisica.
Semaglutide: gli effetti collaterali
La semaglutide sfruttata per il trattamento di diabete e obesità presenta effetti collaterali e rischi da non sottovalutare, che impongono che il suo utilizzo venga consigliato solo in casi di reale necessità e non per un dimagrimento di pochi kg.
Essa non può assolutamente essere impiegata nei pazienti affetti da diabete di tipo I e deve essere immediatamente interrotta se si sviluppa una condizione di chetoacidosi diabetica , ovvero una complicazione del diabete che provoca confusione mentale, difficoltà respiratorie, eccessiva salivazione e sete.
Tra gli effetti collaterali maggiormente comuni troviamo quelli di tipo gastrointestinale, come ad esempio:
- nausea;
- vomito;
- costipazione;
- diarrea;
- peggioramento della vista, soprattutto nei pazienti che in passato hanno sofferto di retinopatia.
Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che questa molecola può provocare una maggiore predisposizione alla calcolosi della colecisti e alle pancreatiti in forma lieve, pertanto in presenza di una pregressa patologia di questo tipo, è preferibile non consigliare l'assunzione di semaglutide.
Inoltre, pazienti con una storia medica caratterizzata da un precedente tumore alla tiroide non dovrebbero assumere questa sostanza, visto che è possibile che essa aumenti la probabilità di sviluppare un tumore midollare della tiroide.
La semaglutide non può essere somministrato in gravidanza, allattamento e nei soggetti con età inferiore ai 18 anni, essa inoltre non può essere utilizzata in combinazione con altri farmaci, come ad esempio l'insulina, in quanto essa aumenta il rischio di ipoglicemia.
Qualora dovessero comparire effetti collaterali gravi o le manifestazioni di una reazione allergica, va subito contattato un medico. I segnali a cui fare attenzione comprendono:
- disturbi della vista;
- forte dolore allo stomaco che tende a non andare via (sintomo riconducibile a una forma di pancreatite acuta);
- problemi respiratori;
- gonfiore alla lingua, al viso e alle labbra;
- difficoltà nella deglutizione;
- accelerazione del battito cardiaco.