Il gatto può mangiare il miele? Scopriamo pro e contro

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 14 Novembre, 2024

Gatto che osserva popcorn al miele

È vero che il gatto può mangiare il miele? O, al contrario, questo alimento è controindicato per i felini? Cosa succede se i gatti lo assaggiano? Facciamo chiarezza.

Si può dare miele al gatto: sì o no?

Il miele è un alimento comunemente consumato dall'essere umano e noto per le sue innumerevoli proprietà benefiche: oltre che per dolcificare i cibi, esso viene infatti utilizzato per decongestionare le vie respiratorie, per offrire sollievo in caso di patologie che affliggono la gola e per dare energia all'organismo.

Il miele, infatti, è conosciuto fin dall'antichità per svolgere un'azione antibatterica, antinfiammatoria e lenitiva, non a caso viene sfruttato per favorire la rigenerazione dei tessuti e per alleviare i sintomi causati da raffreddore e laringiti.

In commercio se ne possono trovare di diversi tipi, da quello grezzo (o crudo), che ha una consistenza più densa data dal fatto che non è stato sottoposto al processo di pastorizzazione, fino a quello pastorizzato, che risulta molto più liquido.

Viste le numerose proprietà benefiche del miele, sono in molti a chiedersi se esso possa essere somministrato anche agli animali domestici, e in particolare ai felini.


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Il miele non fa male al gatto, quindi può essere proposto al micio se esso ne viene attratto, tuttavia è un alimento che non rientra abitualmente nella sua dieta.

In genere ai gatti non piace il miele, dal momento che essi sono animali carnivori e non percepiscono il gusto dolce.

Inoltre, i felini domestici non hanno alcuna necessità di introdurre zuccheri nella loro alimentazione, non a caso non sono molto interessati ai cibi che contengono questa sostanza.

Il miele, quindi, non rappresenta per il micio una leccornia golosa e può essere tranquillamente sostituito da alimenti molto più apprezzati dai felini, come ad esempio gli snack a base di carne o di pesce; tuttavia, se si sta valutando l'idea di somministrare al gatto il miele per beneficiare delle sue proprietà lenitive e antibatteriche, allora non vi è alcuna controindicazione, salvo il rispetto delle quantità adatte all'animale, ricordiamo che un cucchiaio per noi non è un cucchiaio per loro.

È importante, infatti, non esagerare con la dose di miele e dare al gatto non più di mezzo cucchiaino di prodotto al giorno, o il rischio è che questo alimento possa provocare nel micio spiacevoli effetti collaterali di natura gastrointestinale.

Quando può essere utile dare il miele ai gatti

In alcune situazioni può essere utile somministrare il miele al gatto, soprattutto se si intende sfruttare la sua azione emolliente e lenitiva.

Esattamente come accade per l'essere umano, quando il felino è affetto da problematiche delle vie respiratorie (come ad esempio tosse, irritazione, allergie, etc.), il miele riesce a procurare sollievo all'animale e a far passare i sintomi più in fretta.

Il miele, soprattutto se crudo e non pastorizzato, riesce a conservare meglio i sali minerali e le sostanze antiossidanti che lo rendono così prezioso, e può essere utilizzato anche per dare una sferzata d'energia al sistema immunitario dell'animale.

In piccole quantità può essere sfruttato anche come cicatrizzante sulle ferite e per offrire un maggior sostegno ai gatti deboli o debilitati a causa di malattie e dell'età avanzata.

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Riassumendo, si può dare il miele al gatto in occasione di:

  • tosse;
  • raffreddore;
  • laringiti e altre infiammazioni che coinvolgono la gola;
  • allergie;
  • ferite aperte;
  • stitichezza;
  • debolezza.

Prima di somministrare il miele ai gatti, è preferibile chiedere consiglio: non tutti i gatti, infatti, possono o vogliono mangiare questo alimento e, dal momento che esso può causare effetti collaterali all'animale, è sempre meglio chiedere l'opinione del proprio veterinario.

Come somministrare il miele al gatto

Un volta ricevuto il via libera da parte del veterinario, è possibile proporre al gatto il miele. Ma come farlo? È possibile mischiare una piccola quantità di prodotto al cibo che mangia di solito, acquistare specifici prodotti presenti sul mercato oppure diluirlo in acqua.

Si consiglia di non superare la quantità massima prevista a settimana (pari a mezzo cucchiaino) e di preferire il miele grezzo, che, rispetto al prodotto pastorizzato, riesce a mantenere attive le sostanze antiossidanti al suo interno. 

Se si intende utilizzare il miele come cicatrizzante naturale da applicare sulle ferite aperte presenti sul corpo dell'animale, allora la varietà da utilizzare è quella di Manuka.

Sembra, infatti, questa varietà in forma grezza riesca ad accelerare il processo di guarigione delle lesioni in modo più efficace rispetto ad altre varietà di prodotto, grazie all'abbondante presenza di antiossidanti naturali al suo interno.

A cosa fare attenzione se si decide di dare il miele ai gatti

Il miele non è un alimento che fa abitualmente parte della dieta dei felini domestici, quindi, se si decide di proporlo, va somministrato con attenzione.

Ad esempio, è importante non eccedere con le quantità e dare al micio solo mezzo cucchiaino di prodotto al giorno, mentre i gattini non dovrebbero proprio consumarlo.

I cuccioli di gatto, infatti, sono dotati di un sistema immunitario ancora in via di sviluppo e potrebbero non essere in grado di metabolizzare correttamente questo alimento; il miele, soprattutto se crudo, può contenere pericolose spore di un batterio chiamato Clostridium botulinum, il quale è responsabile della cosiddetta "infezione da botulino".

Esattamente come accade nel caso dei bambini, per i quali il consumo di miele è vietato fino a un anno di vita, anche nei gattini è preferibile non somministrare il prodotto, al fine di scongiurare il rischio che l'animale possa contrarre questa pericolosa infezione che causa la comparsa di una neurotossina nel flusso ematico; inoltre, la gola dei gattini non è predisposta per l'ingestione di sostanze dalla consistenza appiccicosa.

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Un'altra categoria di gatti ai quali è vietato dare il miele sono quelli diabetici, per i quali questo alimento è molto dannoso: il loro organismo non è in grado, infatti, di metabolizzarlo in modo corretto, e può quindi rappresentare un rischio per la loro salute.

Anche i gatti che hanno problemi di sovrappeso, dovrebbero evitare il miele, dal momento che anche solo un cucchiaino di questo alimento può influire negativamente sul loro peso.

È importante tenere presente che il miele può causare effetti collaterali spiacevoli anche nei gatti adulti o in perfetta salute: fra i più comuni vi sono le problematiche di natura gastrointestinale, come la diarrea, che si possono manifestare anche in seguito all'assunzione di ridotte quantità di miele.

I gatti possono inoltre andare incontro a episodi di vomito o di letargia, quindi, se dovessero comparire questi sintomi, è importante sospendere immediatamente l'assunzione del miele e contattare il veterinario per chiedere consiglio.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Luca Buosi
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