Un
miope vede chiaramente
da vicino, ma non riesce a vedere adeguatamente
da lontano senza
occhiali o
lenti a contatto. La causa è dovuta a diversi fattori: eccessiva curvatura della
cornea, accentuata curvatura del cristallino o eccessiva lunghezza del bulbo oculare.
Il
bulbo oculare è lungo in media 23,5 mm, ma l'occhio miope è un occhio solitamente più lungo del normale: per ogni 3 diottrie di miopia, il bulbo oculare risulta più lungo di circa 1 mm.
Per
correggere la miopia, la più recente metodologia è la tecnica del
laser ad eccimeri. L'intervento con laser è una procedura che permette di appiattire la curvatura corneale riportando il fuoco dell'immagine nuovamente sulla retina. L’intervento di chirurgia refrattiva può essere eseguito quando vi è stabilità del difetto da almeno un anno e mai prima dei 22 anni.
Bisogna ricordare che il trattamento non elimina la patologia, ma
toglie l’evento estetico, cioè gli occhiali e/o le lenti a contatto. La valutazione attenta del paziente e la sua selezione sulla base di test specifici preoperatori, ne limita comunque la fattibilità che, a mio avviso, deve porsi in una variabile che va dalle 2 alle 8 diottrie miopiche.
Il trattamento con
PRK, che non necessita di alcun taglio dello spessore corneale, è quello che prediligo. I trattamenti miopici, combinati o meno ad
astigmatismo, portano generalmente ad un buon risultato funzionale. Molto ancora si deve fare per i trattamenti ipermetropici ed ancor di più presbiopici che, ancora oggi, portano ad insoddisfazione da parte del paziente per la grande fluttuazione della vista. Non tutti possono togliere gli occhiali, mentre tutti devono vedere il meglio possibile.