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Come si legge una risonanza di una persona che non cammina più?

Buongiorno, 
mio zio, da quasi 3 anni, ha smesso, a seguito di un forte spavento e di una lieve caduta, di camminare. Per gran parte dalla sua vita, ha camminato con l'aiuto della molla di codivilla, necessaria dopo un intervento di ernia al disco andato male ed oggi si ritrova su una sedia a rotelle con la mano sinistra fuori uso, completamente rivolta verso il basso e il piede destro con le dita rivolte anche queste verso il basso. In questi anni, qualcuno ha avanzato l'inizio di un Parkinson, un intervento per poter camminare. Io ho preso in carico la situazione da qualche mese e, dietro suggerimento di un neurochirurgo, ho fatto rifare subito la risonanza. Non essendo il paziente trasportabile, vi chiedo un primo parere in modo da chiarirmi un po' le idee. Grazie. "Cerebrale: l’esame è stato eseguito con sequenze sul piano assiale t1, dp, t2 dipendenti e in diffusione. Con sequenze sul piano sagittale t2 pesate e con sequenze flair sul piano coronale. Presenza di artefatti da movimento con scarsa collaborazione del paziente. Iperintensità di segnale nelle sequenze a tr lungo di aspetto confluente interessante la sostanza bianca periventricolare, sottocorticale della corona radiata e del centro semiovale di entrambi gli emisferi cerebrali compatibile con esiti gliotici da leucoencefalopatia cronica su base vascolare. Non apprezzabili alterazioni segnale del tronco cerebrale e del parenchima cerebellare. Non si evidenziano aree di restrizione della diffusività riferibili a recenti lesioni ischemiche. Strutture mediane in asse. Il IV ventricolo ha normale morfologia e dimensione. Il sistema ventricolare sopratentoriale risulta dilatato e lievemente dilatati appaiono le cisterne silviane ed i solchi corticali insulari, come per nota atrofia dei lobi temporali. Non apprezzabili modificazioni rispetto al precedente esame rm del 16-03-2015". "Spinale: l’esame è stato eseguito con sequenze sul piano assiale tse, t1, e t2 dipendenti. L’indagine è stata completata con sequenze assiali centrate a livello degli spazi intersomatici compresi tra c3 e d1 e tra l1 ed s1. Tratto cervicale e dorsale la qualità dell’indagine risente fortemente della presenza di artefatti da movimento per scarsa collaborazione del paziente. Accentuazione della fisiologica cifosi dorsale. Riduzione dei dischi intersomatici c3-c4; c5-c6 e c7-d1. Lieve protrusione discale mediana a livello c4-c5. Non si evidenziano altre significative protrusioni discali. Presenza di barre disco-osteofitarie a livello c3-c4; c5-c6 e c6-c7 che riducono lo spazio perimidollare anteriore e determinano stenosi dei forami di coniugazione. Non apprezzabili alterazioni di segnale della corda midollare. Spondilosi diffusa". "Tratto lombosacrale: presenza di artefatti da movimento per scarsa collaborazione del paziente. Scoliosi destro-convessa con rotazione dei metameri. Verosimile sacralizzazione di l5. Riduzione di spessore dei dischi intersomatici di l1-l2 ed l3-l4. Lieve protrusione ad ampio raggio del disco l4-l5. Non si evidenziano altre significative protrusioni discali. Regolari per morfologia e segnale in cono midollare e le radici della cauda. Canale spinale di ampiezza normale. Riduzione di altezza del corpo vertebrale di l2 per avvallamento della limitante somatica superiore. Spondilosi diffusa con ipertrofia dei massicci articolari interapofisari. Iperintensità di segnale dei piatti vertebrali contrapposti di l3 ed l4 da mettere in relazione a fenomeni reattivi su base discopatica."

Grazie

Risposta

Salve,
la risonanza magnetica cerebrale evidenzia un quadro di encefalopatia vascolare, cioè un quadro degenerativo del cervello dovuto ad ischemie ripetute.

La risonanza della colonna mostra alterazioni degenerative diffuse, senza apparentemente mostrare una significativa compressione delle strutture nervose. 

Ovviamente, il quadro radiologico deve essere correlato con il dato clinico.

Saluti

Risposta a cura di
Dr. Francesco Lucchetti Medico Chirurgo
Dr. Francesco Lucchetti
neurochirurgomedico di medicina del dolore
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