La
fimosi può essere presente dalla nascita oppure può manifestarsi in seguito a traumi conseguenti a brusche manovre di retrazione del
prepuzio. È la presenza di un
anello fibroso a livello del prepuzio che rende difficoltoso o addirittura impossibile retrarre la pelle prepuziale.
Nelle forme più marcate, il prepuzio è così stretto da non permettere di vedere l’orifizio uretrale esterno: quando il bambino urina, la pipì dapprima si raccoglie al di sotto del prepuzio, formando una specie di palloncino e poi esce all’esterno.
Nelle forme meno gravi, è possibile retrarre il prepuzio e l’anello fibroso appare come un collare che strozza il
pene, conferendogli un aspetto a clessidra.
La fimosi può essere asintomatica. In altri casi, può dare i seguenti problemi:
- infiammazione del glande e del prepuzio (balanopostite) con arrossamento,
- gonfiore e bruciore a livello del glande e del prepuzio dovuti all’accumulo di urina al di sotto del prepuzio.
Parafimosi: il prepuzio, una volta retratto per scoprire il glande, non riesce più ad essere riportato in posizione; l’anello fibroso strozza sempre di più il pene che diventa sempre più gonfio, rendendo ancora più difficile la risalita del prepuzio.
Il bambino in questo caso è molto sofferente. Si tratta di una complicanza grave: è necessario condurre il bambino il prima possibile al pronto soccorso dell’ospedale più vicino, dove si provvede a riportare manualmente il prepuzio nella posizione corretta. In caso di insuccesso, si esegue un intervento di
circoncisione in urgenza.
Pertanto, nel sospetto di fimosi, il mio consiglio è quello di non retrarre il prepuzio fintanto che le reali condizioni non vengano appurate da un medico.