La dieta disintossicante da nichel riduce l'assunzione di alimenti che ne sono ricchi a favore di quelli a medio e basso contenuto, un rimedio necessario per alleviare i sintomi fastidiosi e, a volte, debilitanti che si manifestano in chi soffre di allergia a questo metallo.
L'effetto disintossicante della dieta si manifesta gradualmente, con risultati visibili dopo circa due mesi.
Allergia al nichel: di cosa si tratta
L'allergia al nichel è una condizione piuttosto diffusa nei paesi europei con una prevalenza nel genere femminile, secondo questo studio pubblicato sulla rivista "Contact Dermatitis".
Questa condizione si manifesta come una reazione avversa all'accumulo di nichel nell'organismo, con sintomi che variano da manifestazioni cutanee a disturbi sistemici.
Il nichel è un metallo onnipresente nell'ambiente che si nasconde in luoghi insospettabili, nell'acqua che beviamo, nel suolo che coltiva il nostro cibo, e persino negli oggetti di uso quotidiano, in queste quantità medie:
- nell'acqua (da 0,005 a 0,1 mg/l);
- nel suolo (da 5 a 500 mg/kg);
- in molti alimenti, cosmetici e oggetti di uso quotidiano.
Questa presenza così ubiquitaria rende complicato gestire l'allergia, a partire dall’assunzione del metallo dalle fonti dietetiche; ciononostante si può adottare uno stile alimentare per disintossicarsi dal nichel scegliendo una dieta a basso contenuto di nichel e selezionando gli alimenti a minor contenuto del metallo.
Sintomi di allergia al nichel
L'allergia al nichel può manifestarsi in due forme principali: dermatite da contatto e sindrome da allergia sistemica
- dermatite allergica da contatto (DAC): la forma più comune e visibile, spesso il primo segnale che porta alla diagnosi. È caratterizzata da sintomi cutanei, dermatologici, come prurito intenso, eruzioni cutanee come l’orticaria, dermatite atopica.
- sindrome sistemica da allergia al nichel (SNAS): è la forma più subdola e complessa che può presentarsi con o senza sintomi cutanei evidenti, come la dermatite da contatto. Si manifesta con disturbi gastrointestinali (dolore addominale, diarrea, nausea); problemi respiratori (rinite allergica, asma); sintomi neurologici (mal di testa); sintomi sistemici (febbre, tachicardia, fibromialgia, stanchezza cronica).
Questa ultima forma, la SNAS, può essere particolarmente insidiosa perché i suoi sintomi possono essere facilmente confusi con altre condizioni mediche, portando a diagnosi errate o ritardate.
La dieta per disintossicarsi dal nichel
Vediamo come disintossicarsi dal nichel in modo naturale scegliendo uno stile alimentare sostenibile che aiuti ad alleviare i sintomi di questa allergia.
Una dieta bilanciata a basso contenuto di nichel (inferiore a 250 μg al giorno) può:
- alleviare i sintomi dell'allergia al nichel;
- limitare la ricomparsa dei sintomi;
- prevenire e migliorare i sintomi cutanei e gastrointestinali, soprattutto per chi soffre di Sindrome da Allergia Sistemica al Nichel (SNAS).
Alimenti da limitare o evitare
Questi cibi andrebbero evitati:
- legumi (fagioli, fagiolini, lenticchie, piselli, soia);
- cioccolato e cacao;
- arachidi, noci, nocciole, mandorle;
- cereali integrali, avena;
- farine integrali e farine di mais;
- carciofi; broccoli, pomodori, cipolle, porri, cavoli, asparagi; spinaci, sedano, cavolfiore, funghi;
- pesce come salmone, sgombro, tonno, merluzzo, platessa, sogliola;
- crostacei e molluschi (gamberi, aragosta, cozze, ostriche)
- kiwi, pere, prugne, mirtilli, lamponi; albicocche, fichi, susine, ananas, avocado, cocco, uva passa;
- prodotti confezionati industriali;
- margarina, lievito in polvere;
- cibi in scatola e bevande in lattina;
- tè e caffè (consumare con moderazione).
