Cosa fare se il gonfiore ai piedi e alle caviglie è costante?

Buonasera, 
sono una donna di 50 anni. Ormai da anni soffro con i piedi e le caviglie gonfie. Il gonfiore che ho credo sia sproporzionato. Sono donatrice e gli esami di routine che seguono la donazione sono sempre stati regolari, nulla è emerso di particolare importanza. Con la menopausa, ho preso qualche chilo, ma nei limiti. In questi anni sono stata visitata da parecchi dottori (specialisti in malattie vascolari soprattutto), ho eseguito diverse volte il doppler, con esiti negativi. Mi sono sottoposta a diete consigliatemi da un nutrizionista (mangio e bevo pochissimo, mangio soprattutto frutta ed insalate). Intanto il problema c'è ancora e con il caldo dell'estate si è accentuato (non riesco a distinguere la caviglia dal piede, talmente è il gonfiore). Sono disperata perché oltre all'affaticamento fisico nei movimenti vi è quello psicologico non trascurabile. Da qualche settimana, ho preso a camminare (5-6 km al giorno) poiché 1 dei medici che ho consultato (l'ultimo in ordine di tempo) mi ha consigliato di farlo, sostenendo che nel mio caso non si tratta di insufficienza venosa, ma di grasso accumulato nelle parti anzidette. Ho molte perplessità a dire il vero sulla diagnosi che mi è stata fatta. Spero prendiate in esame la mia situazione e che presto possiate darmi qualche suggerimento oppure dirmi a quale altro specialista potrei rivolgermi. 

Nell'attesa, porgo cordiali saluti.