L'
Alzheimer è una
malattia degenerativa che provoca una perdita di
neuroni o cellule nervose in alcune regioni cerebrali che controllano ricordo e ragionamento.
All'inizio, i
sintomi possono essere così lievi da passare inosservati, sia all'interessato che ai familiari e agli amici, ma, col progredire della malattia, diventano sempre più evidenti e cominciano ad interferire con le attività quotidiane e con le relazioni sociali.
Le difficoltà pratiche nelle più comuni attività quotidiane, come quelle di vestirsi, lavarsi o andare alla toilette, diventano a poco a poco così gravi da determinare, col tempo, la completa dipendenza dagli altri.
La
malattia di Alzheimer non è né infettiva né contagiosa. È una malattia che causa un
deterioramento generale delle condizioni di salute. Non esiste la possibilità di prevedere se una persona un giorno o l'altro svilupperà la malattia. È possibile
sottoporsi ad un test per determinare la presenza di un
gene che segnala semplicemente un rischio teorico maggiore, ma ci sono persone portatrici del gene che sono vissute fino a tarda età senza ammalarsi e viceversa persone che non avevano il gene che hanno invece manifestato la malattia. Sottoporsi a questo test dunque può comportare il rischio di un inutile allarme o di una falsa sicurezza ed è considerato clinicamente ingiustificato in soggetti privi di sintomi.