Gentile paziente,
non è chiaro se tua mamma assumesse già
ASA in prevenzione primaria, senza cioè aver mai avuto un evento ischemico (e non sarebbe stata, in tal caso, una terapia indicata).
Nei pazienti che hanno avuto un
TIA o un
ictus ischemico non cardioembolico e che non assumevano terapia
antiaggregante, si può iniziare il trattamento con
ASA 300 mg/die in prevenzione secondaria per circa 2 settimane dopo l'evento, mentre, per il trattamento prolungato, il dosaggio utilizzato è solitamente
100 mg/die.
In pazienti con ictus non cardioembolico che invece già assumevano ASA prima dell’evento, è indicato sostituire l’ASA con un altro
antiaggregante piastrinico (ad esempio,
Clopidogrel 75 mg/die).
Sono tutti farmaci antiaggreganti, ma con diversi dosaggi.
In ogni caso, è sempre opportuno indagare l'eziopatogenesi dell'
ischemia in quanto, in caso di
ictus cardioembolico conseguente, ad esempio, a
fibrillazione atriale, la terapia cambia.
Saluti