La
psoriasi è una
malattia cronica infiammatoria della pelle che interessa circa il 2% della popolazione del nostro paese. È una
malattia autoimmune che si manifesta principalmente sulla pelle. Inizia quando il nostro
sistema immunitario invia alla pelle dei segnali distorti che velocizzano il ritmo di crescita delle cellule dell’epidermide. Il risultato è la comparsa di
chiazze arrossate, generalmente tondeggianti, a bordi ben definiti, delle dimensioni variabili da pochi millimetri a diversi centimetri, più o meno ricoperte in superficie da squame biancastre.
Le
chiazze possono comparire in ogni parte del corpo anche se le sedi “
classiche” sono: su
gomiti e
ginocchia, lungo gli
arti, nella
regione lombosacrale e sul
cuoio capelluto. Esistono anche forme che prediligono il
palmo della mano e la
pianta del piede e la cosiddetta “
psoriasi inversa” che, come dice il nome, si manifesta nelle sedi di solito risparmiate, ovvero le
pieghe.
Le principali modalità terapeutiche ufficiali prevedono
terapie topiche, cioè
locali, terapie con luce ultravioletta e terapie sistemiche.
Secondo la “
medicina ufficiale”, non è possibile guarire dalla psoriasi anche se è possibile curarla, cioè ottenere la
remissione più o meno prolungata dei sintomi. Ovviamente, non conoscendo le cause della malattia, le cure che sono state sviluppate derivano da osservazioni empiriche più o meno casuali (come l’efficacia dei raggi ultravioletti, dei derivati della vitamina D3 e della ciclosporina) o sono rivolte ai meccanismi fisiopatologici via via scoperti, come l’uso dei farmaci cosiddetti “
biologici” che inibiscono la molecola ritenuta responsabile della psoriasi. Nessuna di queste terapie è in grado di agire sulle
cause della psoriasi e quindi di assicurare una guarigione, perciò bisogna stare molto attenti al reale impatto non solo sulla malattia, ma sulla qualità della vita del paziente.
Comunque, non è in alcun modo una patologia infettiva.
Saluti