Sono diverse le piante tossiche per gatti che possono causare sintomi da avvelenamento da lievi a gravi, fino a conseguenze anche letali.
Tra i sintomi più comuni: problemi gastrointestinali quali, aumento della salivazione, vomito, diarrea, letargia; ferite cutanee; difficoltà respiratorie; danni agli occhi; anoressia; irrigidimento muscolare; convulsioni; emorragie, problemi cardiaci o renali in alcuni casi.
Di seguito condividiamo un elenco di piante nocive per i gatti, riconosciute come potenzialmente velenose, con alcuni dettagli e informazioni, descrizioni e sintomi raccolti da fonti specialistiche (come studi clinici, banche dati veterinari e dal sito ASPCA) e da altre fonti affidabili.
Piante velenose per i gatti (da interni)
Ecco un elenco con le piante da intero, velenose per i gatti.
Dieffenbachia (Dieffenbachia seguine)
Pianta ornamentale da appartamento dalle foglie grandi e venate. Contiene cristalli di ossalato di calcio che causano irritazione intensa se masticata.
Se il gatto entra in contatto con questa pianta può riportare dolore e gonfiore alla bocca, difficoltà a deglutire, salivazione abbondante, vomito e, in casi gravi, dispnea e edema delle vie aeree.
Pothos (Epipremnum aureum)
Pianta rampicante con foglie a forma di cuore, variegate in verde e giallo. Può provocare irritazioni, vomito e disturbi gastrointestinali.
Monstera deliciosa (Swiss Cheese Plant)
Pianta con foglie ampie, forate, color verde brillante, riconoscibile per il caratteristico aspetto “scanalato”. Anche questa provoca irritazione e vomito, dovuti in parte ai cristalli di ossalato presenti nelle foglie.
Ficus benjamina (Fico beniamino / Ficus Benjamin)
Alberello da interno con foglie lucide, il Ficus Benjamin è una pianta velenosa per gatti che può causare sintomi quali irritazione delle mucose, vomito e diarrea.
Aloe Vera (Aloe barbadensis miller)
L'aloe vera è una succulenta con foglie spesse e carnose, coltivata per le sue proprietà lenitive. Solo la linfa interna è pericolosa, non il gel. Se ingerita, il gatto può riportare sintomi quali ipersalivazione, vomito, diarrea e letargia, a causa della linfa interna che contiene sostanze irritanti.
Filodendro (Philodendron spp.)
Pianta con foglie a forma di cuore, molto apprezzata come pianta da interno. Come la Dieffenbachia, contiene cristalli di ossalato di calcio e nei gatti può provocare irritazione, vomito, salivazione, difficoltà a deglutire.
Zantedeschia (Calla Lily)
Pianta dal fusto robusto e fiori tubolari (spesso bianchi o colorati). Anche questa è nociva per i gatti che possono riportare sintomi di avvelenamento, tra cui vomito e diarrea.
Amaryllis
Pianta che produce fiori a tromba, di solito rossi o rosa, molto usata in ambienti interni. Può causare vomito, diarrea, letargia e, in alcuni casi, alterazioni cardiache.
Dracaena marginata (Albero di Madagascar)
Alberello da interno con foglie lunghe, sottili e striate di rosso, molto decorativo. Causa sintomi quali vomito, salivazione e irritazione del cavo orale.
Poinsettia (Euphorbia pulcherrima, Stella di Natale)
Pianta tipica natalizia con foglie rosse brillanti (in realtà fiori modificati). Di solito, la linfa causa una lieve irritazione della pelle e delle mucose, e disturbi gastrointestinali (vomito, salivazione), tachicardia..
Ciliegio d'inverno (Prunus subhirtella)
Pianta che presenta piccoli frutti rossi simili a ciliegie, coltivata come pianta ornamentale d'appartamento.
Contiene alcaloidi simili a quelli dei pomodori che possono causare disturbi gastrointestinali (vomito, diarrea), ma non è non letale.
Sansevieria (Sansevieria trifasciata): (anche detta "lingua di suocera")
Contiene saponine che possono causare disturbi gastrointestinali portando sintomi come vomito, diarrea, salivazione.
