Il latte fa bene o fa male? Facciamo chiarezza

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 14 Agosto, 2024

Una persona versa il latte nel bicchiere mentre prepara un dolce con il partner

Bere latte fa bene in età neonatale quando il bimbo si nutre del latte materno; inoltre, quando si passa all’alimentazione complementare superato l’anno di vita, il latte vaccino è un'ottima fonte di nutrienti importanti per i bambini in crescita, inclusi i grassi presenti nel latte intero per la crescita e lo sviluppo del cervello.

Da sempre, infatti, questo alimento fa parte della dieta quotidiana per le sue proprietà e benefici. 

Nonostante ciò, alcuni studi recenti suggeriscono che il latte può far male se consumato in eccesso e che non sia così tanto necessario in età adulta.

Qual è la verità, il latte fa bene o male? Vediamo i pro e i contro del latte e le alternative da considerare.

Proprietà e benefici del latte

Tutte le componenti strutturali del nostro corpo, inclusi muscoli, tessuti e ossa, sono mantenute grazie al consumo di vitamine, minerali, micronutrienti e macronutrienti. 

E il latte è una buona fonte di molti nutrienti essenziali, tra cui vitamine e minerali dall'attività antiossidante:

  • calcio, zinco, ferro, selenio, potassio, fosforo, magnesio;
  • proteine di alta qualità;
  • vitamine liposolubili (A, D, E, K);
  • vitamine del gruppo B (B6, B12, niacina, tiamina, riboflavina); 
  • oligosaccaridi dall'effetto prebiotico. 

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Il latte intero contiene più grassi rispetto ad altri tipi:

  • grassi saturi: 2,3 grammi;
  • grassi insaturi: 1,3 grammi;
  • colesterolo: 11 milligrammi. 

Valori nutrizionali 100 grammi di latte intero pastorizzato

100 grammi di latte di vacca intero pastorizzato apportano 64 calorie così ripartite:

  • 21% proteine;
  • 50 % lipidi;
  • 29 % carboidrati;

In particolare, in 100 grammi di latte di mucca intero pastorizzato si trovano:

  • 87 g di acqua;
  • 3,3 g di proteine;
  • 3,6 g di lipidi, fra cui 2,11 g di grassi saturi, 1,1 g di grassi monoinsaturi e 0,12 g di grassi polinsaturi;
  • 11 mg di colesterolo;
  • 4,9 g di carboidrati disponibili;
  • 4,9 g di zuccheri solubili.

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Fra le vitamine e i minerali, 100 g di latte vaccino intero pastorizzato apportano:

  • 1 mg di vitamina C;
  • 0,18 mg di riboflavina;
  • 0,1 mg di niacina;
  • 0,07 mg di vitamina E;
  • 0,04 mg di tiamina;
  • 37 µg di vitamina A (retinolo equivalenti);
  • 150 mg di potassio;
  • 119 mg di calcio;
  • 93 mg di fosforo;
  • 50 mg di sodio;
  • 12 mg di magnesio;
  • 0,38 mg di zinco;
  • 0,1 mg di ferro;
  • 0,02 mg di rame;
  • 1,6 µg di selenio.

Fa bene bere il latte per sviluppare ossa e denti forti?

Il latte è una grande fonte di calcio, un minerale essenziale che il corpo non può produrre da solo, e che si deve assumere attraverso l'alimentazione per sviluppare ossa e denti forti

Le ossa forti possono aiutare a prevenire l'osteoporosi (perdita di massa ossea) e a ridurre il rischio di fratture; il latte fa bene proprio perché, apportando calcio, aiuta il corpo a mantenere la corretta contrazione  muscolare, la coagulazione del sangue e la trasmissione di segnali elettrici e chimici attraverso il sistema nervoso.


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Questo processo è essenziale per il corretto funzionamento del corpo, in quanto permette al cervello di comunicare con i muscoli, gli organi e le altre parti del corpo, coordinandone le attività.

Nella fattispecie, alcuni dei nutrienti presenti nel latte, come il calcio, il magnesio e il potassio, svolgono un ruolo importante nella trasmissione dei segnali elettrici:

  • il calcio è necessario per il rilascio dei neurotrasmettitori, le sostanze chimiche che trasmettono i segnali tra i neuroni;
  • il magnesio è coinvolto nella regolazione dell'eccitabilità dei neuroni e nella trasmissione degli impulsi nervosi;
  • il potassio è essenziale per mantenere il potenziale di membrana delle cellule nervose, permettendo la propagazione degli impulsi elettrici lungo i neuroni.

