Cosa fare per la mancanza di stimolo ad urinare?
Salve,
ho subito un secondo intervento chirurgico per raccolta liquorale sottocutanea, precedentemente operato per doppia ernia discale. Diagnosi accertata fistola liquido cerebrospinale post-operatoria, patologia concomitante: aderenze meningee spinali. Dal giorno dell'intervento non riesco più ad urinare da solo e sono stato dimesso col catetere. Non sento lo stimolo di urinare, né di evacuare, mi aiutano i clisteri ma senza risultati apprezzabili. Da quando sono stato dimesso tengo il catetere, faccio punture di L-acetilcarnitina, Nadroparina calcica, Tamsulosin cloridrato, Fosfomicina trometamolo. Non sento nessuno stimolo, è come se dalla cintola in giù fosse tutto atrofizzato. Cosa mi succede? È irreversibile?
Grazie
ho subito un secondo intervento chirurgico per raccolta liquorale sottocutanea, precedentemente operato per doppia ernia discale. Diagnosi accertata fistola liquido cerebrospinale post-operatoria, patologia concomitante: aderenze meningee spinali. Dal giorno dell'intervento non riesco più ad urinare da solo e sono stato dimesso col catetere. Non sento lo stimolo di urinare, né di evacuare, mi aiutano i clisteri ma senza risultati apprezzabili. Da quando sono stato dimesso tengo il catetere, faccio punture di L-acetilcarnitina, Nadroparina calcica, Tamsulosin cloridrato, Fosfomicina trometamolo. Non sento nessuno stimolo, è come se dalla cintola in giù fosse tutto atrofizzato. Cosa mi succede? È irreversibile?
Grazie
Risposta
Salve,
la problematica, se sono state escluse problematiche urologiche, è dovuta ad una lesione delle radici che innervano gli sfinteri e si chiama sindrome della cauda equina, potrebbe essere irreversibile a seconda della gravità e dalla durata e se tale problematica era presente prima dell'intervento chirurgico.
Chiederei spiegazioni allo specialista che ti ha operato.
Saluti
la problematica, se sono state escluse problematiche urologiche, è dovuta ad una lesione delle radici che innervano gli sfinteri e si chiama sindrome della cauda equina, potrebbe essere irreversibile a seconda della gravità e dalla durata e se tale problematica era presente prima dell'intervento chirurgico.
Chiederei spiegazioni allo specialista che ti ha operato.
Saluti
Dr. Carlo Valtulina
neurochirurgo
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