Vischio
Il vischio è una pianta utilizzata soprattutto come decorazione natalizia all'interno delle abitazioni. Le sue bacche e foglie sono tossiche per i gatti e possono causare vomito, diarrea, difficoltà respiratorie e problemi neurologici.
Crisantemo (Chrysanthemum spp.)
Contiene piretrine che possono causare irritazione che si manifesta attraverso sintomi quali vomito, diarrea, salivazione, incoordinazione (rari).
Kalanchoe (Kalanchoe blossfeldiana)
Succulenta originaria del Madagascar con foglie carnose verde scuro e fiori vivaci (rossi, rosa, arancioni o gialli) riuniti in corimbi. Coltivata come ornamentale per la fioritura prolungata. Tutte le parti della pianta contengono glicosidi cardioattivi che possono causare sintomi quali vomito e diarrea, salivazione eccessiva, alterazioni del ritmo cardiaco (in casi gravi), letargia e debolezza.
Piante pericolose per i gatti (da esterno velenose)
Ecco un elenco con le piante da intero, velenose per i gatti.
Lilium spp. (Gigli)
Piante con grandi fiori a forma di tromba, presenti in molte varietà (es. giglio pasquale, giglio tigrato).
Tutte le parti del giglio sono tossiche, in particolare per i reni. Anche piccole quantità ingerite (polline, acqua del vaso) possono causare insufficienza renale acuta, con sintomi quali vomito, letargia e perdita di appetito; disidratazione. Senza trattamento tempestivo il rischio è elevato.
Iris
Gli Iris sono piante bulbose molto apprezzate per i loro fiori dai colori vivaci. Tuttavia, i rizomi (bulbi) della pianta contengono tossine che, se ingerite dai gatti, possono causare sintomi come vomito, diarrea e irritazioni gastrointestinali.
Oleandro (Nerium oleander)
Arbusto sempreverde con foglie strette e fiori dai colori vivaci (rosa, rosso o bianco); molto diffuso nei giardini di clima mite. L'ingestione provoca nausea, vomito, diarrea e gravi aritmie cardiache che possono portare al collasso.
Azalea / Rododendro (Rhododendron spp.)
Arbusti ornamentali dai fiori colorati, molto apprezzati per il loro aspetto, ma che possono essere pericolosi per i gatti perché contengono tossine che influenzano il sistema cardiovascolare e neurologico. I sintomi da osservare: vomito, diarrea, debolezza, tremori, convulsioni. In casi gravi, effetti sul sistema cardiaco e neurologico.
Glicine (Wisteria spp.)
Pianta rampicante con fiori penduli a grappolo, di color viola, rosa o bianco, usata per ornamenti esterni. L’ingestione dei semi e dei baccelli può provocare vomito, diarrea, disidratazione e alterazioni del ritmo cardiaco.
Conium maculatum (Cicuta maggiore)
Pianta erbacea con fusto cavo, macchie rossastre e foglie divise; cresce spontanea in ambienti umidi.
Contiene neurotossine (es. coniina) che possono provocare nausea, vomito, paralisi e morte anche a piccole dosi.
Edera comune (Hedera helix)
Pianta rampicante con foglie lobate, utilizzata per coprire muri e recinzioni. L'ingestione causa irritazione orale, vomito e diarrea; quantità elevate possono portare a reazioni più gravi.
Datura (Jimson weed)
Pianta erbacea o arbustiva con fiori tubolari bianchi o violacei e frutti a capsule. Può causare dilatazione delle pupille, allucinazioni, confusione, vomito e convulsioni.
Narciso
Pianta bulbosa con fiori vivaci, molto coltivata nei giardini primaverili; il bulbo è la parte più tossica. Ingerire il bulbo può provocare: ipersalivazione vomito, diarrea, convulsioni e problemi cardiaci.
Sago Palm (Cycas revoluta)
Pianta palmiforme con foglie a ventaglio; molto usata come pianta ornamentale in giardino. I semi sono tossici: l'ingestione può causare: ipersalivazione vomito, diarrea, convulsioni, insufficienza epatica e morte.
