Malattie degli occhi nei gatti: ecco una panoramica

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 05 Novembre, 2024

Il primo pianto degli occhi di un gatto

Le malattie degli occhi nei gatti possono essere piuttosto frequenti e varie. Dalla semplice infiammazione alla perdita progressiva della vista, le patologie oculari feline possono presentarsi per diverse cause, tra cui fattori genetici, traumi, infezioni o malattie sistemiche.

È importante riconoscerne i sintomi iniziali per intervenire con una diagnosi precoce e accurata.

Vediamo alcune delle malattie oculari più comuni nei gatti, concentrandoci sui sintomi e sulle cause, iniziando con l'Atrofia Progressiva della Retina (PRA), una delle condizioni più serie che possono portare alla cecità.

Le malattie degli occhi nei gatti

Ecco una panoramica di tutte le malattia che posso colpire l'occhio dei gatti.

Atrofia Progressiva della Retina (PRA)

L'Atrofia Progressiva della Retina è una delle malattie (seppur rara) degli occhi dei gatti, una patologia degenerativa ereditaria che colpisce la retina, il tessuto situato nella parte posteriore dell'occhio. Questa malattia causa un deterioramento progressivo delle cellule della retina, in particolare dei fotorecettori (coni e bastoncelli), e può portare alla cecità totale.

All'inizio, il gatto ha difficoltà a vedere di notte perché le cellule dell'occhio che funzionano in condizioni di scarsa luminosità (i bastoncelli) si rovinano per prime. Con il tempo, anche le cellule che permettono di vedere di giorno e i colori (i coni) si danneggiano. Alla fine, il gatto diventa completamente cieco.

Malgrado questi cambiamenti, molti gatti riescono ad adattarsi bene alla perdita graduale della vista, specialmente se vivono in casa e conoscono bene l'ambiente intorno a loro da diversi anni. I gatti sono animali molto abili e possono imparare a muoversi e vivere anche senza vedere, soprattutto se il cambiamento avviene piano piano.

La PRA è una malattia ereditaria causata da mutazioni genetiche che interferiscono con la normale funzione delle cellule della retina. Può essere trasmessa da genitori portatori del gene mutato ai loro cuccioli, anche se possono non sviluppare e mostrare i sintomi della malattia. Spesso si manifesta in età adulta, anche se in alcune razze può insorgere in gattini di poche settimane.

Esistono anche forme acquisite di questa patologia, non ereditarie, che possono essere causate da diversi fattori:

  • tossicità da farmaci: alcuni antibiotici, in particolare quelli della famiglia delle fluorochinoloni, possono causare danni alla retina se somministrati in dosi elevate o per periodi prolungati;
  • carenze nutrizionali: una dieta carente di taurina, un aminoacido essenziale per i gatti, può portare a degenerazione retinica simile alla PRA;
  • infezioni virali: alcune infezioni virali come la peritonite infettiva felina (FIP) possono causare danni alla retina che mimano la PRA;
  • traumi: lesioni gravi all'occhio o alla testa possono talvolta provocare danni alla retina che si manifestano in modo simile alla PRA.

A differenza della genetica, queste forme acquisite di PRA possono essere trattate o arrestate se diagnosticate in tempo. Ad esempio, nel caso di tossicità da antibiotici, l'interruzione del farmaco può prevenire ulteriori danni. Nelle carenze nutrizionali, l'integrazione di taurina può arrestare la progressione della malattia se iniziata presto.

Esistono vari tipi di PRA, e la velocità di progressione della malattia può variare da una razza all'altra e da un gatto all'altro. Tuttavia, una volta iniziata, la degenerazione è irreversibile e porta sempre alla cecità. L'incidenza della malattia oculare è maggiore in alcune razze di gatti, come gli Abissini, i Somali, i Bengala, i Siamesi, i Persiani, a causa della predisposizione genetica.

Il primo sintomo della PRA è il deterioramento della visione notturna, che si manifesta con comportamenti insoliti del gatto in ambienti poco illuminati. Potrebbe mostrare difficoltà a muoversi, cammino incerto, sbattere contro oggetti o evitare di saltare. Come premesso, con l'evoluzione della malattia, i sintomi si estendono anche alla visione diurna con una progressiva riduzione della capacità di vedere e orientarsi nello spazio.