Alimenti da preferire
Questi sono i cibi che si possono introdurre nella propria dieta:
- riso bianco;
- pasta di semola (non integrale);
- farina di riso;
- uova;
- pesce fresco o congelato evitando quelli indicati sopra;
- olio extravergine d'oliva, olive;
- patate, cetrioli, finocchi, peperoni, melanzane, radicchio rosso, valeriana, songino, scarola, barbabietole, bietole, ravanelli, zucca e zucchine;
- mele, agrumi, pesche, melone, melograno, banana, cachi, fragole;
- pane non condito;
- yogurt intero, burro, latte e derivati (se non intolleranti);
- lievito madre;
- curcuma e zenzero, peperoncino, pepe e paprika.
Esempio di menu settimanale
Di seguito, un esempio di menu settimanale da arricchire con altre ricette senza nichel.
Lunedì
- colazione: yogurt intero con mele a pezzettini;
- pranzo: pasta di semola con olio e limone, petto di pollo alla griglia;
- cena: riso bianco con zucchine, uova strapazzate.
Martedì
- colazione: pane bianco tostato con olio d'oliva e spremuta d'arancia;
- pranzo: insalata di riso con cetrioli e olive;
- cena: filetto di pesce al forno con patate.
Mercoledì
- colazione: frullato di banana e latte;
- pranzo: pasta di semola con zucchine e olio d'oliva;
- cena: petto di tacchino alla griglia con insalata di lattuga.
Giovedì
- colazione: yogurt intero con banana a pezzi;
- pranzo: riso bianco con piselli e carote;
- cena: frittata con patate e insalata mista.
Venerdì
- colazione: pane bianco con marmellata di agrumi artigianale;
- pranzo: pasta di semola con ragù di carne;
- cena: zuppa di ceci con riso.
Sabato
- colazione: spremuta d'arancia e pane bianco tostato;
- pranzo: insalata di pollo con lattuga, cetrioli e olive;
- cena: risotto allo zafferano.
Domenica
- colazione: yogurt intero con mele grattuggiate e cannella;
- pranzo: pasta di semola al pesto di basilico (senza pinoli);
- cena: bistecca di manzo con patate al forno e insalata verde.
Quanto tempo ci vuole per disintossicarsi da nichel
Una dieta che limita l'assunzione di nichel può ridurre i sintomi dell'allergia a questo metallo: l'effetto positivo è evidente per i sintomi che si manifestano sulla pelle, come dermatite ed eczema.
La dermatite è un'infiammazione della pelle che può causare arrossamento, gonfiore e prurito, mentre l'eczema è una condizione che provoca pelle secca, pruriginosa e infiammata.
I primi segnali di miglioramento della dermatite iniziano a manifestarsi dopo un periodo di 4-8 settimane dall'inizio della dieta; oltre agli effetti sulla pelle, la dieta sembra avere un impatto positivo anche sui sintomi gastrointestinali.
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Dal punto di vista immunologico, la dieta a basso contenuto di nichel porta alla riduzione dell'attivazione delle cellule immunitarie sensibili a questo metallo, grazie alla minore esposizione all'allergene.
Un aspetto interessante è che alcune persone mostrano un aumento della tolleranza al nichel nel tempo, con una riduzione della reattività nei test cutanei; la dieta potrebbe avere un effetto disintossicante graduale, con risultati più evidenti dopo almeno due mesi.
Modalità di diagnosi
La diagnosi dell'allergia al nichel e ad altri metalli si effettua attraverso un semplice esame diagnostico, il patch test: l’applicazione sulla pelle di un cerotto contenente nichel per 24-48 ore per osservare eventuali reazioni cutanee avverse dirette.