Agrifoglio (Ilex aquifolium)
Arbusto o piccolo albero sempreverde con foglie spinose e bacche rosse, tipico delle decorazioni invernali.
L'ingestione di bacche e foglie può causare vomito, diarrea e irritazione gastrointestinale; in dosi elevate il rischio aumenta.
Colchico (Colchicum autumnale)
Pianta erbacea con fiori viola, simile al croco, che cresce spontanea in alcune zone. Le tossine contenute causano gravi disturbi gastrointestinali, vomito, diarrea, convulsioni e paralisi muscolare; potenzialmente letale.
Tulipano (Tulipa spp.)
Pianta bulbosa molto popolare per la fioritura primaverile; i bulbi sono particolarmente pericolosi.
I bulbi contengono tossine che possono causare vomito, diarrea e altri disturbi gastrointestinali.
Fiori dei bulbi dei Giacinti
I bulbi aromatici producono fiori profumati usati come decorazioni primaverili. Ma proprio questi bulbi possono contenere tossine che causano vomito e diarrea se ingeriti.
Anthurium
Pianta ornamentale molto apprezzata per i suoi fiori brillanti (spate colorate, spesso rosse) e foglie lucide.
Il contatto con il fiore o l'ingestione può provocare una forte irritazione delle mucose orali, salivazione abbondante, vomito e, in alcuni casi, difficoltà respiratorie.
Spatifillo (Spathiphyllum)
Conosciuto anche come "giglio della pace", lo Spatifillo è una pianta da interno con foglie verdi lucide e un caratteristico fiore bianco (spata e spadice). Ingerita o anche solo a contatto, può causare irritazione del cavo orale, vomito, salivazione e, in dosi elevate, disturbi gastrointestinali più gravi.
Gelsomino (es. Gelsemium sempervirens)
Pianta rampicante o arbustiva, con fiori profumati di colore bianco o giallo. L'ingestione di alcune varietà di questa pianta può provocare irritazione orale, vomito e diarrea, con possibili effetti sul sistema nervoso.
Euforbia (Euphorbia spp.)
Pianta caratterizzata da una linfa lattiginosa, presente in diverse specie come la Corona di Cristo. Contatto o ingestione possono causare irritazioni cutanee e delle mucose, vomito, diarrea e in casi severi, shock.
Caladio
Pianta ornamentale dalle foglie colorate (spesso rosse, gialle e verdi) appartenente alle Araceae. Contiene ossalati di calcio che, se ingeriti, provocano irritazione orale, vomito e dolore
Agave
Succulenta con foglie spesse e spinose, molto usata come pianta ornamentale. Le foglie possono causare irritazione delle mucose, vomito e disturbi gastrointestinali.
Primula
Pianta erbacea con fiori colorati, coltivata come pianta ornamentale. L'ingestione può causare vomito, diarrea e irritazione orale, di solito con sintomi lievi.
Piante amiche dei gatti
Ci sono piante e piante: queste sono le piante amiche dei gatti.
Piante da interno
Si possono tenere in casa, queste piante da interno
- Beaucarnea recurvata (Nolina): conosciuta anche come "pianta mangiafumo" o "piede di elefante";
- Calathea: molte varietà di Calathea sono considerate sicure per i gatti;
- Chlorophytum comosum (Falangio): conosciuta anche come "spider plant" o "pianta ragno";
- Hoya carnosa (Fiore di cera): anche se non è la scelta migliore, è considerata non tossica (anche se può causare problemi di irritazione);
- Orchidee: la maggior parte delle orchidee, come le Phalaenopsis, sono considerate sicure;
- Felce di Boston (Nephrolepis exaltata);
- Saintpaulia (Violetta africana): fiori e foglie sono considerati non tossici;
- Aeschynanthus radicans (Pianta rossetto): produce fiori rossi a forma di rossetto.
Piante sicure per giardino
Le piante da esterno anche coltivabili in vaso, invece, sono:
- Gerbera;
- Girasoli (Helianthus annuus);
- Impatiens (Impatiens walleriana): conosciute anche come "fiori di vetro";
- Rose: i fiori e le foglie non sono tossici, ma le spine possono essere un pericolo;
- Viola (Viola spp.): sia le viole che le pansé sono considerate non tossiche;
- Snapdragons (Antirrhinum majus);
- Camellia (Camelia japonica).
