Buongiorno,
da più di un anno, ho iniziato ad avere dolori lancinanti al collo, con un netto peggioramento a febbraio di quest'anno, in seguito al quale ho eseguito una risonanza magnetica e una emg al braccio sinistro di cui riporto l'esito: "referto mediante sequenze d'acquisizione spin-echo, fast spia-echo, gradient-echo e stir sono state ottenute immagini sul piano sagittale e assiale per studio del rachide cervicale e del rachide dorsale superiore fino a d3. La giunzione bulbo-midollare e il midollo cervico-dorsale esaminati sono normali per morfologia e caratteristiche di segnale. Rachide cervicale rettilineo per raddrizzamento della fisiologica lordosi con minima tendenza all'inversione e la contigua corda midollare segue l'anomala curvatura rachidea. Nella norma le dimensioni del canale rachideo. Nel tratto di rachide compreso fra c3 e c7 sono apprezzabili minime produzioni osteofitosiche marginali somatiche a distribuzione anteriore. A c3-c4 minima salienza discale dai profili ossei posteriori che impronta lievemente lo spazio sub-aracnoideo premidollare. A c4-c5 modesta salienza discale dai profili ossei posteriori che impronta lo spazio sub-aracnoideo premidollare. A c5-c6 ulteriore minima salienza discale dai profili ossei posteriori che impronta lievemente lo spazio sub-aracnoideo premidollare. A c6-c7 ernia discale mediana-paramediana sinistra con componente discale scivolata inferiormente a prevalente espressione paramediana e laterale sinistra fino all'altezza del III medio del corpo vertebrale di c7 che oblitera lo spazio sub-aracnoideo premidollare e che deforma il profilo anteriore della contigua corda midollare nel cui contesto non si apprezzano aree d'alterato segnale. Opportuno adeguata valutazione specialistica. Posizione lievemente bassa delle amigdale cerebellari che affiorano lievemente attraverso il forante magno, reperto da considerare ai limiti della norma. Dall'emg risulta moderata sofferenza radicolare cronica senza segni di denervazione c7 sinistra, ipostenia con f=4+ tricipite brachiale sinistro, riflesso tricipitale debole a sinistra". I miei sintomi sono dolori molto forti al collo, impossibilità a piegare la testa lateralmente, difficoltà a ruotarla lateralmente (cosa che rende seriamente difficoltosa la guida), deficit di forza al braccio sinistro, parestesie alle mani, soprattutto di notte o con la testa appoggiata. Se piego la testa in avanti, inoltre, sento come "tirare" lungo tutta la colonna vertebrale, soprattutto in posizione seduta. Non so dire se la cosa sia correlata o meno all'ernia, ma coincide nei tempi, da quando ho questo problema a pilates, sport che pratico per l'altra ernia che ho in l5-s1, ho iniziato a notare un progressivo indebolimento agli arti inferiori, nel senso che ho sempre meno resistenza e le gambe mi tremano dopo pochissimi minuti e uno sforzo minimo, pur non sentendo la fatica. Ho consultato 3 diversi neurochirurghi e tutti concordavano che se, a distanza di tot mesi e diverse cure cortisoniche e altro, la sintomatologia non fosse migliorata, rimaneva solo l'intervento, motivo per cui sono in lista d'attesa per un intervento di protesi. La sensazione che ho io è che decisamente la situazione non sia migliorata, anzi. Sono snervata dal convivere con questi dolori e col non dormire più la notte per le parestesie continue alle mani, oltre ai dolori al collo. È davvero possibile che, a distanza di tutto questo tempo, l'ernia possa migliorare, oppure non rimane altra scelta che l'intervento?
Vi ringrazio di cuore per il consulto.