Salve,
la
reattività allergica ai metalli è stata documentata sia su casi singoli che in studi di coorte nella popolazione generale non affetta da
allergie, tale percentuale può aumentare in persone predisposte.
Nell’
ambito protesico, tuttavia, il fenomeno ed il rapporto di causa diretto non sono sempre prevedibili nè dimostrabili con certezza.
Tutti i metalli in contatto con i tessuti biologici vanno incontro a fenomeni di
corrosione ed usura con il conseguente rilascio di
ioni.
Tali ioni possono essere alla base di reazioni allergiche anche ritardate.
Recentissimi studi hanno in parte correlato un aumento del rischio di reazioni allergiche nei pazienti predisposti e che avevano già precedentemente degli episodi allergici ai metalli.
Esistono in commercio comunque
protesi anallergiche per le persone sensibilizzate.
Ricordati sempre di riferire tali allergie (o altre) in sede di visita specialistica soprattutto se è previsto un intervento chirurgico.
Saluti