Uno scompenso cardiaco è prevedibile se gli enzimi cardiaci sono alterati?
Buongiorno,
mio papa, all'età di 90 anni, ha avuto un problema di scompenso cardio-polmonare importate e in ambulanza ha avuto un arresto respiratorio. Ricoverato in pneumologia per 10 giorni, si è stabilizzato pur avendo gli enzimi cardiaci a 150, per cui ancora alti, dopodichè è stato dimesso. Mio padre ha una demenza da corpi di Lewy in fase avanzata. Tornò a casa il martedì, il venerdì della stesa settimana è deceduto. Volevo sapere se con gli enzimi cardiaci ancora alterati era prevedibile un altro scompenso cardiaco così ravvicinato.
Grazie
mio papa, all'età di 90 anni, ha avuto un problema di scompenso cardio-polmonare importate e in ambulanza ha avuto un arresto respiratorio. Ricoverato in pneumologia per 10 giorni, si è stabilizzato pur avendo gli enzimi cardiaci a 150, per cui ancora alti, dopodichè è stato dimesso. Mio padre ha una demenza da corpi di Lewy in fase avanzata. Tornò a casa il martedì, il venerdì della stesa settimana è deceduto. Volevo sapere se con gli enzimi cardiaci ancora alterati era prevedibile un altro scompenso cardiaco così ravvicinato.
Grazie
Risposta
Salve,
presento le mie sentite condoglianze per la morte di tuo padre.
Devo dire che tuo papà presentava una multipatologia che è tipica dei grandi vecchi, che spazia dalla demenza all'insufficienza cardio-respiratoria, senza contare altre patologie d'organo di cui non parli, ma che si incontrano nella quasi totalità dei grandi vecchi.
Sulla tua domanda specifica, si può dire che la permanenza di valori elevati dei marcatori cardiaci indica una sofferenza cronica del muscolo cardiaco, che probabilmente non era risolvibile con terapie di uso corrente, ma che era compatibile con una sopravvivenza, senza dolori, anginosa senza tuttavia escludere il ripetersi di uno scompenso dall'esito infausto.
Saluti
presento le mie sentite condoglianze per la morte di tuo padre.
Devo dire che tuo papà presentava una multipatologia che è tipica dei grandi vecchi, che spazia dalla demenza all'insufficienza cardio-respiratoria, senza contare altre patologie d'organo di cui non parli, ma che si incontrano nella quasi totalità dei grandi vecchi.
Sulla tua domanda specifica, si può dire che la permanenza di valori elevati dei marcatori cardiaci indica una sofferenza cronica del muscolo cardiaco, che probabilmente non era risolvibile con terapie di uso corrente, ma che era compatibile con una sopravvivenza, senza dolori, anginosa senza tuttavia escludere il ripetersi di uno scompenso dall'esito infausto.
Saluti
Dr. Leon Bertrand
angiologocardiologo
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