Altri segnali possono manifestarsi attraverso cambiamenti nella reattività agli stimoli visivi e l'aspetto più dilatato delle pupille. Ma visto che la progressione della malattia è lenta, i proprietari potrebbero non osservare subito i cambiamenti fino alla fase più avanzata.

Al momento, non esiste una cura per la PRA, ma possono essere utilizzati i test genetici per identificare i portatori del gene mutato, agevolando i programmi di allevamento responsabile. Intanto, per ridurre l'incidenza della malattia nelle generazioni future, è bene evitare l'accoppiamento di gatti portatori. 

Blefarite

La blefarite è un'infiammazione acuta o cronica delle palpebre che può colpire uno o entrambi gli occhi del gatto coinvolgendo i margini delle palpebre e, nei casi più gravi, estendersi ad altre parti dell'occhio causando complicazioni. I gatti affetti da blefarite spesso mostrano segni di fastidio agli occhi, come il continuo sfregamento del muso o lo strabismo.

Uno dei segnali principali della blefarite è l'infiammazione delle palpebre, che appaiono gonfie e arrossate, facendo apparire l’occhio molto gonfio.

Il primo piano degli occhi di un gatto

La palpebra può diventare spessa e dolorosa al tatto, con la possibilità di sviluppare crosticine o piccole ulcere lungo il bordo palpebrale. In alcuni casi, l'infiammazione può essere accompagnata da una secrezione oculare trasparente, gialla o verdastra, a seconda della gravità dell'infezione sottostante.

Tra i sintomi di blefarite nei gatti:

  • prurito: il gatto potrebbe sfregare continuamente l'area intorno agli occhi con le zampe, cercando di alleviare il prurito;
  • arrossamento: l'infiammazione causa rossore intorno agli occhi, in particolare lungo i margini delle palpebre.
  • gonfiore: le palpebre si presentano gonfie e talvolta irritate, con una possibile difficoltà ad aprire completamente l'occhio.

Altri sintomi comuni possono manifestarsi attraverso la lacrimazione eccessiva, la sensibilità alla luce e lo sbattimento frequente delle palpebre. Nei casi più gravi, l'occhio può apparire opaco o essere soggetto a infezioni ricorrenti.

La blefarite può essere causata da una serie di fattori:

  • infezioni: batteri, funghi o virus possono infettare la palpebra scatenando una risposta infiammatoria. Un esempio comune è l'infezione da stafilococchi;
  • allergie: i gatti possono sviluppare blefarite a causa di allergie a sostanze ambientali, come pollini, polvere, o additivi alimentari. Le reazioni allergiche possono causare irritazione e gonfiore delle palpebre;
  • anomalie delle palpebre: alcuni gatti possono avere malformazioni congenite o acquisite delle palpebre, come l'entropion (quando la palpebra si ripiega verso l'interno), che irritano costantemente l'occhio causando un'infiammazione.

Cataratta

La cataratta è una condizione oculare caratterizzata dall'opacizzazione del cristallino, la lente trasparente all'interno dell'occhio che aiuta a mettere a fuoco la luce sulla retina. Nei gatti, la cataratta può svilupparsi lentamente o rapidamente, influenzandone la capacità visiva.

In un occhio sano, il cristallino è trasparente, ma quando si sviluppa la cataratta diventa lattiginoso o biancastro. Questa opacità può essere visibile guardando attentamente l'occhio del gatto, e in alcuni casi si noterà una sorta di riflesso grigio o bluastro.

Questa opacizzazione impedisce alla luce di passare correttamente attraverso il cristallino, causando una visione offuscata o addirittura la cecità parziale o totale, a seconda della gravità.

La cataratta può colpire uno o entrambi gli occhi e può essere presente alla nascita (congenita) o svilupparsi durante il corso della vita (acquisita), spesso a causa di altre condizioni mediche o eventi traumatici.


