Esiste un'alternativa alla prova da sforzo per vedere se il cuore di un uomo di 60 anni è sano?
Salve,
2 mesi fa, mio padre (60 anni) ha avuto un infarto acuto del miocardio (silente). In urgenza, è stato sottoposto all'intervento di stent, ma nell'inserire lo stent, la coronaria si è lacerata provocando emorragia con conseguente arresto cardiaco. Il cardiochirurgo ha inserito uno stent medicato. Dopo 2 mesi, durante l'esame di coronarografia si è visto che lo stent si è chiuso completamente. Mio padre adesso non avverte dolore, non ha affanno. Percorre tutti i giorni 4-5 km a passo veloce e non ha nessun tipo di problema. I dottori hanno consigliato una prova da sforzo, ma lui ha troppa paura di farla. È necessaria questa prova da sforzo? Non ci sono altri esami che si possono fare per vedere se il flusso sanguigno delle altre arterie è sufficiente per condurre una vita "normale"? (la funzionalità del cuore è salita dal 35% al 46%).
In attesa di risposta, porgo i miei saluti.
2 mesi fa, mio padre (60 anni) ha avuto un infarto acuto del miocardio (silente). In urgenza, è stato sottoposto all'intervento di stent, ma nell'inserire lo stent, la coronaria si è lacerata provocando emorragia con conseguente arresto cardiaco. Il cardiochirurgo ha inserito uno stent medicato. Dopo 2 mesi, durante l'esame di coronarografia si è visto che lo stent si è chiuso completamente. Mio padre adesso non avverte dolore, non ha affanno. Percorre tutti i giorni 4-5 km a passo veloce e non ha nessun tipo di problema. I dottori hanno consigliato una prova da sforzo, ma lui ha troppa paura di farla. È necessaria questa prova da sforzo? Non ci sono altri esami che si possono fare per vedere se il flusso sanguigno delle altre arterie è sufficiente per condurre una vita "normale"? (la funzionalità del cuore è salita dal 35% al 46%).
In attesa di risposta, porgo i miei saluti.
Risposta
Salve,
potrebbe essere indicata una TAC coronarica, per definire meglio il quadro dell'albero arterioso coronarico.
Nel frattempo, ma ritengo che sia già in atto, va messa a punto una terapia medica per cercare di dare una mano alla funzionalità del cuore compromessa (35-46%) e tenerla sotto controllo con esami periodici (visita, ecg, ecocardiogramma).
In questo modo, si evita la prova da sforzo.
Il fatto che non abbia sintomi è sicuramente un fatto positivo, ma purtroppo non esclude che non vi siano problemi residui alle coronarie.
Saluti
potrebbe essere indicata una TAC coronarica, per definire meglio il quadro dell'albero arterioso coronarico.
Nel frattempo, ma ritengo che sia già in atto, va messa a punto una terapia medica per cercare di dare una mano alla funzionalità del cuore compromessa (35-46%) e tenerla sotto controllo con esami periodici (visita, ecg, ecocardiogramma).
In questo modo, si evita la prova da sforzo.
Il fatto che non abbia sintomi è sicuramente un fatto positivo, ma purtroppo non esclude che non vi siano problemi residui alle coronarie.
Saluti
Dr. Domenico Miceli
cardiologo
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