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Onde d'urto

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Onde d'urto

Cosa sono le onde d'urto?

Le onde d'urto sono definite come onde acustiche ad alta energia, ovvero impulsi pressori con tempi brevissimi di durata (3 - 5 milionesimi di secondo) che generano una forza meccanica che può essere diretta verso le parti del corpo da trattare, trasferendo energia sui tali tessuti corporei, per stimolarne i processi riparativi.

L'onda d'urto non va confusa con l'onda ultrasonora utilizzata nell'ecografia o a scopo terapeutico (i cosiddetti "ultrasuoni"), rispetto alle quali ha un andamento ad impulso e valori di pressione generati molto più elevati, mediamente 1000 volte superiori.

Come funzionano le onde d'urto?

Le onde d'urto prevedono un meccanismo d'azione complesso e non del tutto chiarito, ma sembrerebbe riconducibile a tre effetti principali:

  • stimolazione della "teoria del cancello": lo stimolo della sonda delle onde d’urto sulla parte interessata, ritmico e veloce, attiva delle terminazioni che veicolano la sensibilità tattile. In seguito a ciò, per vie trasverse di connessioni fra sensibilità tattile e dolorifica, di tipo inibitorio, si ha una riduzione del dolore.
  • riduzione meccanica delle calcificazioni tissutali
  • cosiddetto "effetto di cavitazione", con formazione di nuovi vasi sanguigni (neoangiogenesi) che generano un maggior afflusso locale di sangue, facilitando la riparazione di micro-lesioni e il miglioramento del trofismo tissutale.

Quando si adoperano le onde d'urto?

Le onde d'urto attualmente vengono adoperate per:

  • pseudoartrosi (ritardo di guarigione delle fratture)
  • aree di necrosi ossea
  • tendinopatie degenerative e/o calcifiche della spalla
  • epicondilite ed epitrocleite (rispettivamente gomito del "tennista" e del "golfista")
  • tendinite rotulea
  • pubalgie.

Le controindicazioni sono: gravidanza presunta o in corso, pace-maker, infiammazioni acute cutanee nella zona da trattare. La terapia è di breve durata e solo in rari casi è necessario ricorrere ad una leggera anestesia locale. Il numero delle sedute e la loro frequenza variano dal tipo di patologia da trattare; in genere si eseguono due/quattro sedute.

Dr. Lorenzo Bichi Fisioterapista
Dr. Lorenzo Bichi
fisioterapista

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