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In quanto tempo si ricanalizza una vena?

Buongiorno, 
mio marito, che ha 33 anni, è stato ricoverato per una trombosi venosa profonda tibi-popliteo-femorale all'arto inferiore destro. Da esami effettuati, è stato riscontrato che è affetto da una mutazione genetica del V fattore di Leiden presente eterozigote WT/Mut. Adesso fa terapia anticoagulante con Coumadin e indossa monocollant elastico. Dal controllo dopo la dimissione, il medico aveva diagnosticato una ricanalizzazione della vena più del 50% e di rivedersi tra 6 mesi. Adesso mio marito accusa dolore nel polpaccio e dietro il ginocchio destro, ha fatto un ecodoppler di controllo e il medico ha detto che la vena è ancora chiusa e in fase di ricanalizzazione, di cambiare la calza perchè dopo 6 mesi non fa più effetto e basta. Mio marito dovrà prendere il Coumadin a vita? Ci sono molti pareri discordanti a riguardo. Dal ricovero, assume la protezione dello stomaco, è necessario prenderla sempre? In quanto tempo si ricanalizza una vena? Non esiste un intervento o terapia per accelerare il processo prima che sia necessario ricorrere al by-pass? Dato che mio marito è ancora giovane, sarebbe opportuno cercare di risanare la vena prima di peggiorare la situazione credo. Vi ringrazio per l'attenzione. 

Cordiali saluti

Risposta

Gentile utente,
per quanto concerne le TVP (trombosi venosa profonda) la terapia medica da eseguire è correttamente con la terapia anticoagulante con Coumadin e indossare un monocollant elastico.

In persone in assenza di mutazioni della coagulazione (trombofilici), la terapia con il Coumadin va seguita per 6 mesi e non oltre, poiché se la vena non si ricanalizza in quel periodo di tempo, non si ricanalizzerà mai più, quindi è inutile proseguire con la terapia anticoagulante orale.

Tuttavia, tuo marito è un trombofilico (mutazione genetica del V fattore di Leiden presente eterozigote WT) pertanto, forse dovrebbe continuare la terapia con Coumadin per evitare l'insorgere di nuove trombosi.

Ti consiglierei comunque di sentire l'opinione di un ematologo in merito che risulta essere il medico più appropriato per suggerirti se con la mutazione del fattore V (di Leiden) sia opportuno o meno assumere la TAO (terapia anticoagulante orale). 

Per la protezione gastrica, il Coumadin non è gastro-lesivo, pertanto non occorre. 

Interventi chirurgici di bypass per le vene non esistono e sono inutili, quando una vena rimane chiusa, il sangue scorre mediante altre vene.

Saluti
Risposta a cura di
Dr. Emanuele Ferrero Medico Chirurgo
Dr. Emanuele Ferrero
chirurgo vascolare
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