Corre l'obbligo di puntualizzare che i
prodotti omeopatici sono medicine a tutti gli effetti e la loro prescrizione è, anche in Italia, un atto medico e come tale è sanzionabile chi facesse tale prescrizione senza essere iscritto all'Albo.
Esaurita la premessa possiamo discutere della polifarmacologia, ovvero delle
interazioni tra diverse medicine. In linea di principio, una
medicina omeopatica è quella somministrata alla dose minima per ottenere uno stimolo della fisiologia tale da provocare una reazione di guarigione, anche parziale, ed è individualizzata secondo i sintomi del paziente.
Nel caso del
Limphomioti, non parliamo di omeopatia in senso stretto, bensì di omeotossicologia o di organoterapia, perchè mira a dei tessuti in particolare e perchè non c'è una singola medicina. Oltretutto, vi sono principi attivi di piante alle potenze di 6 e 4 CH, potrebbe anche essere considerato un composto in parte fitoterapico. A tutt'oggi, non sono stati riscontrati effetti collaterali per l'uso di Limphomioti, ma per tornare alla tua domanda, lo stimolo che danno queste piante può avere effetto sul
sistema immunitario in misura più forte rispetto agli immunosoppressori?
Visto il tipo di piante e il loro dosaggio, comunque molto piccolo, sebbene non infinitesimale, io non credo che questo possa succedere, sebbene non possiamo esserne certi, ma teniamo conto che, se si rivelasse un effetto del genere, i componenti di questa medicina andrebbero sperimentati per la cura dei
deficit immunitari, come l'
AIDS per esempio.
Purtroppo, sono piante ben conosciute e non vi è la calendula, nè l'
echinacea, che invece sono note per i loro effetti immunomodulatori. È importante però accertarsi che il medico che ha prescritto il Limphomioti conosca la situazione completa di tua sorella e che metta per iscritto la prescrizione, cosa che dimostra la sua presa in carico del caso.
Spero di non essere stato troppo prolisso, ma se parliamo di omeopatia, ricordiamoci che si tratta comunque di medicina. Vi sono posizioni chiare a questo proposito a tutti i livelli, sia per l'Italia che per la Comunità Europea che per l'organizzazione Mondiale della Sanità. Tutti riconoscono all'omeopatia, come ad altri metodi di cura, la propria legittimità, a prescindere dalla rimborsabilità e dallo status accademico.