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Tra i sintomi della cataratta nei gatti:

  • occhio opaco: l'occhio affetto può apparire lattiginoso, con una colorazione bianca o blu-argentea;
  • difficoltà a orientarsi: il gatto può iniziare a urtare contro oggetti, mostrare disorientamento o sembrare più cauto nei movimenti, soprattutto in ambienti poco illuminati. Potrebbe anche evitare di saltare sui mobili o arrampicarsi, attività che un tempo avrebbe svolto senza problemi;
  • fotofobia: un gatto affetto da cataratta potrebbe sviluppare fotofobia, cioè una sensibilità alla luce, preferendo rimanere in luoghi più bui.

Le cataratte nei gatti possono essere causate da diversi fattori:

  • fattori genetici: alcune razze di gatti sono predisposte allo sviluppo della cataratta a causa di mutazioni ereditarie. Questa condizione può manifestarsi già quando il gatto è piccolo;
  • invecchiamento: l'invecchiamento è una delle cause più comuni della cataratta nei gatti anziani. Con l'età, il cristallino tende a perdere la sua trasparenza, portando allo sviluppo della cataratta;
  • diabete: il diabete è una condizione che può portare allo sviluppo rapido della cataratta. I gatti diabetici hanno livelli elevati di zucchero nel sangue, che possono influire sulla salute del cristallino e causare opacità;
  • traumi: lesioni agli occhi o alla testa possono danneggiare il cristallino causado la formazione di una cataratta. Anche gli interventi chirurgici oculari o gravi infiammazioni possono portare a questa condizione.

Cheratite

La cheratite è una delle malattie oculari del gatto a carattere infiammatorio, che coinvolge la cornea, lo strato esterno trasparente dell'occhio, provocando irritazione, secchezza e arrossamento.

La cornea protegge l'occhio e interviene nella messa a fuoco della luce. Quando si infiamma a causa di una cheratite, questa trasparenza viene compromessa causando sintomi fastidiosi e potenzialmente dolorosi, che possono portare a strizzare l'occhio o a tenerlo chiuso.

Esistono diverse forme di cheratite tra cui la cheratite infettiva e la cheratite eosinofilica, ognuna con cause e trattamenti specifici. La cheratite può essere superficiale quando l'infiammazione coinvolge solo gli strati più esterni della cornea, o profonda, se colpisce gli strati interni. In casi gravi, può portare a cicatrici o ulcere corneali che compromettono  la vista del gatto in modo permanente. 

Tra i sintomi più comuni di cheratite nei gatti:

  • arrossamento: l'occhio infiammato diventa rosso a causa della dilatazione dei vasi sanguigni della congiuntiva e della cornea;
  • lacrimazione eccessiva: il gatto potrebbe avere gli occhi umidi o lacrimare più del solito;
  • dolore o fastidio: il gatto può mostrare segni di dolore, come il continuo ammiccare o tenere l'occhio chiuso. Nei casi più gravi, potrebbe evitare di farsi toccare la testa o il viso per il disagio;
  • opacità della cornea: in alcune forme di cheratite, la cornea può apparire offuscata o biancastra;
  • sensibilità alla luce (fotofobia): il gatto potrebbe cercare di stare lontano dalla luce intensa.

La cheratite può essere causata da diversi fattori, tra cui:

  • infezioni: batteri, virus e funghi possono infettare la cornea e causare cheratite infettiva. Tra i virus, l'herpesvirus felino è una delle cause più comuni che provoca cheratite ricorrente;
  • polvere o piccoli corpi estranei: è la causa più comune
  • traumi: lesioni alla cornea, come graffi o abrasioni, possono provocare infiammazioni che conducono alla cheratite. Anche corpi estranei come polvere o sabbia possono irritare la cornea;
  • allergie: alcuni gatti sviluppano reazioni allergiche che possono causare infiammazione agli occhi e alla cornea, aggravando la condizione;
  • herpesvirus felino: questa infezione virale latente nei gatti può riattivarsi e causare cheratite cronica, portando a infiammazione e ulcere corneali.

Congiuntivite 

La congiuntivite è una malattia agli occhi dei gatti tra le più comuni dovuta all'infiammazione della congiuntiva, la sottile membrana trasparente che riveste la parte interna delle palpebre e la parte anteriore della sclera (il bianco dell'occhio). Questa membrana ha il compito di mantenere l'umidità dell'occhio e proteggerlo da infezioni e irritanti. Quando si infiamma, si verifica la congiuntivite, che può colpire uno o entrambi gli occhi.

