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Cosa causa attacchi di panico con conati di vomito?

Buongiorno dottori, ho 30 anni e, 10 anni fa, mi fu diagnosticata una forma di epilessia parziale temporale con crisi semplici di derealizzazione non più presentatesi dal 2011. Da 6 anni, però, soffro di attacchi di panico con agorafobia e doc. In questi anni, ho utilizzato vari s s r i, tutti con troppi effetti collaterali quindi ora, da un anno, sono in terapia con Protiaden che, anche se non è il farmaco più adatto al mio disturbo, è l'unico a non darmi effetti collaterali. In più, utilizzo al bisogno Xanax compresse, che purtroppo con gli anni è diventata una dipendenza, tanto che ora per tenere a bada un potenziale attacco di panico in situazioni per me ansiogene sono arrivato a 2 mg. Sto però intraprendendo una psicoterapia cognitivo comportamentale. Ciò per cui scrivo questo consulto è la presenza di un sintomo estremamente intenso e fastidioso: conati di vomito senza nausea nè vomito. Ho la sensazione di stare per avere uno sforzo di vomito e questa sensazione è molto fastidiosa e quando aumenta arriva a farmi avere veri e propri conati senza nausea. Non succede una volta sola, ma continua più volte sempre più forte, addirittura portandomi a lacrimazione e dolore ai muscoli della gola per giorni. Ho notato esserci una grande componente psicosomatica. Mi vengono anche quando ho crisi di pianto. Ieri sono stato molto male a causa di problemi familiari ancora più gravi e mi trovavo in casa. Ebbi crisi di pianto e subito sentii la sensazione di conati che mi preoccuparono subito. Presi subito 2 mg di Xanax lottando per un'ora con i sintomi di panico che stavano per venire, ma soprattutto i conati. Dopo un'ora, la sensazione di panico era scomparsa, ma quella dei conati no. Cos'è questa cosa? Cosa sono questi conati? Non c'è qualche farmaco per bloccare questa sensazione? Grazie.

Risposta

Il posto migliore dove si possono avere risposte soddisfacenti a questo tipo di sintomi è quello di un setting psicoterapico ad hoc.

Dal punto di vista psicofarmacologico invece, vedo le indicazioni all'uso della Cannabis terapeutica, che potrebbe sostituire egregiamente l'uso cronico delle benzodiazepine (Xanax) ed integrare l'uso dell'antidepressivo (Protiaden). Se c'è l'interesse personale e la disponibilità al tentativo terapeutico, consiglierei un consulto medico in questo senso.

Cordialmente 
Risposta a cura di
Dr. Tommaso Chirco Medico Chirurgo
Dr. Tommaso Chirco
psichiatra
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