Come si cura un'ernia del disco in l4, l5, s1?
Buongiorno,
da qualche anno soffro di mal di schiena. Facendo una rmn, mi è stata diagnosticata un'ernia del disco in l4, l5, s1 spondilosi associata a osteofitosi somato marginale. Probabile formazione angiomatosa in l5 di circa 1,5 cm. Da un anno faccio piscina, da circa un mese ho iniziato a fare ginnastica posturale per rinforzare la muscolatura, visto che non riesco a stare per più di 3 ore in piedi. La cosa che non capisco è perché sento la zona lombare che si sta atrofizzando, sento tutto bloccato. Sono stata da un neurochirurgo che mi ha prescritto un busto con stecche, dopo un mese che l'ho indossato la schiena era ancora di più atrofizzata e non riuscivo nemmeno a piegarmi e a mettere le scarpe. Allora ho deciso di non indossarlo più. Ho 42 anni, che faccio?
Grazie
da qualche anno soffro di mal di schiena. Facendo una rmn, mi è stata diagnosticata un'ernia del disco in l4, l5, s1 spondilosi associata a osteofitosi somato marginale. Probabile formazione angiomatosa in l5 di circa 1,5 cm. Da un anno faccio piscina, da circa un mese ho iniziato a fare ginnastica posturale per rinforzare la muscolatura, visto che non riesco a stare per più di 3 ore in piedi. La cosa che non capisco è perché sento la zona lombare che si sta atrofizzando, sento tutto bloccato. Sono stata da un neurochirurgo che mi ha prescritto un busto con stecche, dopo un mese che l'ho indossato la schiena era ancora di più atrofizzata e non riuscivo nemmeno a piegarmi e a mettere le scarpe. Allora ho deciso di non indossarlo più. Ho 42 anni, che faccio?
Grazie
Risposta
Salve,
dire semplicemente che è stata individuata un'ernia non consente di inquadrare correttamente la situazione clinica.
Occorrerebbe disporre di ulteriori dati anamnestici per valutare la necessità di eseguire ulteriori indagini di approfondimento per indicare la più idonea terapia al caso.
Saluti
dire semplicemente che è stata individuata un'ernia non consente di inquadrare correttamente la situazione clinica.
Occorrerebbe disporre di ulteriori dati anamnestici per valutare la necessità di eseguire ulteriori indagini di approfondimento per indicare la più idonea terapia al caso.
Saluti
Dr. Mauro Colangelo
neurochirurgoNeurologo
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