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Una donna di 78 anni potrebbe sottoporsi ad ablazione?

Buonasera, mia madre, 78 anni, da anni è affetta da tachicardia parossistica sopraventicolare (curata per anni con Amiodarone) e dal 2 anni da flutter atriale. Due anni fa, dopo 8 giorni in ospedale, fu scelta la strategia del controllo della frequenza cardiaca, che si assestava sui 115 bpm/m. Tuttavia, al primo controllo, dopo un mese, all'elettrocardiograma il battito era tornato sinusale a 65 bpm. Da allora, segue la seguente terapia: Isoptin 80 x 3, Congescor 2,5 (1 pastiglia e mezza al mattino + 1 alla sera), Xarelto 20 mg alle 12. Nel corso dell'ultima visita (un mese fa), in seguito a rilevamento del battito a 52 bmp, è stato sospeso il Verapamil (Isoptin) e sostituito con 1 compressa di Amiodarone al giorno per 5 giorni, viste le recidive di alcuni minuti al giorno negli ultimi tempi del flutter. Dopo 2 giorni dalla sospensione, mia mamma è entrata in flutter atriale persistente che dura da 20 giorni con frequenza media di 105 bmp. L'aritmologo ha subito reintrodotto Isoptin x 3 al dì e diminuito Amiodar a mezza compressa. Al mattino, sveglia 116 bpm, dopo assunzione di Ispotin e Congescor scende a 70/80 con ritmo incostante e poi via via, nonostante i farmaci alle 15 e alle 23 (Isoptin) e alle 20 (Congescor) torna stabile da 116 fino a max 120 bpm. L'aritmologo mi dice che sono risultati ottimi (pressione 125/80), mia mamma non avverte palpitazioni eccessive, abituata precedentemente a valori anche di 180 bpm, un po' di dispnea. La situazione ecografica, 20 giorni fa, prima del flutter permanente era la seguente: lieve ipertrofia del ventricolo sinistro con funzione sistolica conservata, atrio sinistro (50 mm) e sezioni destra dilatate, insufficienza mitralica moderata-severa, insufficienza tricuspidale moderata. Esito: discreto compenso emodinamico in paziente con valvulopatia mitralica e tricuspidalica". Data l'età, è esclusa l'ablazione? L'aritmologo considera i risultati buoni, ma il flutter atriale ormai dovrà portarselo a vita? Grazie.

Risposta

Buongiorno,
da come è descritta la situazione, consiglio di non pensare all’ablazione come soluzione e di proseguire la terapia.

La mamma è tranquilla e lasciamola così. Purtroppo, se la porta a vita, ma almeno protetta dallo Xarelto.

In caso diventasse sintomatica e per cercare di mantenere frequenza e ritmo, potete ricorrere all’Almarytm se non lo avete già usato in passato (certamente sospendendo Amiodarone ed Isoptin).
Risposta a cura di
Dr. Abdel Ghani Kayed Yousef Medico Chirurgo
Dr. Abdel Ghani Kayed Yousef
cardiologochirurgo endoluminale
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