La congiuntivite nei gatti può essere acuta (episodica) o cronica (persistente). In molti casi, si accompagna a un fastidioso arrossamento e a secrezioni oculari. È importante diagnosticare e trattare la congiuntivite quanto prima per evitare eventuali complicazioni, come infezioni più gravi o danni permanenti agli occhi.

La congiuntivite può presentarsi da sola o essere accompagnata da altre condizioni oculari, come la cheratite o l'uveite. Nei casi più gravi, il gatto potrebbe provare dolore o fastidio, strizzare frequentemente gli occhi o evitare la luce intensa (fotofobia).

Quando la congiuntiva si infiamma, diventa rossa, gonfia e irritata. Questo strato sottile e trasparente, che normalmente non è visibile, appare più prominente e in alcuni casi può mostrare piccole macchie o vasi sanguigni dilatati a causa dell'infiammazione. 

Tra i sintomi di congiuntivite nel gatto:

  • secrezione oculare: spesso si osservano lacrime e secrezioni che possono variare da chiare e acquose a più dense e purulente, a seconda della gravità e della causa. Una secrezione densa e gialla o verdastra è indicativa di un'infezione batterica;
  • gonfiore delle palpebre: le palpebre possono apparire gonfie e arrossate, rendendo l'occhio più chiuso o semi-chiuso;
  • prurito e fastidio: il gatto potrebbe grattarsi o sfregarsi gli occhi frequentemente, indicando disagio. Questo comportamento può peggiorare l'infiammazione e il rischio di infezioni secondarie;
  • arrossamento: il rossore nella congiuntiva è un segno distintivo dell'infiammazione. Nei casi più gravi, l'arrossamento può estendersi anche alla sclera.
  • ammiccamento

Le cause della congiuntivite nei gatti possono essere molteplici, tra queste:

  • infezioni: le infezioni virali, batteriche o fungine sono tra le principali cause della congiuntivite; L'herpesvirus felino (FHV-1) è una delle cause virali più comuni e può portare a episodi ricorrenti di congiuntivite. Le infezioni batteriche secondarie possono complicare ulteriormente la condizione;
  • allergie: i gatti possono sviluppare reazioni allergiche a vari allergeni, tra cui pollini, polvere, fumo di sigaretta e prodotti chimici domestici, che possono irritare gli occhi e causare congiuntivite;
  • irritanti: sostanze chimiche, corpi estranei (come polvere o sabbia) o irritanti ambientali possono provocare infiammazione alla congiuntiva. Anche un trauma o un'esposizione a sostanze caustiche possono scatenare la congiuntivite.

Distacco Retinico  

Il distacco retinico è una delle malattie agli occhi dei gatti tra le più gravi, in cui la retina si separa dal suo supporto sottostante. La retina svolge una funzione funzione fondamentale nella vista perché trasforma la luce in segnali nervosi che vengono inviati al cervello. Quando la retina si stacca, questa funzione viene compromessa causando una riduzione della vista o, nei casi più gravi, la cecità completa.

Un gatto con gli occhi chiusi

Il distacco retinico può svilupparsi rapidamente e, se non trattato subito, può portare a danni permanenti. La condizione può colpire uno o entrambi gli occhi, e nei casi più acuti, la cecità può essere improvvisa e irreversibile.

Nei gatti, il distacco retinico può manifestarsi inizialmente con una lieve riduzione della vista, ma può progredire rapidamente fino alla cecità completa. Nei casi più estremi, il gatto può perdere la vista da un occhio senza preavviso, soprattutto se la condizione è causata da un trauma o un picco improvviso di pressione sanguigna.

I segnali di distacco retinico possono essere più difficili da notare nei gatti rispetto agli esseri umani, in quanto i felini tendono ad adattarsi velocemente ai cambiamenti della loro visione. Ma tra questi si possono riconoscere:

  • cecità improvvisa: il gatto potrebbe sembrare disorientato, sbattere contro gli oggetti o avere difficoltà a muoversi in ambienti conosciuti, soprattutto di notte;
  • dilatazione anormale delle pupille: le pupille del gatto possono apparire dilatate o non rispondere correttamente alla luce;
  • strabismo o movimenti anomali degli occhi: il gatto potrebbe muovere gli occhi in modo insolito o strizzarli frequentemente.
  • occhi opachi o arrossati: nei casi di ipertensione o infiammazione sottostante, l'occhio può apparire opaco o arrossato.

