Qual è l'iter da seguire per interrompere l'assunzione di psicofarmaci?
Salve, sono un uomo di 31 anni. Da piccolino, avevo qualche tic agli occhi, mia madre mi portò da una psicologa e dopo un po' i tic mi passarono. I miei genitori, avendo un attività commerciale, lavoravano molto ed io ero costretto a fare i compiti in negozio o da solo nel magazzino interno. Mia madre da sempre super affettiva e iperprotettiva e mio padre nella norma (dai 14 anni in poi, mio padre anaffettivo al massimo causa la mia ribellione). Ero molto timido e questo mi causava problemi con gli altri che se ne approfittavano e mi mettevano i piedi in testa. Iniziai le elementari e la scuola media con risultati sufficienti, alle medie poca concentrazione e continue prese in giro causa mia timidezza, venivo schernito spesso non sapendo difendermi. Alle superiori la mia timidezza mi portò grossi problemi, sono stato bocciato 3 volte, così mi dovetti ritirare e mi fermai alla terza superiore. Al terzo anno, ovvero quando avevo 16 anni, ho iniziato ad avere disturbi di apprendimento, deficit di attenzione e ad essere irrequieto, mi portarono da uno psichiatra, mi prescrisse il Ritalin, dopo un po' iniziai ad avere disturbi ossessivi compulsivi e altri farmaci sempre prescritti dallo stesso psichiatra, ovvero Maveral 100 mg 1/2 dopo cena e Fevarin. Passò un po' di tempo e mi fu cambiata la terapia, Fevarin 100 mg e En 0,5 mg, mio padre mi portò da una psicologa dove feci varie sedute, senza successo. Lo psichiatra continuò nel frattempo a seguirmi cambiandomi i farmaci, ovvero Fevarin o Maveral 100 mg per 2 volte al giorno e Risperdal 3 mg 1/2 compressa al giorno la sera. Sempre seguito dallo psichiatra altro cambio di farmaci ovvero, Fevarin 100 mg 2 volte al giorno, Risperdal 3 mg 1 al giorno e En 13 gocce la sera. Dopo un po', altro cambio di farmaci ovvero, Sereupin 1 al giorno, Alprazolam o Deprazolam (non mi ricordo bene) 1 mg al giorno e Deniban 1 al giorno. Dopo un po', altro cambio di farmaci ovvero, En 0,5 mg 3 al giorno e Daparox 2 al giorno. Il mio carattere crescendo cambiò, iniziai ad avere consapevolezza, autostima e sicurezza in me stesso e iniziai ad avere una vita tranquilla e serena, lavorando, uscendo e avendo un'ottima vita sociale. A 26 anni, ho avuto uno stato di eccitamento maniacale e trattamento sanitario obbligatorio) durato 8 giorni presso il reparto di psichiatria dove ho dovuto prendere i seguenti farmaci: Depakin chromo 300 mg 2 volte al giorno, Ziprexa 5 mg, Velotab 1 al giorno e Ravor 2,5 mg 1 la sera. Mi hanno bollato come disturbo bipolare. Tornato a casa dopo essere stato meglio altro cambio di farmaci, ovvero En 2 mg 3 volte al giorno, Xeristar 60 mg 1 al giorno e Ziprexa 5 mg 1 la sera. Stando sempre meglio, riduzione del tutto dei farmaci citati sopra. Iniziarono problemi di insonnia con difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria e disorientamento, quindi lo psichiatra mi prescrisse En 2 mg 1 la mattina e 1 la sera e Ziprexa 5 mg la sera. Con il tempo, mi sono ripreso grazie al lavoro, al momento prendo En 1 mg 1 la mattina e 1 la sera e Ziprexa 2,5 mg la sera (olanzapina velotab). Ora ho 31 anni e so cosa voglio, ho ridotto i farmaci, ma non riesco a concentrarmi, disorientamento, amnesia retrograda e disturbo del sonno a causa dei farmaci. Ne voglio uscire al più presto possibile perché sono 15 anni che prendo farmaci e sono intossicato da queste sostanze chimiche. Ringrazio la vita lo stesso perché sono lucido e non sono impazzito dopo tutto questo calvario. Ne voglio uscire. Mi date consigli per favore? Ne ho davvero bisogno, sono ancora giovane e ho tanti sogni da realizzare, ovvero studiare e andare all'estero, ma sono bloccato. Sono disposto anche a smettere di prendere queste benzodiazepine e prepararmi all'astinenza, non ho paura, naturalmente sempre sotto vostro consiglio.
Risposta
Caro Utente,
grazie del resoconto molto accurato della tua storia travagliata. Mi sembra importante che tu sia così motivato a uscire dal tunnel; in parte mi sembra ci sia già uscito. Attualmente sei seguito da uno psichiatra? Gli hai parlato della tua intenzione a scalare i farmaci e dei tuoi disturbi attuali?
Il collega ha confermato la diagnosi del
disturbo bipolare?
Per valutare la possibilità di una graduale
sospensione o sostituzione delle cure farmacologiche, dovrei vederti di persona per accertare le tue attuali condizioni cliniche.
Cordiali saluti e coraggio
Risposta a cura di