Cos'è la Dieta Militare, come si fa, quali alimenti prevede? Diventata famosa negli ultimi anni per la promessa di far perdere fino a 3 chili in una settimana seguendo un piano alimentare specifico e ipocalorico.
La dieta si basa sulla combinazione di alcuni cibi che fanno aumentare il metabolismo e aiutano a bruciare i grassi. Ma nessuna prova scientifica, attualmente, ne dimostra l'efficacia.
Ciò detto, in questo articolo vediamo come funziona la dieta, anche detta "dei 3 giorni", e quali sono gli accorgimenti da tenere a mente non solo in questo caso, ma in generale quando si affronta un piano di dimagrimento.
Il primo è quello di rivolgersi sempre a un Medico Specialista nell'ambito della Dietologia e della Nutrizione, prima di prendere qualsiasi iniziativa che possa rivelarsi dannosa per la salute psicofisica.
Dieta Militare, le caratteristiche
La dieta militare è una dieta ipocalorica che prevede un piano alimentare da seguire per 3 giorni durante i quali ridurre l'apporto calorico giornaliero fino circa 1.000-1.400 calorie, da valutare a seconda del sesso e del peso della persona.
La dieta dei 3 giorni prevede la riduzione dell'apporto calorico attraverso la limitazione dei carboidrati a favore di un maggior consumo di proteine e grassi sani.
Trascorsi i 3 giorni, per i successivi 4 giorni la dieta prevede il ritorno al regime dietetico più flessibile, non così restrittivo:
- gli spuntini sono permessi
- non ci sono restrizioni rispetto ai cibi dei vari gruppi alimentari.
Nonostante ciò, il programma dei 4 giorni prevede
- un apporto calorico complessivo sotto le 1.500
- il controllo delle porzioni
- la preferenza per alimenti sani e integrali a quelli elaborati.
Per i primi tre giorni si deve tenere il conto di tutte le calorie assunte. Nei quattro giorni successivi, il piano prevede la conta delle calorie e un diario alimentare.
Il risultato, secondo i sostenitori della dieta, dovrebbe far perdere fino a 3-4 chili nell'arco di una settimana.
Come premesso nell'introduzione, tuttavia, al momento non esiste alcuna fonte ufficiale o prova scientifica che possano confermare la validità della dieta. Ovvero, l'effettiva compatibilità chimica di alcuni alimenti che, insieme, riuscirebbero ad attivare il metabolismo e a favorire la perdita di peso.
Dieta Militare, i cibi ammessi
La dieta militare è composta da cibi a basso contenuto calorico, come: frutta verdura, carne magra, pesce, uova, formaggi, noci, pane tostato. Tra le bevande, si possono bere acqua (almeno 2 litri al giorno), caffè nero o tè (anche verde).
- Uova sode
- Formaggio fresco
- Burro di arachidi
- Pompelmo
- Tonno
- Carne
- Cracker
- Banane, mele
- Broccoli
- Fagiolini
- Caffè / Tè
- Gelato.
I cibi che si possono mangiare a colazione, a pranzo e a cena seguono uno schema di distribuzione degli alimenti, ovvero secondo pasti specifici pianificati giorno per giorno. La dieta nei primi 3 giorni, non prevede spuntini.
Cibi non ammessi
Bibite non permesse:
- latte
- succhi di frutta
- alcolici (vino, birra, amari, ecc).
Alimenti non permessi
- alcuni latticini
- panna (nel caffè)
- zucchero bianco o di canna
- miele, sciroppo d'acero, agave.
È possibile sostituire alcuni alimenti, se si hanno allergie, intolleranze alimentari oppure altre esigenze dietetiche. I cibi che possono sostituire quelli previsti, devono essere sempre tra quelli ammessi dal regime alimentare.
Vegetariani e vegani possono sostituire uova, tonno, carne con lenticchie, soia, tofu. I vegani possono mangiare formaggio alle noci o formaggio di tofu al posto del tradizionale, gelato di soia e ricotta vegana.
Dieta a basso contenuto di sale: il piano alimentare prevede la sostituzione dei cibi salati, per esempio il pane o i cracker, con le versioni senza sale o iposodiche, come le gallette di riso o i Toast Melba a basso contenuto di sale o privi di sale.