Le cause del distacco retinico nei gatti possono essere diverse, tra queste:

  • traumi: lesioni fisiche all'occhio, come cadute, impatti o ferite da graffi, possono provocare il distacco della retina. Anche un trauma alla testa può portare a questa condizione;
  • ipertensione: l'ipertensione felina, comunemente associata a malattie renali o cardiache, è una delle principali cause di distacco retinico nei gatti più anziani. L'elevata pressione sanguigna può danneggiare i vasi sanguigni dell'occhio provocando perdite di liquido che separano la retina; misurare la pressione è molto importante, soprattutto nel gatto anziano.
  • infiammazioni: malattie infiammatorie oculari, come l'uveite, possono causare un accumulo di liquidi dietro la retina, portando al suo distacco. Anche infezioni virali o batteriche possono innescare questo processo.

Epifora

L'epifora è un'altra delle malattie oculari nei gatti, caratterizzata da una lacrimazione eccessiva. Normalmente, le lacrime prodotte dagli occhi vengono drenate attraverso i condotti lacrimali incaricate di trasportare il fluido dalle palpebre fino al naso.

Quando questi condotti sono ostruiti o malfunzionanti, o quando vi è un'eccessiva produzione di lacrime, il fluido non può essere drenato in modo corretto, provocando un accumulo intorno agli occhi (l'epifora).

L'epifora si manifesta con la costante presenza di lacrime sulla superficie dell'occhio e il gocciolamento lungo il muso del gatto. Oltre a rappresentare un disagio per l'animale, la condizione può portare a irritazioni marroni o rossicce cutanee intorno agli occhi e sulla faccia, a causa del continuo contatto della pelle con le lacrime. Nei casi più gravi, la pelle può ulcerarsi o infettarsi.

Tra i sintomi di epifora:

  • lacrimazione eccessiva: gli occhi del gatto sembrano costantemente bagnati con lacrime che scorrono in particolare sulla parte inferiore delle palpebre;
  • macchie scure sul pelo: nelle razze di gatti con pelo chiaro, la costante esposizione alle lacrime può causare macchie marroni o rossastre sotto gli occhi;
  • irritazione cutanea: l'umidità può provocare irritazione o infiammazione della pelle intorno agli occhi. Nei casi cronici, la pelle può apparire arrossata, irritata o infetta.

Le cause dell'epifora possono variare:

  • ostruzione dei condotti lacrimali: l'ostruzione parziale o completa dei condotti lacrimali impedisce il normale drenaggio delle lacrime. Questa ostruzione può essere causata da malformazioni congenite, infiammazioni o traumi;
  • infezioni batteriche o virali degli occhi possono stimolare una produzione eccessiva di lacrime, portando all'epifora. Infezioni oculari come la congiuntivite sono spesso accompagnate da epifora.
  • malformazioni congenite: alcune razze di gatti, in particolare le razze brachicefale (come i Persiani), hanno condotti lacrimali più corti o deformi, rendendole più predisposte a sviluppare epifora cronica;
  • corpi estranei o irritanti: la presenza di polvere, sporco o corpi estranei può irritare l'occhio del gatto, provocando una risposta eccessiva delle ghiandole lacrimali.

Glaucoma 

Il glaucoma è una patologia oculare grave caratterizzata dall'aumento della pressione intraoculare all'interno dell'occhio del gatto. Questa condizione è causata da un accumulo di liquido chiamato umor acqueo, il quale normalmente fluisce dentro e fuori dall'occhio attraverso i canali di drenaggio.

Quando questi canali sono ostruiti o non funzionano correttamente, il liquido si accumula aumentando la pressione all'interno dell'occhio e provocando danni progressivi al nervo ottico.

