Gatto calico: tutto quello che devi sapere sui gatti a tre colori

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 22 Gennaio, 2025

gatto calico

Il gatto calico, noto anche come gatto a tre colori, è uno degli esemplari più affascinanti e riconoscibili del mondo felino.

Con il suo mantello caratterizzato da una combinazione unica di bianco, arancione e nero, è circondato da miti, curiosità e particolarità genetiche che lo rendono davvero speciale.

Scopriamo, dunque, di più in questo articolo.

Caratteristiche del gatto calico

Con il termine “gatti calico” non ci riferiamo ad una razza specifica, ma piuttosto questo è un termine utilizzato per descrivere una particolare colorazione del mantello dei felini. 

Questa combinazione cromatica si presenta in vari modelli, come:

Caratteristiche del gatto calico

Gatto calico classico a chiazze grandi
Il gatto calico classico a chiazze grandi ha...

Il gatto calico classico a chiazze grandi ha macchie ben definite di bianco, arancione e nero.

Differenza tra gatto calico e gatto a tre colori

Entrambi i termini si riferiscono a gatti che presentano un manto con una combinazione tipica di tre colori: bianco, nero e arancione/rosso.

La differenza tra i due termini è più che altro una questione di sfumature e di uso comune:

  • gatto calico: questo termine è più specifico e si riferisce a gatti con un manto prevalentemente bianco, con macchie ben definite di nero e arancione/rosso. Il nome "calico" deriva da un tessuto indiano con un motivo simile;
  • gatto a tre colori: questo termine è più generico e indica semplicemente un gatto con tre colori nel manto, senza specificare la distribuzione o le tonalità precise.

Perché i gatti calico sono quasi sempre femmine?

La spiegazione è genetica: il colore del mantello nei gatti è legato al cromosoma X: poiché le femmine hanno due cromosomi X (XX), possono avere entrambi i colori nero e arancione, oltre al bianco, che è determinato da un gene separato.

I maschi, invece, avendo un solo cromosoma X (XY), possono presentare una sola tonalità tra nero e arancione, rendendo i gatti calico maschi estremamente rari (perché dipendenti di base da un difetto genetico).

Questi ultimi, infatti, possiedono una anomalia genetica, come la sindrome di Klinefelter, che comporta la presenza di un cromosoma X in più, e sono spesso sterili.

Differenza tra calico e tartarugato

Si può fare una distinzione tra il gatto calico con il gatto tartarugato: mentre il calico presenta macchie ben definite di bianco, arancione e nero, il tartarugato ha un mantello screziato o marmorizzato, composto principalmente da nero e arancione o grigio e crema, con poca o nessuna presenza di bianco.

Curiosità sui gatti a tre colori

I gatti tricolori, o calico, sono davvero affascinanti; ecco alcune curiosità su questi felini:

  1. i maschi sono rarissimi: circa un gatto calico su 3.000 è maschio, e la maggior parte di questi è sterile;
  2. compatibilità con le razze: questa particolare colorazione non identifica una razza specifica, ma può manifestarsi in diverse razze feline, tra cui il Manx, il British Shorthair, il Maine Coon, il Persiano e il Bobtail giapponese;
  3. riconoscimento ufficiale: in alcune nazioni il gatto calico è considerato un simbolo nazionale;
  4. in diverse culture i gatti calico sono considerati portafortuna: ad esempio, in Giappone il "Maneki Neko" spesso raffigura un gatto calico ed è simbolo di buona sorte. In Germania, invece, sono chiamati "Glückskatze", ovvero "gatto fortunato";
  5. il gatto calico è stato dichiarato gatto nazionale del Maryland nel 2001, grazie alla somiglianza dei suoi colori con quelli di alcune specie di uccelli e farfalle tipiche dello stato.

Cura e salute del gatto calico

I gatti calico non richiedono cure specifiche legate alla loro colorazione, ma, come per tutti i gatti, è importante garantire loro una vita sana con:

  • alimentazione equilibrata: scegliere un cibo adatto alla loro età e condizione fisica;
  • igiene: spazzolare regolarmente il pelo per rimuovere il pelo morto e distribuire gli oli naturali, nonché controllare regolarmente le orecchie, gli occhi e i denti;
  • controlli veterinari regolari: monitorare eventuali problemi di salute, soprattutto nei rari esemplari maschi che possono essere soggetti a patologie genetiche;
  • attività e stimolazione mentale: offrire giochi e ambienti stimolanti per soddisfare la loro curiosità;
  • ambiente: fornire al gatto un ambiente sicuro e stimolante, con luoghi per riposare, giocare e grattarsi;
  • giochi e interazione: giocare regolarmente con il felino per mantenerlo attivo e stimolare il suo istinto predatorio.
Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

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