Tutto quello che c'è da sapere sull'alopecia nel gatto

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 21 Ottobre, 2024

Un gatto

Come si manifesta l'alopecia nel gatto e da quali cause è determinata? Qual è il trattamento da mettere in atto per risolvere questa problematica?

Scopriamolo insieme.

Che cos'è l'alopecia del gatto?

Con il termine di alopecia felina si intende la progressiva perdita di pelo del gatto, con la comparsa di chiazze glabre o semi glabre sul corpo. Questa problematica può accompagnarsi a prurito e si distingue in alopecia reale e apparente.

La prima condizione non è legata al prurito o ad altre complicazioni a livello cutaneo, mentre la seconda è una diretta conseguenza del forte prurito provato dall'animale, il quale provoca l'impellente necessità di grattarsi.

L'alopecia del gatto, che non va confusa con la fisiologica muta che insorge in prossimità della stagione estiva, provoca diversi sintomi, fra cui:

  • rossore;
  • prurito;
  • modificazioni nell'igiene quotidiana del felino;
  • tendenza a leccarsi molto più spesso del normale;
  • chiazze sul mantello;
  • malessere generale.

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In genere l'alopecia dei gatti si distingue in:

  • focale, ovvero quando il problema è limitato solo una porzione circoscritta di corpo;
  • multifocale, quando le chiazze compaiono in più aree del mantello;
  • areata. L'alopecia areata del gatto è una forma di alopecia piuttosto rara che insorge quando i peli cadono a seguito della distruzione autoimmune dei follicoli piliferi;
  • generalizzata, cioè quando la perdita di pelo riguarda tutto il corpo.

Non è sempre semplice arrivare a una diagnosi di alopecia nei gatti, dal momento che le cause alla base del problema possono essere molto numerose.

Per questo motivo è importante sottoporre il felino a una visita dal veterinario, il quale saprà individuare i motivi scatenanti e consigliare la cura più indicata.

Le cause dell'alopecia nel gatto

Le cause dell'alopecia felina possono essere numerose.

Fra i fattori scatenanti più comuni troviamo:

  • infezioni della pelle causate da attacchi batterici (come lo Stafilococco o lo Streptococco), oppure da funghi: (come ad esempio la Malassezia o la Dermatofitosi);
  • un periodo di forte stress prolungato;
  • alterazioni ormonali: le modificazioni dell'equilibrio ormonale possono causare problemi alla tiroide, ovvero la ghiandola responsabile della crescita pilifera. L'ipertiroidismo, ad esempio, ovvero la produzione di ormoni tiroidei in misura superiore alle necessità dell’organismo, può provocare nell'animale la perdita del pelo; ma anche il suo opposto l’ipotiroidismo;
  • neoplasie;
  • malattie genetiche che causano alterazioni nella struttura dei follicoli piliferi;
  • malattie parassitarie, come gli attacchi di pulci o di acari;
  • malattie autoimmuni: alcuni disturbi, come ad esempio il Pemfigo Foliaceo, sono causati dal fatto che il sistema immunitario del gatto non è in grado di riconoscere le cellule normali da quelle estranee, e le attacca, andando a determinare la perdita del pelo;
  • traumi della cute: cicatrici e lesioni della pelle possono provocare danni permanenti dove faticherà a ricrescere il pelo;
  • le infezioni da Tigna: l'attacco di questo fungo provoca la comparsa di chiazze di forma rotonda localizzate sulla testa e intorno alle orecchie. Spesso l'infezione è subordinata a un sistema immunitario compromesso o a una situazione igienica scarsa e non è da sottovalutare, dal momento che la Tigna può trasmettersi dal gatto all'uomo;
  • le allergie: i gatti allergici al polline o alla polvere possono andare incontro a problemi di alopecia perché tendono a leccarsi il pelo in modo eccessivo. Gli animali, avvertendo un forte prurito, reagiscono leccandosi compulsivamente e ciò conduce a una progressiva perdita di pelo;
  • reazioni in seguito ad alcune vaccinazioni: si tratta di una reazione temporanea che insorge in seguito all'inoculazione di alcuni vaccini e che si accompagna a rossore e gonfiore dell'area coinvolta. Può succedere anche con l’applicazione dello spot on.

