Ricchi di grassi e di calorie, i formaggi si differenziano fra loro in base a due elementi: la stagionatura e il tipo di latte utilizzato per produrli. Ciò significa che, all'interno della grande categoria dei formaggi, ce ne sono di molto magri, adatti quindi ad essere consumati da chi è a dieta, e di calorici, da mangiare con moderazione.
Conoscere la distinzione fra i vari prodotti è indispensabile per tutti coloro che stanno seguendo un regime alimentare ipocalorico: vediamo quindi la classifica dei formaggi magri che presentano meno calorie e quella delle varietà a cui fare attenzione.
Quali sono i formaggi magri?
I formaggi sono una prelibatezza culinaria apprezzata da moltissime persone; tuttavia, alcuni fra essi si distinguono per essere decisamente calorici. La ragione è da rintracciare nel tipo di latte utilizzato (intero, scremato o parzialmente scremato), nell'eventuale aggiunta di altri ingredienti, come ad esempio la panna, e nella stagionatura; i formaggi non grassi, infatti, si distinguono per non essere stagionati e sono anche chiamati "formaggi freschi".
In commercio si trova una grande varietà di formaggi e, in base alle loro caratteristiche, essi possono essere classificati in formaggi magri, semigrassi e grassi, formaggi freschi e stagionati. Secondo la tabella di riferimento, i prodotti si suddividono in:
- formaggi magri, che hanno una percentuale di grassi pari al 20%;
- i formaggi semigrassi, con una percentuale di grasso compresa tra il 20% e il 42%;
- i formaggi grassi, in cui la quota di grassi supera la soglia del 42% sul prodotto secco.
Questa classificazione, che faceva riferimento a una legge del 1939, è stata recentemente modificata e ora per classificare i formaggi si tiene conto di questa distinzione:
- formaggi magri: percentuale di grasso sulla sostanza secca inferiore al 20%;
- formaggi leggeri: percentuale di grasso compresa tra il 20 ed il 35%;
- formaggi medio-leggeri: percentuale di grasso tra il 36 e il 43%. Ne fanno parte, ad esempio, il formaggio Asiago, il caprino, il Montasio e il Bra;
- formaggi medio-grassi: percentuale di grasso tra il 44 e il 47%;
- formaggi grassi: percentuale di grasso sulla sostanza secca tra il 48 e il 52%. Alcuni esempi sono la mozzarella, la caciotta, il caciocavallo, il provolone;
- formaggi molto grassi: percentuale di grasso sulla sostanza secca maggiore del 53%.
La differenza in termini di composizione nutrizionale e di calorie tra formaggi grassi e magri è fondamentale per sapere con quale frequenza essi si possono mangiare e in quali quantità.
I formaggi leggeri, ovvero quelli con una quota grassa inferiore al 20% e in particolare i formaggi freschi, si possono mangiare dalle due alle tre volte a settimana, mentre le alternative più caloriche devono essere presenti nel menù non più di una volta a settimana.
La classifica dei formaggi meno calorici
Quali sono in assoluto i formaggi più magri?
Ecco la lista completa e le loro calorie:
- fiocchi di latte: 99 calorie per 100 grammi. Più che un formaggio, i fiocchi di latte si collocano a metà strada tra uno yogurt e un latticino. Freschi e poveri di calorie, apportano una buona dose di proteine e pochissimi grassi;
- ricotta di mucca: 136 calorie per 100 grammi. Tra i latticini magri, la ricotta di mucca è uno dei più consumati e apprezzati. Merito del suo sapore delicato e dell'alta digeribilità. Attenzione, tuttavia, al tipo di latte che viene utilizzato per produrla e all'inserimento di alimenti aggiuntivi (come la panna) che fanno lievitare le calorie del prodotto. La ricotta chiamata "mista", ovvero quella a base di latte di pecora e di mucca, apporta, fino a 240 calorie ogni 100 grammi ed è un alimento da consumare con moderazione;
- quark: 159 calorie per 100 grammi;
- formaggio spalmabile light: 160 calorie per 100 grammi. Chi è a dieta può consumare il formaggio spalmabile magro senza problemi, in quanto esso apporta poche calorie e pochi grassi;
- mozzarella light: 163 calorie per 100 grammi;
- stracchino light:175 calorie per 100 grammi;
- formaggio linea: 208 calorie per 100 grammi;
- scamorza affumicata: 210 calorie per 100 grammi;
- formaggi di capra: 240 calorie per 100 grammi;
- feta greca: considerato un formaggio magro, la feta greca apporta 250 calorie per 100 grammi;
- primo sale. Tra gli ultimi formaggi light della lista, il primo sale fornisce 267 calorie per 100 grammi.
Una lista dei formaggi meno grassi
Oltre alla quantità di calorie presenti nell'alimento, chi è a dieta o soffre di colesterolo alto deve stare attento anche alla percentuale di grassi contenuta negli alimenti. Quali sono, quindi, i formaggi poco grassi?
Eccone alcuni:
- fiocchi di latte: 4,5 grammi di grassi per 100 grammi. I fiocchi di latte sono il formaggio fresco magro per eccellenza, e possono essere consumati anche due- tre volte a settimana. Rientrano nella categoria dei formaggi senza grassi e rappresentano un buon alleato per chi è a dieta;
- ricotta di mucca: 8 grammi di grassi per 100 grammi. La ricotta di mucca, se viene fatta con latte scremato, è uno dei formaggi freschi magri più digeribili e versatili;
- formaggio fresco spalmabile: 11 grammi di grassi per 100 grammi. Un formaggio con poche calorie è quello spalmabile, che si presta anche ad essere consumato come snack in abbinamento a una fetta di pane;
- mozzarella: 16 grammi di grassi in 100 grammi. La mozzarella non è un formaggio senza grassi, anzi, tuttavia rientra ancora nella categoria dei latticini abbastanza magri;
- feta greca: 20 grammi di grassi in 100 grammi;
- stracchino: 25 grammi di grassi in 100 grammi;
- parmigiano: 26 grammi di grassi in 100 grammi.
Quali sono i formaggi grassi?
Quali sono i formaggi grassi che forniscono un'elevata quantità di calorie? Ecco i più diffusi:
- Fontina;
- Gorgonzola;
- Taleggio;
- Camembert;
- Quartirolo;
- Mascarpone;
- Mozzarella di bufala.
Questi non rientrano decisamente nella categoria dei formaggi dietetici e devono essere consumati con attenzione per non ingrassare.
Quali sono i formaggi magri da inserire nella dieta
Nell'elenco dei formaggi magri ideali per chi è a dieta non possono mancare:
- i fiocchi di latte;
- il quark;
- la ricotta;
- il formaggio spalmabile in versione light;
- la feta greca;
- lo stracchino.
Consumarli da una a tre volte a settimana non avrà ripercussioni sul regime ipocalorico e assicurerà una buona componente proteica. In ogni caso, è sempre necessario consultare lo specialista in nutrizione.
I formaggi senza grassi, infatti, saziano senza appesantire e, se accompagnati a una porzione di carboidrati e a della verdura, rappresentano un ottimo piatto unico. Sono, inoltre, altamente digeribili e grazie al ridotto contenuto di sale, sono anche benefici per tutti coloro che soffrono di ritenzione idrica.