Qual è più consigliata tra la tecnica chirurgica tradizionale e la pta?
Salve,
donna, 83 anni, ipertesa, in sovrappeso circa 12 kg. Ecocolordoppler vasi epiaortici: "quadro caratterizzato dalla presenza di placca ad eco-struttura prevalentemente iso-iperecogena bulbo-origine carotide interna determinante stenosi severa del lume con segni di impegno emodinamico (psv>300cm/sec). Arterie vertebrali pervie e normodirette." In questo caso è consigliata la tecnica chirurgica tradizionale o la pta? La pta è un intervento di tipo sperimentale? Qual è l'intervento più rischioso?
Grazie
donna, 83 anni, ipertesa, in sovrappeso circa 12 kg. Ecocolordoppler vasi epiaortici: "quadro caratterizzato dalla presenza di placca ad eco-struttura prevalentemente iso-iperecogena bulbo-origine carotide interna determinante stenosi severa del lume con segni di impegno emodinamico (psv>300cm/sec). Arterie vertebrali pervie e normodirette." In questo caso è consigliata la tecnica chirurgica tradizionale o la pta? La pta è un intervento di tipo sperimentale? Qual è l'intervento più rischioso?
Grazie
Risposta
Gent.ma Signora,
purtroppo non posso dirti a priori quale sia la soluzione migliore per il tuo problema, in quanto l'esame da te eseguito mostra una stenosi (restringimento) severa bulbo-origine carotide interna, che sicuramente va trattata, ma per valutare quale sia il tipo di procedura migliore, in base alla localizzazione anatomica, consiglio di eseguire un angio tac dei vasi epiaortici.
purtroppo non posso dirti a priori quale sia la soluzione migliore per il tuo problema, in quanto l'esame da te eseguito mostra una stenosi (restringimento) severa bulbo-origine carotide interna, che sicuramente va trattata, ma per valutare quale sia il tipo di procedura migliore, in base alla localizzazione anatomica, consiglio di eseguire un angio tac dei vasi epiaortici.
In ogni caso, la PTA carotidea non è un intervento sperimentale e in buone mani è una procedura affidabile.
Per quanto riguarda l'intervento tradizionale di TEA carotidea, questa viene oggi praticata in anestesia loco-regionale e in mani esperte ha un basso rischio operatorio.
Cordialmente
Dr. Giuseppe Vaccari
cardiochirurgo
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