Il glaucoma è una malattia oculare degenerativa che, se non trattata, può portare alla perdita permanente della vista. I gatti sono abili nel nascondere il dolore e il disagio, ecco perché spesso questa condizione passa inosservata nelle fasi iniziali, rendendo importante la diagnosi precoce. Il glaucoma può essere acuto o cronico: nel caso acuto, i sintomi si sviluppano rapidamente, mentre nella forma cronica il processo è più lento ma altrettanto dannoso.

I sintomi del glaucoma nei gatti possono variare in base alla gravità e alla rapidità con cui la pressione oculare aumenta:

  • dolore oculare: sebbene il dolore sia difficile da riconoscere nei gatti, i segnali possono manifestarsi attraverso il continuo strizzare gli occhi, una maggiore sensibilità alla luce (fotofobia) o il comportamento di sfregamento della testa contro oggetti;
  • arrossamento degli occhi: l'incremento della pressione può causare la dilatazione dei vasi sanguigni intorno all'occhio, rendendo l'occhio arrossato e infiammato;
  • opacizzazione della cornea: in alcuni casi, la cornea può apparire torbida o blu-grigiastra, rendendo difficile vedere chiaramente la superficie dell'occhio;
  • dilatazione della pupilla: la pupilla può rimanere dilatata e rispondere poco alla luce, segnalando una compromissione del nervo ottico;
  • perdita della vista: con il progredire della malattia, i gatti possono iniziare a perdere la vista, perdendo l'orientamento, urtando contro oggetti o evitando di saltare o muoversi in spazi che prima conoscevano bene.

Il glaucoma può essere causato da vari fattori, che interferiscono con il normale drenaggio dell'umor acqueo:

  • difetti congeniti: alcuni gatti possono nascere con “canali” di drenaggio malformati o stretti;
  • infiammazioni oculari: malattie come l'uveite possono causare infiammazioni e cicatrizzazioni che bloccano i canali di drenaggio;
  • traumi oculari: lesioni agli occhi e alle sue componenti, possono danneggiare la struttura dell'occhio e alterare il flusso dell'umor acqueo;
  • tumori oculari: crescite anomale possono ostacolare il drenaggio, aumentando la pressione all'interno dell'occhio.

Orzaiolo  

L'orzaiolo è un'infezione per lo più batterica che si manifesta come un nodulo rosso e doloros vicino al bordo della palpebra del gatto. Si tratta di una piccola infiammazione della ghiandola sebacea o di un follicolo pilifero che può comparire sia sulla parte interna che esterna della palpebra.

Questo tipo di infezione è simile all'orzaiolo che si verifica negli esseri umani e, sebbene non sia pericoloso, può causare fastidio e disagio all'animale.

Il primo piano di un gatto

 Anche se l'orzaiolo tende a risolversi da solo, potrebbe necessitare di un trattamento per evitare complicazioni, come infezioni più gravi o lesioni oculari secondarie causate dal continuo sfregamento dell'occhio.

L'orzaiolo può essere visibile sotto forma di un piccolo bozzo arrossato, e in alcuni casi può contenere pus. Tra i  sintomi più comuni di orzaiolo nei gatti:

  • gonfiore: la palpebra colpita si gonfia e il nodulo può diventare visibile come una piccola protuberanza rossa;
  • fastidio o dolore: il gatto potrebbe provare dolore o fastidio nell'area interessata, cercando di strofinarsi l'occhio con la zampa o contro oggetti;
  • sensibilità alla luce: l'orzaiolo può causare fotofobia rendendo il gatto riluttante a rimanere in ambienti molto luminosi;
  • lacrimazione eccessiva: potrebbe esserci un aumento della lacrimazione e, in alcuni casi, la formazione di crosticine intorno alla palpebra infetta.

L'orzaiolo è generalmente causato da un'infezione batterica, spesso dovuta alla presenza di batteri come lo Staphylococcus che colonizzano le ghiandole sebacee della palpebra. Le infezioni batteriche possono essere scatenate da:

  • contatto con superfici sporche: i gatti che frequentano ambienti contaminati o polverosi possono essere più inclini a sviluppare orzaioli;
  • sporcizia intorno agli occhi: il mancato mantenimento della pulizia dell'area oculare può consentire ai batteri di proliferare;
  • grattarsi gli occhi: i gatti con altre condizioni oculari possono sfregarsi gli occhi, introducendo batteri nelle ghiandole palpebrali.

