Malattie gravi che producono
acufene e
ovattamento alle orecchie si evidenziano molto facilmente alla visita con alcuni
esami audiologici, anche in fase molto iniziale. Quindi, qui sono già state escluse.
L'
esordio improvviso fa pensare ad una
causa circolatoria (che però non si cura con
cortisone), la disfunzione tubarica (anche catarrale) che dovrebbe però emergere all'
esame impedenzometrico, ed in questo caso (se è così) è corretta la
ginnastica tubarica con
Otovent, ma certamente non è rapida, come nessuna terapia tradizionale, ancora meno può esserlo sul fastidioso acufene (cessa dopo la guarigione dopo tempo anche lungo).
Sicuramente, tensioni muscolari peggiorano la situazione, senza generarla.
Sembra che il secondo otorino ti abbia inquadrata correttamente, individuando sia il fatto della tuba uditiva, sia quello muscolare (masticatorio in quel momento).
Non capisco invece in che modo una risonanza possa completare la diagnosi, perché riesce a valutare fini alterazioni solo se il medico (in questi caso specialista) indica nella sua richiesta il sospetto diagnostico, senza il quale diviene un esame generico, che evidenzia solo alterazioni grossolane.
Io tornerei dal secondo otorino, lasciando perdere per ora la risonanza, ma associando fisioterapia per gestire le tensioni e dolori a collo e dorso. Anche fitoterapici (piante medicinali in dosi piene), soprattutto per rilassare un po' sia muscolatura che eccitabilità nervosa (si riducono acufene e lo squilibrio emotivo più che comprensibile).