Quale attività fisica è consigliabile per un uomo affetto da cardiomiopatia dilatativa?
Salve a tutti,
a mio padre (56 anni, sovrappeso, iperteso) è stata diagnosticata una "moderata" cardiomiopatia dilatativa. Oltre alla terapia farmacologica e ad uno schema alimentare più equilibrato, gli hanno consigliato di svolgere un adeguato livello di attività fisica. Entro quali limiti è inquadrabile l'adeguato? Un'attività di trekking leggero e graduale (3 ore, 700-800 metri di dislivello massimo) è consigliabile anche per lui o sarebbe meglio evitare e limitarsi alle passeggiate in paese?
Grazie
a mio padre (56 anni, sovrappeso, iperteso) è stata diagnosticata una "moderata" cardiomiopatia dilatativa. Oltre alla terapia farmacologica e ad uno schema alimentare più equilibrato, gli hanno consigliato di svolgere un adeguato livello di attività fisica. Entro quali limiti è inquadrabile l'adeguato? Un'attività di trekking leggero e graduale (3 ore, 700-800 metri di dislivello massimo) è consigliabile anche per lui o sarebbe meglio evitare e limitarsi alle passeggiate in paese?
Grazie
Risposta
Salve,
una "moderata" attività fisica è sicuramente benefica in una persona di 56 anni, sovrappeso e ipertesa, alla quale è stata riscontrata una cardiopatia dilatativa. Insomma, un fisico pletorico, che ha bisogno di riequilibrarsi, anche con una dieta ipocalorica e iposodica.
Sono contrario a mortificare queste persone, imponendo divieti nefasti e controproducenti.
Va proposto un programma d'attività fisica che piaccia e che corrisponda al loro livello di allenamento.
È sempre utile eseguire una visita medica sportiva, per un certificato d'idoneità non agonistica, che determinerà la frequenza cardiaca massima consigliata.
Se il grado d'allenamento è buono, 700 mt di dislivello in salita a piedi in 3 ore possono andare bene. In alternativa, si aumenta il tempo e comunque si sceglie un meteo adatto (ore fresche, versante ombreggiato).
Saluti
una "moderata" attività fisica è sicuramente benefica in una persona di 56 anni, sovrappeso e ipertesa, alla quale è stata riscontrata una cardiopatia dilatativa. Insomma, un fisico pletorico, che ha bisogno di riequilibrarsi, anche con una dieta ipocalorica e iposodica.
Sono contrario a mortificare queste persone, imponendo divieti nefasti e controproducenti.
Va proposto un programma d'attività fisica che piaccia e che corrisponda al loro livello di allenamento.
È sempre utile eseguire una visita medica sportiva, per un certificato d'idoneità non agonistica, che determinerà la frequenza cardiaca massima consigliata.
Se il grado d'allenamento è buono, 700 mt di dislivello in salita a piedi in 3 ore possono andare bene. In alternativa, si aumenta il tempo e comunque si sceglie un meteo adatto (ore fresche, versante ombreggiato).
Saluti
Dr. Leon Bertrand
angiologocardiologo
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