Sindrome di Haw 

La Sindrome di Haw, nota anche come protrusione della terza palpebra, si manifesta quando la terza palpebra (o membrana nittitante) diventa visibile e copre parzialmente l'occhio del gatto. La terza palpebra è un sottile strato di tessuto situato nell'angolo interno dell'occhio, in genere invisibile ma che può spostarsi a protezione dell'occhio in situazioni di necessità, come in presenza di lesioni o irritazioni.

Questa condizione è spesso un sintomo di un problema di salute sottostante e non una malattia oculare autonoma. La terza palpebra diventa prominente per diverse ragioni, tra cui malattie sistemiche, infezioni o disidratazione.

I gatti colpiti da questa sindrome possono presentare una riduzione della visibilità, ma la membrana stessa non causa dolore diretto. Tra i sintomi della Sindrome di Haw:

  • protrusione della terza palpebra: la membrana nittitante diventa visibile e copre parzialmente l'occhio, creando un aspetto "velato" o "coperto";
  • irritazione oculare: i gatti possono mostrare segni di disagio, come sfregarsi o strizzare l'occhio colpito.
  • lacrimazione eccessiva: si osserva spesso una lacrimazione anomala, associata a una reazione di difesa dell'occhio;
  • occhi socchiusi o chiusi: in casi più gravi, il gatto potrebbe evitare di tenere l'occhio completamente aperto a causa del disagio.

La protrusione della terza palpebra può essere causata da una varietà di condizioni:

  • malattie gastrointestinali: alcune malattie digestive come infezioni o disturbi intestinali possono indurre la Sindrome di Haw, anche se la connessione non è del tutto chiara, si pensa sia dovuta alla perdita di liquidi da feci molli e vomito;
  • disidratazione: la mancanza di fluidi nel corpo può portare alla protrusione della terza palpebra;
  • infezioni: virus e batteri come il virus dell'herpes felino possono causare infiammazione o infezioni oculari che portano alla protrusione;
  • traumi o irritazioni oculari: lesioni o irritazioni agli occhi, inclusi corpi estranei o graffi, possono causare questa reazione difensiva da parte della terza palpebra.

Sindrome di Horner  

Uno dei problemi agli occhi dei gatti è la Sindrome di Horner, un disturbo neurologico che colpisce il sistema nervoso simpatico che controlla alcune delle funzioni involontarie degli occhi e del viso dell'animale.

Questo disturbo porta a una serie di segni visibili, soprattutto a livello dell’occhio colpito, manifestandosi in genere su un solo lato del viso. La sindrome è legata a un’interruzione della comunicazione nervosa tra il cervello e gli occhi o il viso.

I gatti affetti da Sindrome di Horner possono presentare un insieme di sintomi oculari: cambiamenti nell’aspetto dell’occhio e della palpebra.

Tra i sintomi della Sindrome di Horner nei gatti:

  • palpebra cadente (ptosi): la palpebra superiore dell'occhio colpito si abbassa, dando l’impressione che l’occhio sia più chiuso rispetto all’altro;
  • pupilla ristretta (miosi): la pupilla dell'occhio colpito appare più piccola rispetto all’altro occhio, anche in condizioni di scarsa luminosità;
  • occhio infossato (enoftalmo): l'occhio affetto sembra più profondamente posizionato nella cavità oculare;
  • protrusione della terza palpebra: come nella Sindrome di Haw, la terza palpebra può diventare visibile, coprendo parzialmente l'occhio.

Il disturbo può essere causato da diverse condizioni sottostanti, rendendo la diagnosi della causa primaria importante per il trattamento.

