Come si legge una rx rachide lombare di una donna di 80 anni?
Salve,
dopo un mese di dolori iniziati senza traumi e gestiti con degli antinfiammatori, mia madre ha fatto una rx rachide lombare, ha 80 anni (alta e robusta), il referto dice: "atteggiamento scoliotico sinistro convesso. Ridotto il tono calcico. Ridotta la fisiologica lordosi lombare. Diffuse e marcate alterazioni di carattere degenerativo spondiloartrosico osteofitosico ed osteocondrosico dei metameri in esame. Ridotti in altezza i soma di l3-l4 per crolli su presumibile base osteoporotica. Complessivamente ridotti in ampiezza gli spazi intersomatici in esame". Cosa possiamo fare per restituire un po' di sollievo a nostra madre?
Grazie
dopo un mese di dolori iniziati senza traumi e gestiti con degli antinfiammatori, mia madre ha fatto una rx rachide lombare, ha 80 anni (alta e robusta), il referto dice: "atteggiamento scoliotico sinistro convesso. Ridotto il tono calcico. Ridotta la fisiologica lordosi lombare. Diffuse e marcate alterazioni di carattere degenerativo spondiloartrosico osteofitosico ed osteocondrosico dei metameri in esame. Ridotti in altezza i soma di l3-l4 per crolli su presumibile base osteoporotica. Complessivamente ridotti in ampiezza gli spazi intersomatici in esame". Cosa possiamo fare per restituire un po' di sollievo a nostra madre?
Grazie
Risposta
Salve,
bisogna anzitutto individuare con precisione il tipo di dolore che affligge la signora e orientarsi sulla possibile causa.
La scoliosi, le alterazioni degenerative e le fratture vertebrali sono tutte possibili fonti di dolore.
Occorre, in primo luogo, una visita specialistica e auspicabilmente una risonanza magnetica.
Soltanto una volta accertata la diagnosi si potrà instaurare una terapia appropriata.
Saluti
bisogna anzitutto individuare con precisione il tipo di dolore che affligge la signora e orientarsi sulla possibile causa.
La scoliosi, le alterazioni degenerative e le fratture vertebrali sono tutte possibili fonti di dolore.
Occorre, in primo luogo, una visita specialistica e auspicabilmente una risonanza magnetica.
Soltanto una volta accertata la diagnosi si potrà instaurare una terapia appropriata.
Saluti
Dr. Francesco Lucchetti
neurochirurgomedico di medicina del dolore
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