Il latte, inoltre, contiene tutti e nove gli aminoacidi essenziali che il corpo non può produrre da solo. 

Dunque è una buona fonte di proteine di alta qualità di cui il corpo ha bisogno per costruire e riparare le cellule di muscoli, ossa e pelle ed è anche importante per ossigenare i globuli rossi, regolare gli ormoni, accelerare il recupero dall'esercizio fisico.

Quando il latte fa male? I "contro" del latte vaccino

Nonostante i benefici, ci sono anche alcuni casi in cui il latte viene sconsigliato:

Intolleranze e allergie

Il consumo di latte vaccino non è indicato in caso di intolleranza al lattosio o di allergia al latte: 

  • intolleranza al lattosio: quando non si digerisce il lattosio, uno zucchero presente nel latte che può causare problemi digestivi e sintomi come gonfiore, crampi, diarrea e dolori addominali, sensazione di sazietà;
  • allergie: allergie alle proteine del latte, principalmente caseina e  proteine del siero di latte, che possono causare gravi reazioni allergiche.

Se non si tollera il latte vaccino, ci sono diverse alternative che possono fornire nutrienti simili:

  • latte di mandorla: basso in calorie e grassi, spesso arricchito con calcio e vitamine;
  • latte di soia: contiene una buona quantità di proteine, disponibile anche fortificato con calcio e vitamine;
  • latte di avena: ricco di fibre, disponibile anche fortificato con nutrienti aggiuntivi;
  • latte di cocco: dal sapore ricco e cremoso, ma con un maggiore contenuto in grassi saturi;
  • latte di riso: leggero e con un sapore molto delicato.

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Le versioni non zuccherate delle alternative vegetali al latte sono prive di lattosio e non includono tutte le calorie, gli ormoni o, nella maggior parte dei casi, i grassi saturi. 

Possibili fattori di rischio oncologico

Il consumo di latte è stato associato a un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro. 

La possibile relazione tra latte e latticini e aumento del rischio oncologico si basa soprattutto sul contenuto di grasso nei latticini, che contiene ormoni estrogeni associati a un maggior rischio di cancro alla prostata e all'endometrio, ma anche a un rischio inferiore di cancro del colon-retto.

D'altra parte, però, il rischio di cancro alla prostata, all'endometrio e al colon-retto può aumentare a causa dell'uso di ormoni sintetici della crescita spesso somministrati alle vacche.

Per evitare questi fattori di rischio si possono acquistare prodotti lattiero-caseari biologici, ricavati da vacche non trattate con ormoni e antibiotici.

Ormoni e antibiotici nel latte

Alcuni latticini possono contenere tracce di ormoni e antibiotici somministrati alle mucche, che possono avere effetti negativi sulla salute. 

Meglio, dunque, preferire il latte biologico. Il latte ricavato da vacche non trattate con antibiotici o ormoni della crescita, bensì alimentate con erba, è più sano oltre a essere più ricco di acidi grassi omega-3.

Questo tipo di grassi 'buoni' sono benefici per la salute del cuore, del cervello e degli occhi, del sistema digestivo e immunitario.

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Latte e derivati aumentano il rischio dci malattie cardiovascolari

Il latte vaccino fa male agli adulti quando consumato a livelli eccessivi, insieme ad altri latticini. In particolare, il latte intero contiene grassi saturi, che possono contribuire alla maggiore incidenza di malattie cardiovascolari.

Il consumo eccessivo di grassi saturi porta a un maggiore accumulo di colesterolo LDL e grasso nelle pareti delle arterie, rendendo più difficoltoso il flusso sanguigno nel corpo. Questo aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiache.

Quando il colesterolo LDL è in eccesso, può accumularsi nelle pareti delle arterie formando delle placche aterosclerotiche

Nel tempo, queste placche possono restringere o bloccare le arterie, riducendo l'apporto di sangue e ossigeno al cuore e ad altri organi vitali.

Questa condizione, chiamata aterosclerosi, è un fattore di rischio significativo per malattie cardiache come l'infarto del miocardio e l'angina pectoris. 

Inoltre, l'accumulo di grasso nelle arterie può portare all'indurimento e alla perdita di elasticità delle stesse, contribuendo all'ipertensione arteriosa.

Disturbi della pelle

Non è ancora chiaro quale legame vi sia tra il consumo di latte e latticini e l'acne cronica. 

Ciò che si è osservato è un miglioramento evidente della pelle quando viene ridotto il consumo dei prodotti lattiero-caseari. Tuttavia, è bene considerare che gli studi in merito alla relazione latte e acne sono ancora contrastanti e non definitivi

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Maurizio Romano
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