La Sindrome di Horner non è una malattia in sé, ma piuttosto il risultato di un’interruzione della trasmissione nervosa nel sistema simpatico. Le cause possono essere varie, tra queste:

  • traumi: danni ai nervi a causa di incidenti, morsi o altre lesioni fisiche;
  • tumori: la presenza di tumori nella zona del collo, della testa o del torace può interferire con il sistema nervoso simpatico;
  • infezioni gravi che coinvolgono i nervi o le strutture circostanti possono causare la Sindrome di Horner;
  • malattie vascolari: disturbi della circolazione sanguigna o problemi vascolari che influenzano il flusso sanguigno ai nervi possono provocare questa condizione.
  • Idiopatica: senza una causa apparente

Ulcere Corneali 

Le ulcere corneali sono malattie degli occhi del gatto, lesioni o abrasioni che interessano la cornea, lo strato esterno trasparente dell'occhio. La cornea protegge le strutture interne dell’occhio e consente la trasmissione della luce. Quando viene danneggiata, l'integrità della cornea viene compromessa causando dolore e sensibilità alla luce, oltre a potenziali infezioni.

Le ulcere corneali possono variare in gravità: piccole abrasioni potrebbero guarire da sole con cure minime, mentre ulcere più gravi richiedono un trattamento veterinario immediato per prevenire complicazioni, come infezioni più profonde o perforazioni.

Tra i sintomi delle ulcere corneali:

  • arrossamento dell'occhio;
  • lacrimazione eccessiva;
  • sensibilità alla luce;
  • ammiccamento frequente e chiusura dell’occhio;
  • opacità visibile nella cornea;
  • dolore evidente, con il gatto che potrebbe strofinarsi o grattarsi l’occhio affetto.

Le cause delle ulcere corneali nei gatti:

  • traumi: graffi causati da unghie durante le lotte, corpi estranei, urti o esposizione a sostanze irritanti;
  • infezionibatteriche, virali o fungine che possono infiammare e danneggiare la cornea;
  • secchezza oculare: la mancanza di produzione di lacrime adeguate può portare a irritazione e danni alla cornea;
  • entropion: una condizione in cui le palpebre si rivoltano verso l'interno causando sfregamento delle ciglia sulla superficie dell'occhio.

Uveite

Tra le malattie dei gatti agli occhi, l'uveite è l'infiammazione dell'uvea, che include l'iride (la parte colorata dell'occhio) e il corpo ciliare. Questa infiammazione può essere molto dolorosa e può compromettere la vista del gatto se non trattata in tempo.

L'uveite è spesso un segnale di una malattia sottostante più grave e può portare a complicazioni come il glaucoma o il distacco della retina.

L'uveite può colpire uno o entrambi gli occhi e può avere un decorso acuto o cronico, con sintomi che vanno da lievi a gravi. 

Tra i sintomi di uveite nei gatti:

  • arrossamento dell’occhio: il gatto potrebbe avere occhi infiammati e arrossati;
  • dolore oculare: il dolore può manifestarsi con segni di disagio, come chiudere costantemente l'occhio colpito o evitarne il contatto;
  • fotofobia: i gatti con uveite spesso evitano la luce perché l’esposizione peggiora il dolore;
  • modifiche alla pupilla: le pupille possono apparire irregolari o dilatarsi in modo anomalo;
  • secrezione oculare: possono essere presenti lacrimazione eccessiva o secrezione anomala 
  • ammiccamento

L'uveite può essere scatenata da diverse cause, tra cui:

  • infezionibatteriche, virali (come l'herpesvirus felino), fungine o parassitarie;
  • traumi: lesioni all’occhio o incidenti che danneggiano l'uvea;
  • malattie autoimmuni: condizioni in cui il sistema immunitario del gatto attacca i tessuti dell'occhio;
  • malattie sistemiche: patologie come toxoplasmosi, peritonite infettiva felina (FIP) o leucemia felina possono causare l'infiammazione dell'uvea.

Diagnosi precoce e trattamento delle malattie oculari

La diagnosi precoce permette di trattare con successo le malattie oculari nei gatti. I veterinari utilizzano diversi strumenti diagnostici, tra cui esami della vista, misurazioni della pressione intraoculare, esami al microscopio e, in alcuni casi, ecografie oculari per determinare la gravità del problema.

Il trattamento può variare a seconda della patologia, basandosi su colliri medicati, farmaci antinfiammatori, antibiotici e interventi chirurgici nei casi più gravi. Anche in presenza di condizioni incurabili, come alcune forme di degenerazione retinica, la diagnosi precoce permette di adottare misure che migliorano la qualità di vita dell'animale.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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Valentina Montagna | Editor
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