Gentile paziente,
l'
esame di esofagoscopia con biopsia si esegue in
blanda sedazione combinata (anestetico locale orofaringeo in spray e sedazione endovenosa).
L'
endoscopista introduce, attraverso la cavità orale, uno strumento tubulare, flessibile, costituito da fibre ottiche (fibroscopio): le prime vie digerenti (
esofago,
stomaco,
duodeno) possono così essere accuratamente esplorate dall'interno attraverso la telecamera del fibroscopio, che può inquadrare e fotografare ogni settore dei visceri transitati.
Lo stesso strumento possiede un canale operatore che permette il passaggio ad un sistema costituito da un filo metallico con, all'apice, le branche di una minuscola pinza, che consente l'esecuzione di biopsie indolori (prelievi di tessuto) a livello del rivestimento interno degli organi (mucosa di esofago, stomaco, duodeno).
Le
biopsie sono solitamente ben tollerate. I pazienti in terapia
anticoagulante/
antiaggregante devono sospendere per tempo (sotto controllo medico specialistico) tali terapie affinché la mucosa biopsiata non vada incontro a sanguinamento.
Il
sanguinamento è in genere trattato con successo attraverso farmaci vasocostrittori iniettati localmente sempre attraverso il fibroscopio.
La complicanza, potenzialmente pericolosa per la vita e potenzialmente tale da richiedere l'intervento chirurgico, è la perforazione degli organi studiati, ma è rarissima se l'esame è eseguito da personale esperto.
La regola è che tutti gli esami invasivi devono essere motivati e devono consentire di ricavare informazioni utili alla tutela della salute del paziente, altrimenti non raggiungibili.
In effetti l'unico mezzo che permette di eseguire una biopsia dell'esofago è l'
esofagoscopia.
Saluti