Quali esami deve effettuare una ragazza di 23 anni affetta da acne?
Gentile dottore, scrivo per un problema che mi affligge da oltre 10 anni: l'acne. Sono una ragazza di 23 anni che ha iniziato ad avere problemi di pelle a cavallo del menarca e da allora non ha più avuto una pelle normale. Inizialmente, avevo comedoni grandi, che si infiammavano, soprattutto sottopelle. Tuttavia, con il tempo, la situazione è nettamente migliorata. Sono stata in cura da un dermatologo diversi anni fa, il quale mi aveva diagnosticato un'acne volgare e sottoposta a cure antibiotiche e con creme/gel ad uso topic. La prima cura era a base di Tetralysal + Duac gel. In 15 giorni la pelle ha reagito molto bene, i brufoli stavano andando via, ma poi mi sono allergizzata al perossido di benzoile (la mia pelle non lo tollera più). Da allora, ho usato tantissime altre lozioni da lui prescritte: Clindamicina, Acnell as pergam e Differin gel, ma niente ha più funzionato. Ho anche preso l'antibiotico Miraclin. La mia pelle del viso, ad oggi, è piena di punti neri, pori dilatati e brufoletti sottopelle che si sentono al tatto e si vedono controluce. I brufoli più grandi mi escono nella zona del mento o sulle guance quando sono sotto ciclo, ma quasi mai più avuti in fronte. Ho usato anche creme da banco della linea di La roche posay (Effaclar duo, consigliato dal dermatologo e Effaclar k), Youderm, la linea della Vichy, Acnet di Bionike, Bbenzac (che mi fece allergia per il benzoilperossido, non fui attenta a controllare gli eccipienti). Sono molto attenta ai prodotti che utilizzo, sono anni che ormai compro anche dei fondotinta in farmacia e detergo sempre il viso la sera con un detergente delicato e non schiumogeno per pelli grasse; utilizzo una crema idratante specifica per pelli acneiche e la sera utilizzo una crema a base di gluconolactone e niacinamide o, nei giorni in cui sono più infiammata, il Differin gel (adapalene). Questo per spiegarvi/le che ne ho provate di ogni, ma la situazione sottopelle non migliora mai (al massimo, si sfiammano i brufoli più grandi). È possibile che debba convivere con questa situazione senza mai trovare una soluzione definitiva? Ho fatto un controllo ginecologico un paio di anni fa, dal quale risultò che non soffro di ovaio policistico e la dottoressa escluse una causa ginecologica per l'acne. Ciononostante, ci potrebbero essere delle cause interne o ormonali? Quali analisi devo fare per il controllo ormonale? Ho scoperto di essere celiaca e intollerante al lattosio un anno fa, da allora seguo una dieta rigorosa. Non mangio male, sono sempre stata normopeso (48 kg per 159 cm), l'unica cosa che non faccio, purtroppo, è bere. Credo di bere si e no mezzo litro di acqua al giorno, ma mi sto sforzando per prendere l'abitudine di berne 1/2 l. Dovrei fare, tra le altre cose, uno screening per la trombofilia, in quanto mia sorella ha una mutazione mthfr in eterozigosi, e la ginecologa mi consigliò di indagare perché avevo il valore dell'omocisteina poco più alto del normale. Vorrei avere, se possibile, un parere medico circa una strada che posso percorrere per arrivare a qualche risposta. So che l'ideale sarebbe tornare in cura dal dermatologo, ma prima di ritrovarmi nuovamente a comprare migliaia di gel, lozioni e antibiotici, vorrei fare qualche analisi o qualsiasi altra cosa che potrebbe essere utile anche allo specialista per arrivare più velocemente alla cura definitiva. Vi ringrazio in anticipo e chiedo scusa per la lunghezza.
Risposta
L'unica soluzione è aggredire l'
acne (che ha sempre basi ormonali) da un punto di vista ormonale.
Devi vedere se effettivamente hai una
trombofilia latente perchè nel tuo caso la
terapia più adatta sarà probabilmente quella
ormonale.
Consulta pure il tuo
dermatologo per questo.
Cordialità
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