Come agire nel caso in cui un ottantenne abbia episodi di caduta con annessa confusione mentale?

Mio padre (80 anni) ha dichiarato 2 casi in cui si è svegliato di notte, nel letto, con la sensazione che il letto fosse un piano inclinato. Trovatosi a terra scivolato dal letto, al buio (pochi cm di altezza il letto) pur sulla moquette, ha avuto difficoltà ad alzarsi (è abbastanza tonico, magro e attivo) e sentiva sensazione di scivolamento. Deve essere rimasto lì per ore, agitandosi a terra come un'anguilla. Si è appeso alla porta dell'armadio. Al secondo episodio simile, la porta gli è caduta sullo sterno fratturandolo. In ospedale (tac senza problemi), ha manifestato segni di confusione piuttosto marcati, progressivamente in via di recupero a casa. I medici però, attendono a fare ulteriori approfondimenti. Parlano di confusione da ricovero. Io continuo a dire che la confusione è avvenuta a monte e ha provocato il ricovero. Parlando con lui, è emerso un altro episodio, di giorno, in cui in una strada del paese si è fermato in auto ad un distributore perché per un momento non gli era chiara la direzione di casa. Posso immaginare siano sintomi di una delle forme di demenza senile. Non capisco se anche questo "rollio" nel letto e questo "scivolare" nel rialzarsi da terra possano essere dei sintomi di una forma di demenza. Avevamo pensato a problemi cardiaci e gli avevamo fatto fare esami che hanno diagnosticato un'insufficienza cardiaca lieve (nello stimolo elettrico del cuore). Analisi alla carotide dicono "carotide da ottantenne" ma non con patologie gravi in corso. Cosa si può fare?