Le neoplasie renali presentano in effetti una certa resistenza ai trattamenti chemioterapici antiblastici. Nella seria condizione che mi hai descritto, suggerirei di impostare una terapia con farmaci diversi dai precedenti (ad esempio, Sorafenib o Pazopanib, se le condizioni generali e gli esami ematochimici lo permettono), in sinergia con ipertermia capacitiva profonda locoregionale a radiofrequenza (metodica sinergica coadiuvante in oncologia).
Cari saluti ed un grande in bocca al lupo per tutto