Gentile paziente,
la
terapia delle
BPCO è molto complessa: le
linee guida internazionali GOLD prevedono opzioni terapeutiche varie, partendo da semplici misure igieniche fino a terapie più invasive, a seconda della gravità del caso.
Si inizia sempre con la riduzione di tutti i possibili fattori di rischio (fumo, inquinamento, esposizione a polveri e agenti irritanti, sbalzi termici, contatti con persone influenzate).
Altre misure igieniche sono: un'attività fisica regolare, le
vaccinazioni antipneumococcica e
antinfluenzale, i farmaci immunostimolanti, un'alimentazione con incremento della quota proteica (per evitare che la
malnutrizione possa aggravare la funzionalità dei muscoli respiratori).
Messo in atto tutto quanto sopra, è indispensabile una
terapia farmacologica: i farmaci a disposizione sono tanti e lo specialista
pneumologo li prescrive dopo aver effettuato una
stadiazione della gravità del caso. Il cardine è costituito dai
broncodilatatori, a breve e lunga durata d'azione (per via inalatoria, aerosolica o orale), ma molto importanti sono anche i
corticosteroidi (per via inalatoria, aerosolica o orale), i
mucoregolatori, gli
antinfiammatori (inibitori della fosfodieterasi-4).
Molto importante, per rallentare l'inevitabile progressione della malattia, è la riabilitazione polmonare, che va eseguita ciclicamente in centri specializzati oppure con continuità a domicilio se seguiti da tecnici del settore: prevede la fisioterapia toracica, la ginnastica respiratoria, l'allenamento allo sforzo, la rieducazione al respiro.
Negli stadi
GOLD 4, si ricorre anche all'
ossigenoterapia e alla ventiloterapia non invasiva di supporto.
Infine, in casi selezionati, si ricorre al
trapianto polmonare o alle moderne tecniche chirurgiche di riduzione dei volumi polmonari per via endoscopica con posizionamento di valvole endobronchiali, mediante le quali si eliminano le microaree più malate, per consentire una migliore ventilazione delle aree residue più sane.
Cordiali saluti