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Esistono dei rimedi chirurgici per lenire il dolore sopravvenuto dopo una lesione midollare incompleta?

Salve, 
13 anni fa, un mio amico è precipitato mentre lavorava su un terrazzo al quinto piano di un edificio. Ha subito una lesione midollare incompleta a livello d12 – l1. Dopo un anno di ricovero e 2 interventi chirurgici è riuscito a camminare. Passati 2 anni ha iniziato a sentire un fortissimo dolore ad un alluce. Questo dolore ha iniziato a propagarsi prima ad una gamba e poi all'altra. È iniziata così una via crucis alla ricerca di un rimedio. È imbottito di morfina e farmaci vari (per la morfina è andato anche in overdose). Hanno provato a mettere un elettrostimolatore ma l'intervento è fallito. Ha subito altri 3 interventi nel corso degli anni che hanno aumentato l'intensità del dolore. Ultimamente, un primario di neurochirurgia ha affermato che la soluzione del problema sarebbe quella di recidere in toto il midollo spinale al di sopra della lesione e delle cicatrici subite negli interventi successivi. Questo intervento lo porterebbe ad essere un paraplegico, ma i dolori scomparirebbero. Dopodiché ha affermato che nessuno gli farebbe un intervento del genere perché contrario alla deontologia e all'etica professionale. Ma come è possibile tutto ciò? Si preferisce non intervenire per questioni etiche ma eticamente si lascia che un essere umano viva con dolori lancinanti che lo sto divorando vivo nella più totale disperazione, sua e dell'intera famiglia che sta lì ad assistere impotente? A questo punto le chiedo disperatamente se sa di qualche chirurgo o clinica che potrebbe fare questo intervento, anche una clinica a pagamento. Esistono dei precedenti? E se non qua in Italia, sa di paesi europei o negli Stati Uniti in cui si può effettuare questo intervento chirurgico? Glielo chiediamo col cuore in mano. 

Grazie

Risposta

Buonasera,
ho visto la storia clinica tipica di dolore neuropatico post lesionale e tutta la via crucis con tentativi terapeutici, mi sembra che non abbia ancora provato alcune tecniche antalgiche; per prima, ha mai provato infusione intratecale di zinconotide?

Vedere se con un test il dolore neuropatico si riduce di almeno il 50%; il secondo tentativo potrebbe essere la neurostimlazione corticale cerebrale a scopo antalgico ed infine un tentativo con deep brain stimulation, poi, se inefficace, proverei con la cordotomia cervicale e con la termorizotomia percutanea. 

Rivolgetevi nei centri di terapia del dolore più importanti italiani per avere maggiori informazioni.

Saluti

Risposta a cura di
Dr. Carlo Valtulina Medico Chirurgo
Dr. Carlo Valtulina
neurochirurgo
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