In medicina veterinaria, la rogna è classificata come una patologia infiammatoria, provocata da parassiti appartenenti all'ordine degli acari, che colpisce la cute degli animali (cani, gatti, roditori, furetti, volpi, conigli).
Si tratta di una malattia parassitaria dermatologica molto contagiosa.
Cerchiamo di capire di più circa i sintomi e la cura della rogna nei gatti.
Cos’è la rogna del gatto?
La rogna è una malattia molto diffusa nei gatti, altamente contagiosa e trasmessa da particolari acari che si comportano da ectoparassiti – infestando il gatto.
Gli acari vivono in ogni ambiente e in qualsiasi stagione: si tratta di aracnidi dotati di quattro paia di arti e, per sopravvivere, necessitano di compiere tutto il loro ciclo vitale e riproduttivo sul derma dell’animale infestato.
L’acaro, il cui ciclo vitale si esaurisce in circa tre/quattro settimane, mostra vari stadi evolutivi:
- uovo;
- larva;
- ninfa;
- adulto.
Quali tipi di rogna del gatto esistono?
Esistono diverse tipi di rogna del gatto, come:
- Rogna auricolare (rogna otodettica): colpisce il canale uditivo del gatto ed è caratterizzata dalla fuoriuscita di materiale dall’odore sgradevole e di colore marrone/nero, oltre che prurito e croste diffuse sul padiglione auricolare;
- Cheyletelliosi (o forfora che cammina): si tratta di forma di rogna i cui acari possono essere identificati anche ad occhio nudo, tanto da essere confusi con scaglie di forfora: da qui, il termine “forfora che cammina”. Si presenta con la comparsa di forfora evidente sui peli dell’animale e prurito intenso, localizzato prevalentemente nella zona del dorso e verso l’attaccatura della coda;
- Rogna psoroptica: compare nelle zone con più pelo del gatto, con croste pruriginose; se interessa l’area delle zampe, prende il nome di rogna corioptica.
Come avviene il contagio: trasmissione e fattori scatenanti
La trasmissione della rogna può variare a seconda dei casi e delle tipologie.
Il contagio nel gatto avviene tramite:
- passaggio dalla madre al cucciolo in fase di allattamento durante i primi giorni di vita;
- contatto diretto con altri animali infestati (contatto con un altro gatto con rogna): i più a rischio sono i cuccioli, soprattutto quelli che vivono in ambienti dove il contatto con altri gatti è più frequente e meno controllato.
I sintomi della rogna del gatto
La rogna interessa sia i gatti che i cani.
Generalmente, la rogna del gatto si diffonde su parti del corpo come:
- zampe;
- gomiti;
- muso;
- orecchie;
- parti della pancia su cui non ci sono peli.
I sintomi della rogna più comuni sono:
- prurito;
- infezione batterica (ma è secondaria);
- rossori;
- perdita di pelo;
- croste;
- presenza di cerume dal cattivo odore nelle orecchie;
- dermatite.
Ovviamente, bisogna sottolineare che i sintomi variano in base alla tipologia di rogna che colpisce il gatto.
I sintomi della rogna sono molto simili nel cane e nel gatto ma, a volte, in questi ultimi la sintomatologia può essere resa visibile anche da uno stato di agitazione che può prevedere:
- prurito;
- leccamento del pelo.
Come curare al rogna
Per capire se si tratta di rogna del gatto, occorre rivolgersi alle cure di uno specialista veterinario.
La diagnosi prevede l’osservazione della cute e dei peli dell’animale, supportata da un raschiamento per verificare la natura degli acari.
La cura per la rogna nei gatti prevede la somministrazione di:
- farmaci antiparassitari (anche via orale);
- lozioni e shampoo con cui lavare l’animale.
A seconda dei casi, i farmaci per la rogna nei gatti possono essere applicati localmente, mediante iniezione, shampoo e/o pomate.
Il veterinario, poi, al fine di trattare i problemi della pelle e lenire l'infiammazione, potrà anche prescrivere un tipo di shampoo:
- antibatterico;
- antinfiammatorio;
- antibiotico.
Se la malattia ha colpito più parti del corpo, i rimedi e la terapia per la rogna nel gatto potrebbero prevedere anche l’uso di antibiotici – solo se vi sono infezione batteriche secondarie.