Se intendi
tornare indietro sui loro passi in campo sentimentale, è possibile, ma raro, se pensano che quella persona non abbia un valore particolare, speciale.
Il
disturbo narcisistico di personalità è un
disturbo della personalità che è caratterizzato da idee di grandiosità, bisogno continuo di ammirazione e grave mancanza di
empatia.
L’atteggiamento più imponente del narcisista è il
difendersi continuamente da potenziali ferite al proprio io alle quali risponde con
senso di superiorità, arroganza e disprezzo, non prendendosi quasi mai la responsabilità delle proprie azioni (tipo
overt) o sentendosi inferiore, terribilmente feribile e impaurito dal confronto (tipo
covert). Spesso, le due facce coesistono, ma molti
narcisisti possono mostrare più spiccatamente una delle due dimensioni.
La
visione di sè stesso del narcisista è
negativa e
svalutante, ma la copre con una facciata che spesso manifesta la necessità di mostrare costante superiorità. Gli altri sono sentiti come profondamente inaffidabili, perché sempre sul punto di abbandonarli, per cui non sono in grado di connettersi mai emotivamente in modo profondo e autentico.
Non sono empatici.
Soffrono e fanno costantemente soffrire chi crede di legarsi ad essi. Possono essere intensamente invidiosi, gelosi ed anche vendicativi o con note di
sadismo. Pensano di meritare trattamenti speciali, passano molto tempo in fantasie grandiose, hanno frequentemente senso di vuoto, umore instabile. Sono spesso sfruttatori e parassiti di chi si lega a loro non avendo compreso con chi hanno a che fare.
I
narcisisti non si rivolgono allo
psicoterapeuta, cui si considerano superiori, possono però chiedere aiuto per patologie in comorbidità, come
depressione,
attacchi di panico,
ansia generalizzata, sintomi somatoformi. In certi casi, a partire da qui, possono essere agganciati per una
psicoterapia.