Il Toast Melba è pane affettato tostato, secco, croccante, poco calorico e privo di grassi, un'ottima alternativa al pane per chi segue regimi alimentari equilibrati e diete povere o prive di sodio.
Un esempio di dieta militare
Giorno 1
Giorno 2
Giorno 3
La Dieta Militare funziona?
Per la perdita di peso a breve termine la dieta militare o dieta dei 3 giorni sembra dare i risultati promessi. Ma è piuttosto implicito che ciò accada, tenendo conto del fatto che le calorie introdotte con un regime dietetico di questo tipo variano dalle 1000 alle 1500. La perdita di peso, a seconda della persona e delle sue caratteristiche, avviene per via della evidente riduzione calorica.
Tuttavia, sebbene l’obiettivo della perdita di peso venga raggiunto, è sempre bene e consigliabile considerare che la riduzione delle calorie, ovvero il minor apporto di nutrienti rispetto al normale fabbisogno energetico dell’organismo, potrebbe dar luogo alla carenza di importanti nutrienti, oltre alla sensazione di debolezza e affaticamento. A maggior ragione, se si pratica attività sportiva, ci si potrebbe sentire ancora più stanchi.
La dieta dei 3 giorni non prevede attività fisica durante quel periodo, ma chi ne fa e non interrompe, deve comunque tener conto di un possibile calo di energia legato al cambiamento dello stile alimentare.
Tra gli altri fattori da valutare, la classica ripresa dei chili persi una volta terminata la dieta e tornati al regime normale, e la mancanza di studi e ricerche nell’ambito medico e scientifico sulla reale efficacia della dieta. In pratica, mancano dati da fonti ufficiali che possano validare l’effettiva capacità attribuita alle combinazioni di alcuni cibi di stimolare il metabolismo e accelerare il processo della perdita di peso.
Si raccomanda sempre di affidarsi al proprio medico per ogni eventuale decisione di intraprendere una dieta ipocalorica.
Cosa significa regime ipocalorico
Una dieta ipocalorica basa le sue premesse e il suo funzionamento sulla riduzione delle calorie introdotte rispetto al fabbisogno energetico giornaliero della persona.
In sostanza, quindi, è una dieta che favorisce la perdita di peso attraverso un deficit calorico, cioè la condizione in cui l'organismo consuma più calorie di quante ne assume, attingendo alle riserve di grasso per produrre energia.
Sebbene il concetto del regime ipocalorico possa sembrare la conseguenza di un meccanismo logico, è bene sottolineare l'importanza della supervisione di un professionista. Non è detto che sia sempre raccomandabile una dieta ipocalorica.
Inoltre, sia la drastica riduzione delle calorie, sia una lunga prosecuzione di una dieta restrittiva possono provocare carenze nutrizionali, comportando rischi per la salute ed effetti collaterali indesiderati.
Ecco perché, in generale, è sempre bene parlare con un Medico o con un Dietologo, prima di iniziare qualsiasi dieta a basso contenuto calorico.
Il parere dell'esperto
Il nutrizionista Dott. Mastropietro ci spiega più nel dettaglio la dieta dei tre giorni vista fino ad ora.
"La dieta militare o dieta dei tre giorni è una dieta in voga negli anni 80 negli USA, chiamata anche dieta del fax, perché veniva fatta passare da un ufficio all’altro in maniera anonima con un fax. La dieta, ha come presupposto quello di mangiare poco; infatti se mangi poco ti è concesso anche il gelato!
Seguire questo tipo di alimentazioni, è il classico sbaglio alimentare che si può fare andando dietro alle mode o al guru di turno che propone diete miracolose o pillole magiche. Mangiare poco ed avere un deficit energetico può anche essere benefico, ma bisogna farlo in modo intelligente e senza compensare con cibi spazzatura per premiare lo sforzo fatto. Non fraintendete, ogni tanto un gelato ci sta ma deve essere considerato come un possibile extra e raramente sostituire un buon pasto nutriente. Come potete comprendere, non può essere una regola fissa di una dieta, altrimenti passa il messaggio sbagliato. In una alimentazione sana che prevede il dimagrimento, lo sforzo deve essere minimo, quasi non percepito, cosicché si può tenere il regime alimentare per lungo periodo e far abituare il corpo. Solo cosi si otterranno risultati duraturi."