Molti, fin da piccoli, avranno provato l'esperienza di “mangiare in bianco”, specie quando indisposti. Questa espressione designa un regime alimentare leggero e facilmente digeribile, adatto - appunto - alle situazioni di malessere passeggero, come un virus intestinale.
Mangiare in bianco corrisponde anche a un'abitudine alimentare che consiste nell'eliminare dalla dieta tutti gli alimenti che possono causare irritazioni o infiammazioni all'apparato digerente.
In questo articolo, esploreremo le caratteristiche del mangiare in bianco, i cibi da evitare e quelli consentiti, e forniremo alcuni consigli per seguire questa dieta in modo corretto ed efficace.
Cosa significa “mangiare in bianco”?
Da secoli, in Italia, è presente l'idea che la dieta in bianco sia benefica per la salute. Solitamente si consiglia di adottare questo tipo di dieta quando si vuole dimagrire, durante periodi di febbre o in caso di problemi di stomaco.
Inoltre, questa dieta è vista come un'alternativa sana e depurativa in seguito a stravizi alimentari o cure farmacologiche, o dopo aver sofferto di episodi di vomito o diarrea. È importante sottolineare che durante una dieta in bianco è necessario continuare a mangiare e a fornire all'organismo i nutrienti essenziali per il suo corretto funzionamento, evitando però cibi difficili da digerire che potrebbero appesantire lo stomaco.
Quando si pensa a una dieta in bianco, la prima cosa che viene in mente è il riso bollito e senza condimenti, magari solo con un filo d'olio o al limite una noce di burro. Questa scelta è legata alla storia del riso come alimento medicinale; infatti, già dal 1200, il riso in bianco con le mandorle veniva utilizzato come rimedio per i malati ricoverati all'ospedale Sant'Andrea di Vercelli. A quel tempo, il riso era un prodotto nuovo per gli italiani, proveniente dall'Asia, dove era considerato una medicina. Col passare dei secoli, il riso è diventato un ingrediente comune sulle tavole degli italiani (soprattutto al Nord), ma l'idea di mangiare in bianco è rimasta parzialmente legata a una condizione di malattia e di scarsa salute, tanto che ancora oggi viene servito in ospedale ai pazienti.
Oggi, per estensione, mangiare in bianco significa effettuare una dieta leggera e adottare un regime alimentare che escluda dalla propria dieta tutti gli alimenti che possono irritare o infiammare l'apparato digerente, come condimenti, spezie, alimenti troppo grassi, alcolici e bevande gassate. Si parla di mangiare "bianco" perché si privilegiano alimenti dal colore neutro e poco conditi, come il riso in bianco, il petto di pollo o di tacchino, il pesce bianco, le patate e le carote lesse.
Quando mangiare in bianco?
Mangiare in bianco può essere una scelta temporanea, ad esempio per favorire la guarigione da un'infiammazione o un'ulcera gastrica, oppure una scelta a lungo termine per mantenere un regime alimentare leggero e bilanciato.
La dieta in bianco può essere indicata per persone che soffrono di disturbi gastrointestinali, come gastrite, colite, reflusso gastroesofageo o ulcera, o per chi ha bisogno di depurare il proprio organismo da alimenti troppo pesanti e grassi.
In ogni caso, è importante consultare un medico o un nutrizionista prima di adottare questo regime alimentare, per valutare la presenza di eventuali allergie o intolleranze alimentari e per pianificare una dieta equilibrata e personalizzata e con una durata sicura per la propria salute.
Quali cibi sono adatti alla dieta in bianco?
Il mangiare in bianco prevede di scegliere alimenti leggeri, poco conditi e altamente digeribili. Ecco alcuni cibi adatti per la dieta in bianco:
- Riso in bianco. È il principale alimento della dieta in bianco, poiché facilmente digeribile e con un basso contenuto di grassi.
- Carne bianca, Petto di pollo, tacchino, coniglio e vitello sono carni magre e facilmente digeribili, che possono essere cucinate alla griglia, bollite o al vapore.
- Pesce. Merluzzo, nasello, orata e branzino sono pesci dal sapore delicato e facilmente digeribili, che si prestano a molte preparazioni: al forno, alla griglia o in umido.
- Verdure. Patate, carote, sedano, zucchine e cavolfiori sono verdure povere di grassi e facilmente digeribili, che possono essere cotte al vapore o lessate.
- Frutta. Mela, pera, banana e melone sono frutti dal sapore delicato e poco acido, che possono essere consumati freschi o cotti.
Alimenti da evitare per la dieta in bianco
Per le diete in bianco è importante evitare i seguenti alimenti:
- Alimenti fritti e troppo grassi, come patatine fritte e alimenti di fast food.