A causa dei molteplici fattori che potrebbero essere alla base della perdita di pelo nel gatto, è necessario contattare un veterinario e sottoporre il felino a una visita approfondita. Sarà il medico a diagnosticare con esattezza l'origine del problema e a indicare la cura corrispondente.

Per riuscirci è fondamentale che il veterinario osservi con attenzione il pelo dell'animale, e, se lo dovesse ritenere necessario, sottoporre quest'ultimo a ulteriori esami.Un gatto

L'esame del sangue, ad esempio, è utile per individuare la presenza di un'infiammazione o di un'infestazione parassitaria, mentre i test cutanei o il test degli anticorpi aiutano a identificare una possibile reazione allergica.

Qualora il medico sospettasse uno squilibrio ormonale richiederà ulteriori analisi, mentre la biopsia o il raschiato viene sfruttata per riconoscere quali batteri o parassiti infestano il pelo dell'animale.

Infine, un ultimo esame utile in presenza di alopecia felina è il tricogramma, che permette di osservare i peli del gatto al microscopio.

Quando la causa è psicologica: l'alopecia psicogena felina

Una forma particolare di alopecia del gatto è rappresentata dall'alopecia da stress, detta anche alopecia psicogena felina.

Essa determina nell'animale la perdita del pelo a chiazze a causa di un forte stress. I fattori scatenanti del problema non sono quindi fisici, bensì psicologici, e hanno molto a che fare con lo stile di vita dell'animale.

Quando quest'ultimo prova un significativo disagio emotivo, può infatti reagire leccandosi in modo compulsivo ed esagerato con l'intenzione di provare sollievo. Proprio l'eccesso di toelettatura fa sì che il gatto vada incontro a una progressiva perdita di pelo, la quale si distribuisce in modo non uniforme sul corpo.

Tra i motivi più comuni alla base dell'alopecia psicogena felina vi sono, ad esempio:

  • trasferimenti;
  • la nascita di un bambino;
  • la morte del padrone;
  • un'alimentazione sbagliata;
  • l'arrivo di un altro animale in casa.

Qual è la cura per l'alopecia del gatto?

Il trattamento dell'alopecia felina può variare notevolmente in relazione alla causa alla base del problema. Nel caso di un'infezione batterica, il veterinario potrà valutare, oltre a un'accurata pulizia e disinfezione dell'area coinvolta, anche la somministrazione di farmaci antibiotici, sia per via orale che per uso topico.

L'infestazione da parassiti viene curata mediante l'utilizzo di specifici prodotti antiparassitari, mentre se la caduta del pelo è dovuta a una reazione allergica, allora il medico somministrerà farmaci a base di cortisone. In questo caso sarà fondamentale risalire alla causa primaria del problema ed eliminare la sostanza che provoca l'allergia nel felino.

Per quanto riguarda le patologie tumorali, queste vengono curate mediante chemio o radioterapia, oppure con un'operazione chirurgica, se invece la causa è dovuta a uno squilibrio ormonale, allora il veterinario individuerà la cura più adeguata per l'alopecia felina. Ad esempio, in caso di ipertiroidismo, si è rivelato efficace il trattamento con lo iodio 131.

Nei casi meno gravi si potrà anche valutare l'adozione di alcuni rimedi naturali, i quali si sono rivelati efficaci nel migliorare la perdita del pelo. Fra questi, i più sfruttati sono lo zenzero, l'olio di ricino e la tisana all'ortica, che offrono sollievo dal prurito e contribuiscono a lenire la cute.

Per quanto riguarda l'alopecia da stress, invece, è opportuno intervenire sulle cause che hanno dato luogo al disagio emotivo del felino.

Oltre a eliminare (se possibile) i fattori di stress, è anche utile usare prodotti naturali in grado di alleviare l'ansia nel felino o specifici integratori, sempre avendo chiesto prima consiglio al proprio veterinario.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Luca Buosi
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