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Un affanno potrebbe essere provocato da una componente ansiosa?

Salve, 
mia nonna, 85 anni, ipertesa, un anno e mezzo fa ha avuto un lieve infarto al miocardio. Fino a pochi giorni fa, stava benino e anzi faceva molte cose (anche lavori in giardino). Poi, si è tagliata leggermente un dito estirpando una pianta ed è stata costretta all'inattività quasi totale, deprimendosi molto (non sa stare senza far niente). In concomitanza con questo, ha iniziato a soffrire di un affanno (con una sorta di indolenzimento che prende alla bocca dello stomaco) che le impedisce di fare anche le cose più basilari, come pettinarsi o tagliare il prezzemolo o talvolta addirittura stare in piedi per più di qualche minuto. È quindi costretta a tornare a letto e in breve tempo si sente di nuovo bene. Più volte ho provato a misurarle la pressione non appena si sente male e torna a letto, e i valori sono sempre risultati giusti, con battiti sempre compresi tra 60 e 70 bpm. Da cosa può essere dovuta questa cosa? Ci può c'entrare in qualche modo (causa o aggravante) un problema psicologico? Sono a portato a pensarlo vista la coincidenza dei fattori descritti. Grazie mille.

Risposta

Salve,
immagino che abbiate già consultato un medico per poter escludere un aggravamento della problematica cardiaca.

Sicuramente, la componente psicologica può avere un certo peso, tua nonna teme di poter non essere più autosufficiente come in passato ed il semplice incidente in giardino le ha confermato questa possibilità.

I sintomi che descrivi potrebbero lasciar pensare ad episodi di ansia con aspetti che coinvolgono il tono dell'umore.

Cordiali saluti
Risposta a cura di
Dr.ssa Angela Rinaldi Psicologo
Dr.ssa Angela Rinaldi
psicologopsicoterapeuta
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