- Condimenti piccanti e speziati, come peperoncino, aglio e cipolla.
- Bevande alcoliche e gassate.
- Caffè, tè e altre bevande contenenti caffeina.
- Condimenti con sugo di pomodoro, passate e concentrati di pomodoro.
Cibi “in bianco” poco digeribili
Sebbene la “regola del bianco” guidi spesso, effettivamente, verso alimenti facilmente digeribili e leggeri, esistono alcuni cibi o cotture che fanno eccezione e non rientrano in questa classificazione.
Ad esempio, i latticini bianchi contengono una grande quantità di grassi saturi che possono rendere difficile la digestione anche per coloro che non sono allergici o intolleranti.
Il petto di pollo alla piastra, che è spesso scelto come pasto quando si è malati, può essere facilmente digeribile solo se di alta qualità e cucinato attentamente. La cottura alla piastra può causare la formazione di bruciature sulla superficie della carne, che possono rendere difficile la digestione, inoltre, la carne bruciata può contenere composti potenzialmente cancerogeni come le ammine eterocicliche.
La pasta, il riso e le patate lesse fanno parte della dieta in bianco e sono generalmente digeribili, specialmente se si ha un malessere allo stomaco o ad altri organi digestivi. Tuttavia, la pasta e il riso devono essere ben cotti e l'uso del burro dovrebbe essere evitato, preferendo l'olio extravergine d'oliva. Anche se il riso bianco lessato è noto per essere un rimedio efficace per i problemi digestivi, mangiare solo il riso può causare uno squilibrio nei nutrienti, poiché i carboidrati sono in eccesso rispetto alle proteine, la cui assenza (o carenza) può aumentare l'indice glicemico.
Mangiare in bianco fa dimagrire?
La risposta a questa domanda non è semplice e dipende da vari fattori; in linea di massima, mangiare in bianco non fa dimagrire di per sé, ma può essere una scelta alimentare utile per ridurre l'assunzione di calorie e migliorare la digestione.
Il riso bianco, ad esempio, ha un basso contenuto di grassi e di calorie rispetto ad altri alimenti, ma ciò non significa che mangiare solo riso bianco porti a una perdita di peso significativa. Inoltre, esistono diverse varietà di riso e alcune possono avere un indice glicemico elevato, cioè possono aumentare i livelli di zucchero nel sangue, favorendo la fame e l'accumulo di grasso.
Inoltre, se la dieta in bianco viene adottata come una dieta temporanea, come ad esempio per favorire la guarigione da un'infiammazione o un'ulcera gastrica, è importante riprendere gradualmente una dieta varia ed equilibrata, altrimenti si rischia di incorrere in carenze nutrizionali.
Bisogna sempre ricordare che la perdita di peso dipende anche da altri fattori, come il metabolismo individuale, l'attività fisica praticata e l'assunzione calorica totale. Mangiare in bianco può essere utile per ridurre l'assunzione di alimenti poco salutari e per migliorare la digestione, ma non garantisce una perdita di peso automatica. Per raggiungere e mantenere un peso sano, è importante seguire una dieta equilibrata, associata a un'attività fisica regolare.
Mangiare in bianco è una scelta salutare?
La scelta di mangiare in bianco può essere una scelta alimentare salutare se adottata correttamente. La dieta in bianco si basa sull'assunzione di alimenti poco conditi, facilmente digeribili e a basso contenuto di grassi, che possono essere utili per ridurre il rischio di problemi gastrointestinali e digestivi.
Tuttavia, è importante sottolineare che mangiare in bianco da solo non garantisce una dieta equilibrata e completa. Infatti, la dieta in bianco potrebbe portare ad una carenza di nutrienti importanti se seguita per periodi prolungati. Per questo motivo, è consigliabile includere nella dieta alimenti di vari colori, come frutta, verdura e cereali integrali, per garantire l'assunzione di tutti i nutrienti necessari per il benessere dell'organismo.
In ogni caso, è sempre consigliabile consultare un professionista per valutare le proprie esigenze nutrizionali e scegliere una dieta adatta al proprio stile di vita e alle proprie condizioni di salute.
Il parere dell'esperto
Il Dottor Mastropietro aggiunge: "La dieta, cosiddetta in bianco, può essere una strategia utile in alcuni fastidi o altre condizioni più importanti che colpiscono soprattutto il gastrointestino. Come tutte le strategie dietetiche specifiche non può essere presa come riferimento di stile di vita ma va vista come possibile arma da usare per breve-medio periodo. E’ importante capire che l’alimentazione è più salutare quando più varia possa essere."