È vero che i felini possono mangiare la carne cruda o, al contrario, questo alimento è pericoloso per la loro salute?
Andiamo alla scoperta di tutto quello che bisogna sapere sull’utilizzo della carne cruda nei gatti.
Pro e contro della carne cruda per gatti
Sono in molti a chiedersi se sia possibile somministrare al gatto una dieta a base di carne cruda.
In natura questo animale si ciba di prede come piccoli roditori, rettili e uccelli, pertanto la carne cruda rientra effettivamente nella sua alimentazione, tuttavia i gatti che vivono in casa hanno bisogno di accortezze specifiche e queste non sempre possono conciliarsi con una dieta a base di carne cruda.
In linea generale, è possibile dare la carne cruda ai gatti, tanto che questa scelta alimentare è spesso sostenuta da coloro che propongono al loro animale un regime dietetico crudista, come la cosiddetta "dieta BARF" (acronimo che deriva dall'inglese Biologically Appropriate Raw Food), ovvero un tipo di alimentazione che intende avvicinarsi il più possibile a quella che l'animale osserverebbe in natura.
In realtà, sebbene la carne cruda si possa dare anche ai gatti domestici, sono molte le accortezze da rispettare se si intende seguire questo tipo di dieta: dagli integratori al rispetto di rigorose norme igieniche, passando per la necessità di seguire un piano alimentare studiato apposta dal veterinario, e, nonostante ciò, non sempre una dieta crudista si rivela una scelta adatta.
I sostenitori delle diete “a crudo” per i felini ritengono che questo tipo di alimentazione aiuti a mantenere l'animale in salute, rendendo inoltre il pelo più lucente e i denti più sani; i detrattori, invece, sono convinti del fatto che gli animali domestici attualmente presenti nelle nostre case differiscano molto dai loro simili selvatici e per questo necessitino di una dieta adeguata alle nuove esigenze e sono, inoltre, preoccupati dei rischi che una dieta come la BARF comporta.
Perché non somministrare carne cruda al gatto
Una dieta a base di carne cruda, come detto, richiede il rispetto di numerose accortezze e non rappresenta perciò un'opzione percorribile da chiunque.
Le carni e le frattaglie crude, infatti, possono contenere pericolosi agenti patogeni, come ad esempio i batteri Salmonella ed Escherichia Coli, i quali oltre ad infettare il micio di casa causando potenzialmente gravi condizioni gastro-intestinali, costituiscono un serio pericolo anche per la salute dei soggetti conviventi, specialmente se si tratta di bambini, anziani o soggetti immunodepressi.
Le carni crude di suino possono inoltre veicolare il pericoloso virus della malattia di Aujeszky, letale per la salute degli animali perché provoca paralisi della muscolatura respiratoria ed irreversibili danni neurologici.
Se si opta per la dieta “a crudo” è quindi tassativo il rispetto di un'igiene ferrea e la somministrazione di prodotti acquistati in giornata o adeguatamente conservati rispettando la catena del freddo.
Tutte le superfici (frigo e freezer inclusi), i contenitori e gli utensili venuti a contatto con carni e frattaglie crude vanno igienizzate a dovere per evitare pericolose contaminazioni crociate, anche la ciotola con cui si alimenta il micio va igienizzata dopo ogni pasto.
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Un altro rischio che va seriamente considerato quando si vuole somministrare la carne cruda al proprio micio è l’eventuale presenza di frammenti o pezzi d’osso, responsabili di lesioni e/o ostruzioni di entità anche molto severa al tratto gastrointestinale, al cavo orale e alle prime vie aeree.
È importante tenere presente, inoltre, che sebbene sia vero che in natura i gatti mangino la carne cruda, è altrettanto vero che essi hanno un sistema digestivo adattato al rischio di tossinfezioni di origine alimentare nonché un'aspettativa di vita notevolmente inferiore rispetto agli esemplari domestici.
Cosa sapere prima di dare carne cruda ai gatti
Prima di somministrare la carne cruda al gatto è consigliabile consultare un veterinario esperto in nutrizione per studiare un piano alimentare ad hoc ed essere informati in maniera esaustiva sui rischi più comuni legati a questo tipo di dieta.
La BARF, infatti, può essere controindicata negli esemplari anziani o in presenza di alcune condizioni particolari (es. patologie epatiche, renali o pancreatiche) o, infine, come già citato, può essere sconsigliata per chi vive in casa con bambini piccoli, anziani o individui immunodepressi.
Una volta scelta la varietà di carne da somministrare cruda (il consiglio è quello di limitarsi, ove possibile e dopo confronto con il proprio veterinario, alle carni bovine ed equine) occorre prestare attenzione ad alcune norme igieniche, come ad esempio:
- comprare carne proveniente da fonti affidabili ed etichettata correttamente (denominazione esatta dell’alimento, eventuali additivi presenti, termine minimo di conservazione, condizioni di conservazione e/o di utilizzo, ragione sociale del produttore, luogo di provenienza);
- indossare dei guanti monouso quando si maneggia la carne cruda o in alternativa lavarsi accuratamente le mani prima e dopo la manipolazione;
- pulire e igienizzare accuratamente l'attrezzatura usata per preparare la carne;
- igienizzare le ciotole della pappa dopo che il gatto avrà finito di mangiare;
- non tenere le ciotole della pappa in prossimità di tappeti e moquette, ma preferire una zona facile da pulire.
Carne cruda per gatti: come conservarla?
Una volta acquistata la materia prima e preparate le porzioni secondo le indicazioni del veterinario, la carne può essere conservata in frigorifero (a 3-4°C) per un massimo di 5 giorni (consumata entro 12 ore se si parla invece di macinato e non di pezzo intero).
Per quanto riguarda il congelamento la durata si allunga sensibilmente, e a -18°C anche il macinato può durare fino a 2 mesi.
Per far arrivare velocemente la temperatura “al cuore” del prodotto è bene fare piccole porzioni ben separate l’una dall’altra e ben confezionate per evitare contaminazioni crociate e disidratazione eccessiva, nonché etichettare i prodotti con il tipo di carne e la data di congelamento.
Occorre tenere presente, inoltre, che chi sceglie di somministrare solo carne cruda al proprio felino, deve necessariamente provvedere a integrare la sua alimentazione con minerali, vitamine ed eventualmente grassi e fibre, secondo quanto riterrà necessario prescrivere il veterinario curante esperto in nutrizione, per evitare pericolosissime carenze e squilibri nutrizionali.