Fiore ed erbe velenosi
I gatti hanno la tendenza a cercare parti verdi (di solito erba) per liberarsi l’intestino. Malgrado siano animali davvero molto intelligenti, non sempre sono in grado di distinguere quali sono le piante tossiche e quali invece non lo sono. I mici sono attirati dalle foglie delle piante e dalle erbe per un istintivo bisogno di succhi vegetali.
Fiori velenosi per gatti
La pianta può essere velenosa anche solo in parte: ad esempio può essere tossica nelle foglie, nei fiori o anche per i suoi frutti. Sono specialmente i bulbi però ad essere pericolosi.
Erbe velenose per i gatti
Le erbe velenose per gatti sono:
- aglio (Allium sativum): tossico anche in piccole quantità che possono causare danni ai globuli rossi, portando ad anemia emolitica;
- cipolla (Allium cepa): come l'aglio, contiene composti che danneggiano i globuli rossi. Sia cruda che cotta è pericolosa;
- erba cipollina (Allium schoenoprasum): appartiene alla stessa famiglia di aglio e cipolla e, sebbene meno tossica, può comunque causare problemi ai globuli rossi;
- porro (Allium ampeloprasum): altro membro della famiglia Allium, con effetti simili a cipolla e aglio;
- scalogno (Allium cepa var. aggregatum): anche questo è dannoso per i gatti;
- menta poleggio (Mentha pulegium): contiene un composto chiamato pulegone, tossico per il fegato dei gatti;
- ricino (Ricinus communis): i suoi semi possono essere letali;
- digitale (Digitalis): tossica per il cuore.
Erbe amiche dei gatti
Mangiare alcune erbe è importante per un corretto apporto di fibre che agisce come lassativo naturale. Per esempio, l'erba gatta fresca permette di ripulire lo stomaco da boli di pelo o impurità.
Altre piante ed erbe sicure per i gatti, se consumate con moderazione, sono: erba d'orzo/grano (comunemente venduta come "erba gatta"), timo, salvia (in piccole quantità), erbe di prato (assicurandosi che non siano state trattate con pesticidi), prezzemolo (in piccole quantità), valeriana (per il suo effetto calmante), calendula e tarassaco (in piccole quantità).
FAQ - Domande Frequenti
Quali sono le cause delle piante tossiche per i gatti?
Perché alcune piante sono velenose per i gatti? Piante, erbe e altri vegetali contengono, principi attivi che, in alcuni casi, se ingeriti, possono provocare un'intossicazione con manifestazioni gastrointestinali per l'azione irritante di oli, lattici, saponine o per la presenza di ossalati di calcio. I principi attivi di alcune piante possono anche agire su organi vitali, come cuore, sistema nervoso o fegato.
Come intervenire se si sospetta un avvelenamento da pianta?
Potrebbe non essere semplice comprendere al volo i sintomi del malessere del gatto, quando dipesi da una intossicazione/avvelenamento da piante velenose. Ne abbiamo messo in evidenza alcuni tra i più comuni, parlando delle piante. Tra gli altri accorgimenti che possono tornare utili e "salvavita", è importante rimuovere eventuali resti di erbe o foglie dalla bocca del gatto, sciacquando con abbondante acqua, subito dopo chiamare il medico veterinario.
Come proteggere i gatti dalle piante tossiche?
Per proteggere i gatti, dalle piante tossiche, si possono adottare diverse misure preventive:
- informarsi sulle piante tossiche da fonti autorevoli;
- controllare se le piante che si hanno in casa o in giardino sono tossiche;
- se non si vogliono rimuovere le piante, cercare altre collocazioni in punti inaccessibili ai gatti (ad esempio, su scaffali alti o in stanze chiuse);
- usare recinzioni o coperture per proteggere le piante tossiche nel giardino;
- inserire reti o divisori per impedire l’accesso ai gatti;
- uso di repellenti naturali e sicuri sulle piante (ad esempio spray agli agrumi) che tengano lontani i gatti.