Salve,
da quanto letto, ho capito che in un primo momento tuo figlio presentava vari comportamenti che hanno fatto pensare ad un'ipotesi di autismo, poi smentita in un secondo momento, quindi per rispondere alla tua domanda, a mio parere, non è possibile escludere la diagnosi di autismo così via internet, ma in genere i segni comportamentali nell'autismo non scompaiono, ma sono presenti durante tutto il corso della vita, quindi, probabilmente, se non sono più presenti forse la diagnosi iniziale era incorretta o era una sospetta sidrome di autismo.
Dal quadro generale che riferisci, si evince principalmente un miglioramento comportamentale, mentre risulta ancora alterata la produzione di parole (dal punto di vista logopedico, andrebbe indagata la componente lessicale-semantica ossia se c'è stato un aumento di parole prodotte e comprese, andrebbero esclusi deficit sensoriali, uditivi soprattutto e fatta una valutazione fonetica fonologica).
Escludendo la diagnosi di autismo, che diagnosi è stata fatta a tuo figlio? Da come lo hai presentato, potrebbe trattarsi di un disturbo del linguaggio di tipo soprattutto fonetico fonologico, accompagnato forse da forte frustrazione.
Hai fatto benissimo ad iscriverlo all'asilo ed a iniziare precocemente il trattamento, qualche volta capita, a noi professionisti sanitari, di trovarci di fronte a diagnosi che poi vengono modificate, però, tieni presente che la riabilitazione o l'abilitazione del linguaggio (parlo da logopedista) è mirata non alla diagnosi, ma alla funzionalità, alle potenzialità dei nostri pazienti al fine di permettere inserimento e l'integrazione sociale. Spero di essere stato chiaro, per qualsiasi cosa, non esitare a contattarmi.
Cordiali saluti