Assolutamente non è così. L'
antibiotico, secondo la medicina ufficiale mondiale, va impiegato soltanto nelle
gravi infezioni batteriche, soprattutto per evitare le infezioni da
batteri antibiotico resistenti, purtroppo mortali anche oggi.
Il condizionale è dovuto perché soltanto in Italia avviene questo continuo abuso di antibiotici, prodotto da un errore di formazione post laurea e dalle forti pressioni che le case farmaceutiche effettuano tramite le Asl su noi medici italiani.
Qui siamo fuori dal campo d'azione dell'antibiotico. Complimenti a questo medico otorino per aver prescritto un
medicinale naturale che stimola le
difese immunitarie, corretto in questa situazione. Quando questo stimolo non è sufficiente, ci sono molti altri mezzi per continuare e completarne l'azione; esistono validi antinfettivi naturali (ad esempio, composti di
propoli ed olii essenziali
senza echinancea) che spesso sono troppo rapidi per essere definitivi.
Le inalazioni termali sulfuree spesso si rendono necessarie, lo zolfo termale, oltre a distruggere i batteri compreso questo, ripristinano l'equilibrio minerale della mucosa, meglio se associate ad oligoelementi ad azione antinfettiva e stimolante immunitario in modo complementare a bactoblis e medicinali simili, in quanto correggono la "chelazione" di minerali come il rame circolante, necessario alla produzione di anticorpi.
Le tante molecole chimiche che entrano nel nostro corpo con l'inquinamento chimico complessivo riducono sia il rame biodisponibile (quello totale resta invariato) sia altri minerali necessari per un buon funzionamento dell'apparato immunitario.
Ci sono altre terapie mediche efficaci in questa affezione, oltre a queste appena descritte. In effetti, l'antibiotico distrugge una parte di batteri senza ripristinare nessun equilibrio, e solo con quello la secrezione ritorna.