Salve,
la tipologia di trattamento (conservativo VS chirurgico) di una frattura di clavicola, come penso avrai oramai capito, dipende, tra l'altro, soprattutto dal grado di scomposizione.
A dispetto delle immagini, un occhio non esperto può rimanere turbato dalla "distanza" tra i due monconi ossei e quindi esprimere un giudizio personalissimo di preoccupazione.
Ciò non significa assolutamente che la frattura non possa guarire spontaneamente.
Ci sono certo delle situazioni in cui il grado di scomposizione è così elevato da poter lasciare presagire una difficoltà di guarigione della frattura, e pertanto porre un'indicazione chirurgica, ma anche nel caso in cui ciò venga osservato a distanza, il problema è affrontabile con un intervento successivo.
Nella guarigione spontanea, certo, si allungano di più i periodi di guarigione e può rimanere un'alterazione del profilo della clavicola in maniera permanente, ma che difficilmente può incidere sulla funzione della spalla (rimane un minimo problema estetico).
Se nella peggiore delle ipotesi questa frattura dovesse esitare in una patologia dello stato di guarigione della frattura stessa (pseudoartrosi) e cioè il blocco dei sistemi di guarigione, anche questa evenienza può essere trattata chirurgicamente con diverse tecniche chirurgiche.
Pertanto, mi sento di rassicurarti assolutamente sulla futura guarigione della tua frattura, ed anche se pareri differenti vengono espressi, la guarigione di una frattura della clavicola, anche se complicata, si può risolvere.
L'unico svantaggio è l'attesa della guarigione che, in tal modo, si allunga di molto, anche di diversi mesi.
Fondamentali rimangono i controlli ravvicinati nel tempo e la stimolazione dei processi di guarigione tramite, magari, l'utilizzo di campi magnetici pulsati.
Saluti