Gentile lettore buonasera,
la senilità è una condizione che definisce i cambiamenti psicologici, cognitivi e fisici legati al processo di invecchiamento. Tale processo, a sua volta, può seguire un percorso del normale invecchiamento fisiologico oppure quello dell'invecchiamento patologico, cioè legato al sopravvenire di malattie degenerative cerebrali (una per tutte: la malattia di Alzheimer).
L'esordio della senilità o terza età non può essere definito o identificato con precisione, trattandosi di cambiamenti che sono graduali e che sono legati anche a modificazioni del ruolo sociale (ad esempio, il fatto di diventare nonni) o della vita professionale, come il pensionamento e il termine della produttività lavorativa. Genericamente, è stata fissata a 65 anni l'età oltre la quale si entra nella terza fase di vita avvicinandosi alla vecchiaia, e si abbassa attorno a 40-50 anni per quanto concerne le persone con precedente condizione di disabilità. Tuttavia, in molti paesi occidentali, tra cui l'Italia, la durata media di vita è aumentata e molte persone di ben oltre 65 anni continuano a condurre un'esistenza gratificante ed attiva, ricca di interessi e passatempi anche socialmente utili (ad esempio, il volontariato).
I cambiamenti cognitivi legati all'invecchiamento riguardano principalmente la memoria, coinvolta in maniera graduale sia nelle forme di invecchiamento fisiologico che nell'invecchiamento patologico, la graduale riduzione o perdita di alcune altre capacità cognitive. Tali processi di invecchiamento possono comparire precocemente, in concomitanza di alcune patologie preesistenti, delineando un quadro caratterizzato da difficoltà di memoria più o meno associate ad altre difficoltà cognitive quali difficoltà di orientamento, di rievocazione dei nomi propri, di riconoscimento delle persone note.
Non conosco il tuo caso quindi non posso in alcun modo parlare in maniera specifica tuttavia, mi sembra, da ciò che descrivi, che tu stia iniziando ad avere alcune difficoltà cognitive legate alla comorbilità con un precedente disturbo intellettivo. Ti consiglio onestamente di rivolgerti all'assistente sociale che ti segue e chiedere a lei/lui se è il caso di procedere per richiedere l'invalidità legata ai problemi cognitivi da te riportati.
Spero di esserti stata utile e ti invio un caro saluto.